Immagina per Max_Castellan
Spero ti piaccia 💚

Sono in piedi nel corridoio affollato della scuola, appoggiata al mio armadietto con un libro di matematica tra le mani.

Fingo di essere immersa in un complicatissimo problema, ma in realtà sto solo cercando di non sembrare un idiota mentre aspetto.

E poi, come se il destino fosse una specie di regista sadico, arriva lui.

Stiles Stilinski.

Lo vedo sfrecciare tra la folla come un fulmine, i suoi capelli castani spettinati in quel modo che sembra dire "Mi sono appena alzato dal letto, ma guarda quanto sono affascinante lo stesso."

È più alto di me di un paio di centimetri, cosa che non dimentica mai di sottolineare ogni volta che ha l'opportunità di prendersi gioco di me.

-Hey, T/n!- grida, alzando una mano in un saluto esagerato che fa girare la testa a metà del corridoio.

Non posso fare a meno di sorridere, anche se cerco di trattenerlo.

Questo è Stiles: una forza della natura che non si può ignorare, anche se ci provassi.

E credetemi, ci ho provato.

-Che fai? Ti nascondi dai compiti di matematica?-

Alzo gli occhi al cielo, cercando di non arrossire.

-Sto solo… riflettendo- rispondo, con il tono più nonchalance che riesco a raccogliere.

Che, per la cronaca, non è molto convincente.

Ma Stiles sembra convinto, o forse è semplicemente troppo gentile per chiamarmi bugiarda in faccia.

O troppo distratto.

Probabilmente entrambe le cose.

-Riflettendo, eh?- ride, avvicinandosi fino a quando non siamo quasi naso a naso.

I suoi occhi marroni sono così vicini che posso vedere il luccichio malizioso che li attraversa, come se sapesse esattamente cosa mi sta facendo sentire.

-Sul serio, T/n, potresti anche smettere di fingere. So che stavi aspettando me-

-Oh, per favore!- replico, cercando di suonare offeso -Non tutto gira intorno a te, Stilinski-

-Non dire bugie- ribatte lui, e il suo sorriso si allarga.

Mi fissa per un attimo, e posso sentire il mio cuore battere più forte nel petto.

Sento il calore salirmi alle guance, e so che è solo una questione di tempo prima che mi scopra.

-Comunque, sei pronta per la lezione di storia? Ho bisogno della mia compagna di sventure per affrontare quell'agonia-

Faccio un passo indietro, cercando di riprendere il controllo.

-Non sei stanco di farti punire per parlare durante le lezioni?-

Stiles alza le spalle, come se la cosa non lo toccasse minimamente -Ma che dici? È tutto parte del mio piano per conquistare il mondo. Prima la detenzione, poi la presidenza-

Scoppio a ridere, e la tensione che sentivo poco fa si scioglie un po'.

Questo è ciò che Stiles fa: rende tutto più leggero, più sopportabile.

E forse è per questo che sono così irrimediabilmente attratta da lui.

Non lo ammetterò mai ad alta voce, ovviamente.

Neanche sotto tortura.

O forse sì.

-Allora, vieni o no?- mi chiede, facendo un cenno verso la porta dell'aula di storia.

Esito per un secondo, ma poi scuoto la testa, cercando di scacciare quei pensieri pericolosi.

-Sì, andiamo- rispondo, e lo seguo lungo il corridoio.

La lezione è, come al solito, un mix di noia e tentativi disperati di non addormentarmi.

E come al solito, Stiles è il mio partner in crime, facendomi scivolare bigliettini con disegni stupidi e battute che mi fanno ridacchiare silenziosamente.

Ma c'è una tensione sottile nell'aria, qualcosa di non detto che continua a girare tra di noi.

A un certo punto, il professor Harris ci lancia uno sguardo minaccioso, come se sapesse esattamente cosa stiamo facendo, ma Stiles gli risponde con un sorriso innocente.

Riesce a farla franca, come sempre.

Non so come faccia.

Quando la campanella suona, tiro un sospiro di sollievo, pronta a fuggire dall'aula e dall'imbarazzo crescente che provo ogni volta che lo guardo.

Ma Stiles mi afferra per il braccio, bloccandomi prima che possa scappare.

-Hey, aspetta un attimo- dice, la sua voce più bassa del solito.

Lo guardo, cercando di capire cosa stia pensando, ma il suo volto è un enigma.

-Volevo chiederti una cosa-

Mi irrigidisco, improvvisamente nervoso -Cosa c'è?-

Lui esita, cosa che è già di per sé abbastanza strana da farmi preoccupare.

Poi prende un respiro profondo e si avvicina di nuovo, tanto che posso sentire il suo profumo, un mix di shampoo e qualcosa di dolce, forse cannella -T/n, tu… ti piaccio?-

Mi si ferma il cuore.

Lo guardo, cercando disperatamente una via d'uscita da questa situazione, ma non c'è niente da fare.

È come se il tempo si fosse fermato, bloccandomi in questo momento.

E poi, in un atto di coraggio o pura follia, decido di non scappare.

-Stiles, io…- le parole mi muoiono in gola, e tutto quello che posso fare è fissarlo, sperando che capisca quello che non riesco a dire.

E, per la prima volta, vedo una scintilla di incertezza nei suoi occhi.

Ma poi, senza preavviso, lui fa un passo avanti, colmando lo spazio tra di noi.

Sento il suo respiro contro le mie labbra e tutto il mondo sembra restringersi fino a includere solo noi due.

Non so chi si muova per primo, ma all'improvviso le nostre labbra si toccano.

È un bacio timido all'inizio, morbido e incerto, come se entrambi stessimo cercando di capire se è reale o solo un sogno.

Ma poi qualcosa cambia.

Le sue mani si muovono verso la mia vita, tirandomi più vicino, e il bacio si fa più profondo, più urgente.

Le sue labbra sono calde contro le mie, e posso sentire il battito del suo cuore accelerare sotto le dita quando le passo sui suoi capelli disordinati.

Mi perdo completamente in quel momento, dimenticando tutto il resto.

Il corridoio affollato, le risate lontane degli altri studenti, perfino il fatto che siamo ancora a scuola.

Tutto svanisce mentre mi concentro su Stiles, sul modo in cui le sue labbra si muovono contro le mie, sulla sensazione del suo corpo contro il mio.

Quando finalmente ci separiamo, siamo entrambi senza fiato, ma lui non si allontana.

Mi guarda, il sorriso di nuovo presente sul suo viso, ma stavolta è diverso.

Più tenero, più sincero.

-Direi che è un sì- mormora, e posso solo annuire, ancora troppo sconvolta per parlare.

Stiles Stilinski mi piace.

E, incredibilmente, sembra che anche io piaccia a lui.