Victoria Neuman 🏳️🌈‼️[TB]
Immagina per SunriseMassacre
Spero ti piaccia 💚
Litigare con Hughie è, stranamente, più stressante di un volo di 10 ore in economy con un bambino urlante e un vicino di posto che russa.
Nonostante l'apparenza da cucciolo smarrito, riesce a tirare fuori il peggio di me.
Oggi non è diverso.
-Non puoi semplicemente fare a modo tuo, T/ n! Ci sono delle regole!- urla, il suo viso quasi comico per quanto è rosso.
-Oh, regole? Parli di quelle che tu infrangi ogni volta che ti gira? Non farmi ridere!- rispondo, sarcastico, mentre il mio cuore batte a mille.
Un'altra giornata infernale.
Sbatto la porta e mi ritrovo fuori.
Respiro profondamente per calmarmi, ma non serve a molto.
La rabbia ancora mi brucia dentro, come se fossi appena sceso da una montagna russa di emozioni tossiche.
Hughie è un buon amico, ma è capace di mandarmi fuori di testa.
Ed è proprio in quel momento, mentre cerco di non urlare per la frustrazione, che sento una voce familiare alle mie spalle.
-Problemi con Hughie?- chiede Victoria, la sua voce vellutata, quasi troppo rilassata per la situazione.
Mi volto, e la vedo lì, in piedi, con le braccia incrociate.
Sembra sempre così calma, così composta, come se il mondo intorno a lei fosse solo un’illusione che può controllare con un solo gesto.
-Ah, niente di che- rispondo, cercando di mascherare il sarcasmo nella mia voce.
-Allora- continua lei, con quella sua espressione apparentemente innocua -Hughie. Sempre pronto a dirti cosa fare, vero?-
Sorrido -Hai presente quando una persona dice di voler aiutare, ma in realtà vuole solo sentirsi superiore? Ecco. Quello è Hughie, ultimamente-
Victoria ride, un suono morbido, ma c'è qualcosa di affilato sotto la superficie, come se sapesse esattamente di cosa sto parlando.
O forse lo sa davvero.
Non sarebbe difficile crederlo.
Lei sorride, un sorriso che è un po' compassione, un po' divertimento, come se trovasse tutto questo incredibilmente prevedibile -Sembra stressante-
-Non hai idea- borbotto, incrociando le braccia al petto.
La guardo con la coda dell’occhio, cercando di non far trasparire quanto mi faccia effetto la sua presenza.
Victoria ha quell’aura che sembra attirare ogni cosa verso di sé.
È come una calamita: più cerchi di resisterle, più ti ritrovi a voler essere vicino a lei.
-È facile sentirsi superiori quando pensi di essere l'unico ad avere tutte le risposte- dice lei, con tono sibillino.
La servo attentamente.
È magnetica, c'è poco da fare.
Un misto di sicurezza e mistero che la rende impossibile da ignorare.
E anche se so che non dovrei... non posso evitarlo.
-Hai un talento, sai?- le dico, ironica -per rendere tutto più intrigante-
Lei sorride, un'ombra di compiacimento attraversa il suo volto -Non è un talento. È una necessità-
Il suo sguardo si posa su di me per un attimo che sembra troppo lungo, troppo intenso.
Un brivido mi corre lungo la schiena.
Non so se sia il momento o la frustrazione che mi porto dentro, ma sento il bisogno di avvicinarmi di più a lei.
Poi, in un gesto che non mi aspetto da me stessa, mi appoggio alla parete, cercando di respirare più lentamente.
Ma sento Victoria che si avvicina, con quella sua andatura lenta, misurata.
Ogni suo passo sembra studiato per avere un effetto.
-Posso?- chiede, indicando una poltrona accanto a me, ed è come se mi stesse offrendo una tregua, un momento di quiete.
Faccio un cenno, lasciandola sedere.
C’è qualcosa di strano nel modo in cui mi sento con lei, come se fossi su un filo sottile, in bilico tra il controllo e la completa vulnerabilità.
Victoria si siede, accavalla le gambe con una grazia innata, e non riesco a non notare come il suo vestito le scivoli addosso perfettamente, evidenziando ogni curva.
Victoria mi osserva attentamente, e sento che non sta solo ascoltando le mie parole, ma che sta leggendo tra le righe, decifrando qualcosa di più profondo.
È una sensazione inquietante, ma non del tutto spiacevole.
Anzi, in qualche modo, è... eccitante.
-Sembra che tu abbia bisogno di una pausa- dice, sorridendo appena -Forse da lui. O forse da tutto-
Rido amara -Oh, non sarebbe male. Ma sai com’è, non sempre possiamo scegliere le persone con cui dobbiamo lavorare-
Victoria annuisce, comprensiva -Già, hai ragione- Poi, si protende leggermente verso di me, le sue dita sfiorano appena il mio ginocchio, un tocco così leggero che potrebbe essere un errore.
Ma so che con Victoria niente è mai casuale.
C’è sempre un motivo, sempre un calcolo.
Il suo tocco mi fa scattare qualcosa dentro.
Forse è l’adrenalina ancora in circolo per la lite, o forse è l’effetto che Victoria ha sempre avuto su di me, quell’attrazione silenziosa che mi ha spinta sempre più vicino a lei, fino a questo momento.
Le sue dita restano lì, leggere, quasi impercettibili, ma il calore che emana mi fa sentire come se fosse molto di più.
Il mio cuore inizia a battere più forte, e prima che possa fermarmi, il mio corpo si muove da solo.
Mi sporgo verso di lei, chiudendo lo spazio tra di noi.
Victoria non si muove.
Mi guarda, con quei suoi occhi scuri, come se stesse aspettando questo da sempre.
Il suo respiro è calmo, controllato, ma vedo un barlume di qualcosa nei suoi occhi—qualcosa che non riesco a definire, ma che mi attrae come una falena alla fiamma.
-Victoria…- mormoro, senza sapere esattamente cosa sto per dire.
Ma lei non aspetta.
Si avvicina lentamente, e prima che me ne renda conto, le nostre labbra si toccano.
Il bacio è delicato, quasi esplorativo all’inizio, ma poi si intensifica.
Le sue labbra sono morbide, ma c’è una fermezza in quel bacio, una determinazione che mi fa perdere la testa.
La sua mano sale lungo il mio braccio, le dita sfiorano la mia pelle, leggere come una carezza, ma il contatto mi manda un brivido lungo la schiena.
Le sue dita sono fredde, ma ogni tocco sembra bruciare.
Mi stringo a lei, senza pensarci, lasciandomi trasportare dal momento.
La sua lingua trova la mia, ed è come se ogni pensiero razionale sparisse in quel momento.
C’è solo lei, solo quel tocco, solo il nostro respiro che si mescola.
Le sue mani ora mi tirano più vicina, e io rispondo con la stessa intensità.
Non so dove stia andando tutto questo, ma in questo momento non mi interessa.
C’è solo il qui e ora, e il modo in cui mi fa sentire viva.
Le nostre labbra si staccano per un attimo, ma la tensione nell’aria è palpabile.
Victoria mi guarda, i suoi occhi brillano di una luce che parla di desiderio e vulnerabilità.
La sua mano si muove lentamente lungo il mio braccio, disegnando linee di calore che mi fanno tremare.
Ogni suo tocco è un invito a lasciar andare le paure e a immergermi completamente in questo momento.
-Sei sicura?- chiede, la sua voce un sussurro carico di significato.
C’è un’intensità nei suoi occhi che mi fa sentire viva.
Annuisco, il cuore che batte forte nel petto -Sì, voglio questo. Voglio te-
Victoria sorride, un sorriso che mi toglie il fiato.
Con un gesto deciso, si avvicina di nuovo, e il suo respiro caldo accarezza la mia pelle.
Le sue dita trovano il mio viso, e mentre mi tocca delicatamente, sento che la connessione tra di noi si fa più forte.
Le sue mani scivolano lungo il mio collo, e io chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dalla sensazione.
La sua mano scende, esplorando le mie spalle e scivolando lungo la schiena.
La sua pelle contro la mia è calda, e ogni tocco provoca un brivido che corre lungo la mia colonna vertebrale.
Sento che stiamo creando qualcosa di unico, un legame che va oltre il fisico, una connessione profonda e autentica.
Quando Victoria si avvicina di nuovo, la sua bocca trova la mia, e il bacio diventa un vero e proprio dialogo, una danza di emozioni.
Ogni volta che le nostre labbra si incontrano, c’è una nuova promessa, un nuovo desiderio che cresce tra di noi.
-Ti voglio qui con me- sussurra, il suo tono serio ma pieno di dolcezza.
È una dichiarazione che mi fa battere il cuore ancora più forte.
Non voglio altro che essere vicina a lei, esplorare ogni sfumatura di questa connessione.
Con un gesto delicato, Victoria inizia a muovere le dita lungo la mia pelle, tracciando linee invisibili che sembrano accendere una fiamma dentro di me.
Ogni suo tocco è carico di significato, e io rispondo istintivamente, lasciando che le emozioni prendano il sopravvento.
La sua mano trova il mio fianco, e mentre mi stringe, mi avvicina a sé.
La vicinanza è travolgente, un turbine di sensazioni che mi lascia senza parole.
-Siamo solo noi due- mormoro, cercando di fissare il suo sguardo -Niente altro conta-
Victoria annuisce, e io vedo nei suoi occhi la stessa intensità che sento dentro di me.
Con un gesto deciso, la prendo per mano e la porto più vicino a me, le nostre fronti che si toccano.
La sua mano indugia sulla cerniera dei miei jeans.
Ci ritroviamo sdraiate sul pavimento, solo in biancheria intima.
Non so nemmeno come ci siamo finite qui, il mio cervello è in tilt.
Le sue mani scivolano lungo il mio corpo, togliendomi gli ultimi vestiti che ci separano.
La sua pelle nuda contro la mia è una sensazione che mi toglie il respiro.
Le sue labbra seguono un percorso, scendendo lungo il mio collo, il mio petto, il mio ventre.
Ogni bacio è una scintilla che accende il fuoco del mio desiderio.
Le sue mani sono esperte, esplorano ogni angolo del mio corpo, trovando i miei punti più sensibili.
Victoria mi guarda, i suoi occhi sono fissi nei miei, mentre le sue labbra si avvicinano sempre di più alla mia intimità.
Il suo respiro caldo sulla mia pelle mi fa tremare di anticipazione.
Quando finalmente il contatto arriva, un'ondata di piacere mi attraversa, facendomi gemere il suo nome -Victoria- sussurro, la mia voce è spezzata dal piacere -Continua, ti prego-
Lei obbedisce, le sue labbra e le sue mani lavorano in perfetta sincronia, esplorandomi, accarezzandomi, facendomi provare sensazioni che non avevo mai immaginato.
Ogni movimento, ogni tocco è un'esplosione di piacere, e io mi perdo completamente in lei.
Le sue mani si muovono con sicurezza, le sue dita che tracciano linee di fuoco sulla mia pelle.
I suoi gemiti si mescolano ai miei, creando una sinfonia di desiderio che riempie la stanza.
Il mio corpo risponde a ogni suo tocco, ogni suo bacio, il piacere che cresce sempre di più fino a diventare insostenibile -Sì- sussurro, il mio corpo che si tende sotto di lei, il piacere che mi travolge -Ti prego, non fermarti-
E lei non si ferma.
Victoria continua, spingendomi oltre ogni limite, portandomi a un livello di piacere che non avevo mai sperimentato.
Ogni fibra del mio essere è concentrata su di lei, sul suo tocco, sulla sua bocca, sul piacere che mi sta dando.
Quando finalmente raggiungo il culmine, un'ondata di piacere mi travolge.
Il mio corpo si tende, ogni muscolo che si contrae in un'esplosione di piacere puro.
Mi guarda, un sorriso di trionfo sul suo volto, e io so che questo momento è qualcosa di unico, qualcosa che non dimenticherò mai.
Crollo contro di lei, il respiro affannoso, il corpo ancora tremante dal piacere.
Mi abbraccia, le sue braccia che mi avvolgono, la sua pelle calda e sudata contro la mia.
-Credo che Hughie abbia ragione, sono impulsiva- ansimo sulla sua pelle.
Mi sposta una ciocca di capelli salla fronte -Beh... Non lo ritengo un difetto T/n-
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