Londra, 1878.

Una città avvolta in una perenne nebbia grigia, quasi come se il sole avesse deciso di prendersi una lunga vacanza.

"Ah, Londra," penso mentre cammino per le strade acciottolate, "dove la pioggia è una compagna costante e la nebbia è praticamente un membro della famiglia."

Sto andando all'Istituto dei Nephilim, il cuore pulsante della resistenza contro i demoni.

La mia missione?

Incontrare nientemeno che Will Herondale.

Ah, Will.

Se fosse una persona normale, sarebbe solo il classico ragazzo problematico e affascinante.

Ma no, lui è un Nephilim, quindi è problematico, affascinante e letale con una spada.

E con quel sarcasmo tagliente?

Un bonus extra.

Arrivo all'Istituto e spingo la pesante porta di legno, il suono dei miei passi che rimbomba nei corridoi vuoti.

Salgo le scale fino alla biblioteca, un luogo che profuma di pergamene antiche e segreti sepolti.

E lì, in piedi vicino a una finestra, c'è Will, con il suo solito sguardo tormentato.

-t/n- dice, girandosi verso di me.

I suoi occhi azzurri sembrano quasi luminescenti alla luce fioca della stanza.

Ecco, il tormentato principe azzurro in tutta la sua gloria.

-Will- rispondo, cercando di non sembrare troppo entusiasta -Sei riuscito a scappare dalle tue avventure eroiche per un momento?-

Lui sorride, e per un istante, vedo il ragazzo che si nasconde dietro la maschera del sarcasmo -Sì, ho pensato che fosse il momento di fare una pausa dalle avventure pericolose. Hai mai provato a combattere un demone con un libro in mano? Non è così facile come sembra-

Mi avvicino, curiosa -E cosa stai leggendo di così interessante?-

Will alza un libro e me lo mostra -Una guida su come essere affascinante senza sforzo. Ovviamente, non ne ho bisogno, ma pensavo di dare qualche consiglio a Jem-

Scoppio a ridere -Ah, sì, perché Jem ha davvero bisogno di migliorare il suo fascino. E dimmi, qual è il consiglio migliore finora?-

Will fa un passo verso di me, il suo sguardo ora serio -Il miglior consiglio? Essere onesti riguardo ai propri sentimenti-

C'è un'intensità nei suoi occhi che mi fa trattenere il respiro.

-Will, tu non sei mai onesto riguardo ai tuoi sentimenti- dico, il cuore che batte più forte -Sembri sempre avere una maschera-

Lui prende un respiro profondo -Lo so. E sono stanco di nascondermi- Si avvicina ancora di più, così vicino che posso sentire il suo respiro sulla mia pelle -t/n, c'è qualcosa che devo dirti-

-Allora dillo- rispondo, cercando di non sembrare troppo impaziente.

-Da quando sei arrivata qui, hai sconvolto tutto il mio mondo. Non riesco a smettere di pensarti. E credo di essermi innamorato di te-

Il mio cuore si ferma per un attimo -Will...- ma le parole mi muoiono in gola mentre lui si china verso di me.

Le sue labbra trovano le mie, e il mondo intorno a noi scompare.

Il bacio è inizialmente dolce, delicato, come se stessimo esplorando un territorio sconosciuto.

Le sue labbra sono morbide, calde, in contrasto con il freddo che ci circonda.

Il suo sapore è una combinazione di menta e qualcosa di indefinibilmente Will, una nota di mistero e passione.

Le sue mani si posano delicatamente sui miei fianchi, tirandomi più vicino.

Sento il calore del suo corpo contro il mio, una sensazione che mi fa dimenticare la nebbia e il freddo. Intreccio le dita nei suoi capelli scuri e morbidi, tirandolo leggermente più vicino, e lui risponde con un gemito basso che vibra contro le mie labbra.

Il bacio diventa più profondo, più urgente.

Le sue labbra si muovono con una determinazione che mi lascia senza fiato, esplorando ogni angolo della mia bocca con una passione che mi fa sentire viva in modi che non avevo mai immaginato.

Sento il suo cuore battere all'unisono con il mio, un ritmo che risuona in perfetta armonia.

Le sue mani salgono lungo la mia schiena, tracciando un sentiero di calore che mi fa tremare.

Mi aggrappo a lui, come se fosse l'unica cosa che mi tiene ancorata al mondo.

Quando finalmente ci separiamo, entrambi senza fiato, i suoi occhi brillano di una nuova luce.

Lo guardo, sorridendo.

E così, in una Londra perennemente avvolta nella nebbia, trovo finalmente la mia luce.