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ALEC LIGHTWOOD


Sono anni che non vedi Alec e Izzy, da quando si sono dovuti trasferire a Brooklyn li hai rivisti un paio di volte quando la loro famiglia veniva convocata dal Clave ad Alicante dove tu sei rimasta a vivere con tuo padre.

Però sei comunque rimasta in contatto con i Lightwood, dato che Marise, Robert e il figlio più piccolo Max erano rimasti ad Alicante e ti affidavano Max quando avevano impegni o dovevano andare a Brooklyn.

Un giorno però Marise si presentò alla tua porta.

<y/n devo chiederti un favore enorme, vorrei sapere se puoi portare Max a Brooklyn dai suoi fratelli, dovremmo portarlo io e Robert ma abbiamo avuto un impegno all'ultimo minuto e non vorremo farlo aspettare ancora, è da una settimana che chiede di Alec e Izzy>

<per me non c'è assolutamente problema, devo solo avvisare mio padre>

<bene, potreste partire questo pomeriggio? Ho già chiesto a chi di dovere per aprire un portale diretto>

<non c'è problema, devo prendere le mie cose e poi passo a prendere Max>

<se non ti dispiace te l'ho già portato io> fa cenno al piccolo Max che giocava poco lontano e questo si avvicina.

<no assolutamente, vieni Max, mi aiuti a fare lo zaino?>

<grazie mille y/n, spero non sia un problema>

<non ti preoccupare, avevo bisogno di cambiare un po' aria>

<potrai rimanere all'Istituto quanto vuoi>

<grazie>

Finita la conversazione la donna si allontana lasciandoti sola con il bambino.

Salite in camera e ti fai aiutare dal ragazzino a recuperare la tua roba che non è molta e preparare lo zaino.

<siamo pronti Max, contento di vedere i tuoi fratelli?> dice lei posizionandosi davanti al portale tenendo per mano il ragazzino.

Attraversano il portale e si trovano all'entrata dell'istituto di Brooklyn, pochi Shadowhunter si accorgono della vostra presenza, ma Max subito riconosce il fratello correndogli incontro.

<Alec!!> urla il bambino saltando in braccio al fratello

<Max che sorpresa!> risponde lui stringendolo a sé.

<mamma e papà?> chiede poi il ragazzo

<ci sono solo io> rispondi tu facendoti avanti.

Il ragazzo non fa in tempo a risponderti che lo precede la sorella.

<Y/n, mio dio da quanto tempo!> ti corre incontro per poi abbracciarti stretta, lei era anzi è ancora la tua migliore amica.

<Izzy mi sei mancata> rispondi alla ragazza abbracciandola.

Quando poi si stacca dall'abbraccio si rivolge al fratello

<Alec non ti sarai mica dimenticato di y/n> lo canzona sorridendo

<certo che no, ma ho fatto fatica a riconoscerla> in effetti erano anni che non vi vedevate.

<vieni y/n ti porto alla tua stanza, è proprio a fianco a quella di Alec, io sono poco più avanti> dice trascinandoti per i corridoi dell'Istituto, in cui c'eri stata una sola volta.

<bene ora ti lascio così sistemi la tua roba, avremo tempo per aggiornarci> dice lasciandoti davanti alla porta di quella che sarà camera tua per le prossime settimane.

Entri e rimani piacevolmente sorpresa, è una camera abbastanza ampia con un bel letto matrimoniale, una scrivania e un armadio, il tutto di legno scuro, un grosso dipinto su una parete e una gran bella vetrata che ti offre un paesaggio niente male.

Cominci a sistemare la tua roba, poi entri nel bagno per farti una bella doccia rilassante.

Esci già vestita mentre ti asciughi i capelli con un asciugamano, quando poi arrivi al centro della stanza noti la porta aperta, Alec appoggiato allo stipite che ti sorride.

<ehi>

<ehi, tutto bene?>

<certo, volevo solo sapere come stai e se ti piace la stanza>

<la adoro, è quasi meglio della mia camera ad Alicante> dici ridendo

<quanto rimarrai qui> dice lui entrando nella stanza

<non lo so, probabilmente sono più utile qui che ad Alicante, lì aiutavo mio padre al suo negozio e tenevo Max ogni tanto ma per il resto ero un po' inutile, qua magari posso aiutarvi>

<sì ci servirebbe una Shadowhunter in più dopo l'ultimo attacco>

<se a Marise va bene, rimarrò molto volentieri>

<sono certo che mia madre sarà più che contenta di averti qui>

Quando però finisce la frase venie interrotti da un allarme, guardi con sguardo interrogativo Alec

<deve esserci stato un altro attacco in città, ultimamente sembrano esserci molti più demoni>

<vieni con noi y/n?> chiede Izzy che vi ha appena raggiunti

<certo ... vediamo se mi ricordo ancora come si fa> rispondi tirando fuori due asce e facendole roteare.

<non dimenticare lo stilo e la spada angelica> dice Alec avviandosi verso l'uscita seguito da te e Izzy

<non ti preoccupare li ho sempre con me> dici spostando leggermente la giacca nera mostrando i due oggetti attaccati alla cintura.

Arrivati nella sala principale, i due ragazzi si armano e noti un terzo ragazzo, biondo, occhi azzurri, poi ti ricordi

<Jace?>

<y/n da quanto tempo, che ci fai qui?> chiede il ragazzo abbracciandoti

<non c'è tempo per le chiacchiere abbiamo un demone sulla sesta> dice Alec guardando storto Jace.

Quando arrivate sul luogo individuate subito il demone e non esitate a combatterlo, quando pensavate di averlo stanato se ne presentano altri che vi circondano.

Riuscite però ad eliminarli tutti, lavorando come un'unica macchina da guerra ben oleata.

Mentre tornate verso l'Istituto Jace si complimenta con te

<davvero niente male y/n, con quelle asce sei proprio brava> dice sorridendoti

<grazie, sai com'è le uso da quando sono piccola> rispondi sicura, ma noti solo in quel momento che Alec sta guardando male il suo amico, ti chiedi quindi il perché di questa sua azione.

Quando arrivi nella tua camera ti poggi sul letto e pulisci le asce ancora sporche di sangue di demone, qualcuno bussa

<avanti> rispondi, sperando quasi che sia Alec ma invece fa capolino la sorella

<Izzy entra pure>

<tutto bene?> ti chiede lei sedendosi di fianco a te

<mai stata meglio, mi ero scordata di quanto fosse eccitante lottare>

<quanto ti capisco, è la mia cosa preferita dopo la compagnia di un bell'uomo ovviamente> dice lei sorridendo maliziosa <a proposito di uomini, che mi racconti y/n?>

<cosa dovrei raccontarti Izzy?> chiedi divertita e imbarazzata dalla domanda

<non so, se fidanzata?> le rispondi scuotendo la testa

<innamorata?> chiede incalzante <no Izzy>

<e allora? Ti interessa qualcuno o sei una suora?>

<no Izzy non sono una suora, mi piaceva un ragazzo ad Alicante ma ho scoperto che preferiva un'altra compagnia a quella femminile, da lì non mi sono più interessata a nessuno...>

<ahia... > dice lei facendo una smorfia

<devo essere sincera non mi ha fatto stare troppo male, in fondo non è colpa mia> dici tranquilla

<y/n...> ti chiama Izzy, la guardi e lei ti fa cenno di tornare a sederti a fianco a lei, visto che poco prima ti eri alzata per toglierti la giacca e posare le tue armi. Ti siedi di nuovo accanto alla tua amica.

<ti conosco troppo bene e mi ricordo una cosa...>

<cosa?> chiedi facendo finta di non capire

<perché eviti il discorso? Insomma, lo so che Alec è stato il tuo primo bacio e che l'estate che un paio di anni fa quando siamo stati ad Alicante siete stati insieme più di una volta>

<ma di cosa parli?> dici imbarazzata

<sarò anche poco intelligente ma non sorda e non ceca, sentivo mio fratello sgattaiolare fuori ogni notte e vedevo il modo in cui ti guardava quando eravamo tutti insieme>

<e va bene... hai ragione tu...>

<si lo sapevo!!>dice tutta eccitata alzandosi dal letto

<il mio fratellone ti ha rubato il cuore> dice continuando a saltellare per tutta la stanza

<non è una cosa di cui rallegrarsi> le dici con un sorriso amaro

<come no? Ora tu sei qui e sei single, lui è nella stanza accanto, single che ti aspetta>

<e chi ti dice che mi stia aspettando>

<cara piccola e innocente y/n, non hai visto come mio fratello ti guarda? Durante tutto il combattimento non ti ha persa di vista neanche per un istante, quando Jace ti ha fatto i complimenti per la tua bravura con le asce lo ha incenerito con lo sguardo, ribolliva di gelosia!!>

<davvero?> chiedi speranzosa

<ma certo sciocchina... ora vieni, su andiamo>

<dove mi porti?>

<non ti preoccupare per ora solo davanti al tuo armadio per farti cambiare, non puoi andare a parlare con mio fratello con i vestiti da combattimento>

<aspetta cosa?>

<ecco questo potrebbe andare bene> e tira fuori un vestito rosso.

Tu la guardi male

<ok ok, non sei me, qualcosa di più semplice?> continui a guardarla male

<y/n se non vai a parlare ora con mio fratello sarà troppo tardi>

<troppo tardi? Perché troppo tardi?>

<che ne so, però faceva effetto dirlo e quindi l'ho detto> dice lei alzando le spalle, la guardi confusa e lei si gira con in mano una maglietta e un paio di jeans, semplice ma carino, nel tuo stile

<questo è più nel tuo stile, su forza cambiati che poi pensiamo ai capelli e al trucco>

Quando ti sei cambiata, lei ti guarda <bene, solo sposta un po' la maglia così che scopre un po' la spalla>

Lo fai e la guardi <bene, ora trucco e parrucco, aspettami qui che vado a prendere i miei trucchi>

<Izzy li ho anche io i trucchi> dici tirando fuori una borsetta ben rifornita di trucchi

<da quando?> ti chiede quasi scioccata

<ti ripeto izzy che non sono una suora, ad Alicante uscivo ogni tanto la sera con i miei cugini e mi piaceva truccarmi un po'>

<brava la mia ragazza> dice lei fiera

Dopo venti minuti, sei pronta e Izzy ti porta davanti alla porta del fratello, bussa per te e se ne va.

Sei in ansia, terribilmente in ansia.

<avanti> senti il ragazzo invitarti ad entrare, quando apri la porta lo trovi seduto su un divanetto a leggere

<y/n che ci fai qui?> ti chiede alzandosi di scatto dal divanetto buttando dietro di se il libro come se non volesse fartelo vedere.

<volevo vederti> ammetti sinceramente imbarazzata

<sono contento che tu abbia avuto il coraggio di venire da me...>

<in realtà c'è lo zampino di tua sorella>

<quindi lei sa...>

<a quanto pare non siamo stati abbastanza bravi quell'estate>

<già... senti y/n a proposito di questo ... sono stato uno stupido a chiederti di tenere tutto nascosto...>

<avevi le tue ragioni Alec, non ti devi scusare> gli rispondi avvicinandoti

<cosa leggevi?> chiedi indicando il libro buttato sul divanetto

<è il libro che mi regalasti tu l'ultima notte che abbiamo passato insieme>

<non pensavo che lo avessi ancora>

<ho tenuto quello e tutto il resto, la collana che mi lasciasti la prima notte che abbiamo fatto l'amore, i biglietti che mi lasciavi ogni tanto sul letto...> ormai si era avvicinato a te, lasciando qualche spanna a dividervi, negli ultimi anni era cresciuto ancora, ma i suoi occhi verdi e il sorriso sono sempre gli stessi.

Alle sue parole tocchi l'altra metà della collana che ti eri tenuta, anche tu hai tenuto tutto, la sua maglia con cui ogni tanto dormi, le lettere e una foto.

<quindi che si fa?> gli chiedi guardandolo negli occhi.

Lui non risponde, almeno non a parole. perché si china su di te e ti bacia.

Ti bacia con una rinnovata passione, con più forza e decisione di quando eravate piccoli.

Non è più timido come prima, ti stringe contro il suo corpo e si lascia andare alla passione, accarezzandoti.

<y/n non avrei mai dovuto lasciarti andare, avrei dovuto continuare a venire a trovarti e scriverti>

<ora sei qui, siamo qui insieme, è questo che conta> gli sorridi.

Ti sorride di rimando, poi ti porta sul divanetto, dove si siede e ti porta con se, ti siedi accanto a lui appoggiando le gambe sulle sue, e mentre lui segna dei cerchi invisibili accarezzandoti le cosce vi raccontate le avventure degli ultimi anni.

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