Sean Harris [MI]
Immagina per @lov_SEV
Spero ti piaccia 💚
L'aria nella stanza è satura di tensione, mista a una punta di eccitazione.
Non posso fare a meno di sorridere mentre osservo Sean Harris, alias Solomon Lane, il villain di "Mission Impossible", intento a pianificare chissà quale intrigo diabolico.
I suoi occhi freddi, azzurri come ghiaccio, si alzano verso di me con una lentezza che sembra calcolata al millisecondo.
Oh, come mi piace quando fa così il tenebroso.
-Non dovresti essere qui, t/n- dice, la voce bassa e graffiante che mi fa venire i brividi -Questo posto è pericoloso-
Sorrido, incrociando le braccia al petto -Forse sono qui proprio per il pericolo-
Lui inclina la testa, un'ombra di un sorriso che sfiora le sue labbra sottili.
Il suo aspetto è allo stesso tempo spaventoso e affascinante, con i capelli scuri e spettinati che gli danno un'aria da ribelle.
La barba incolta aggiunge un tocco di mistero, mentre la cicatrice appena visibile lungo la guancia sinistra racconta storie di battaglie passate.
-Ti stai cacciando nei guai- mormora, avvicinandosi lentamente.
Il mio cuore accelera, ma cerco di mantenere un'aria disinvolta -Non sarei qui se non sapessi come uscirne-
Lui si ferma a pochi centimetri da me, il suo sguardo che penetra nei miei occhi con una tale intensità che sembra di poter leggere i miei pensieri.
Sento il suo respiro caldo sulla mia pelle, e ogni fibra del mio essere è consapevole della sua presenza.
-Sei un'idiota coraggiosa- dice, e questa volta il sorriso è più evidente.
-Preferisco pensare a me stessa come a un'avventuriera audace-
Ride piano, un suono raro e quasi inquietante, ma che mi fa sentire incredibilmente viva.
Poi, allunga una mano e mi sfiora il viso, tracciando una linea invisibile lungo la mia mascella.
È un gesto sorprendentemente tenero per un uomo come lui, e per un momento, la sua maschera di durezza si incrina.
-Che cosa vuoi davvero, t/n?- chiede, la sua voce un sussurro.
Mi avvicino ancora di più, finché le nostre labbra sono a un soffio di distanza -Forse voglio solo capire chi è l'uomo dietro il criminale-
Solomon Lane, il maestro del controllo e della manipolazione, sembra perdere la sua sicurezza per un istante.
I suoi occhi si socchiudono, e sento il calore della sua mano che scivola dietro la mia nuca, tirandomi verso di lui.
Le nostre labbra si incontrano in un bacio che è allo stesso tempo dolce e feroce, una battaglia di volontà e desideri.
Le sue labbra sono sorprendentemente morbide, un contrasto netto con la sua solita durezza.
Mi bacia con una fame che non riesco a decifrare, come se stesse cercando di assorbire ogni singolo pezzo di me.
Sento il sapore leggermente salato della sua pelle, e un leggero aroma di menta, forse residuo di qualche caramella mangiata di fretta prima del nostro incontro.
Il mio respiro si fa più veloce, e le mie mani si stringono automaticamente intorno alle sue spalle.
La tensione dei suoi muscoli sotto le dita mi ricorda che anche i cattivi hanno bisogno di qualcuno che li capisca.
La sua mano nella mia nuca si stringe, tirandomi ancora più vicina, mentre l'altra mano scivola lungo la mia schiena, seguendo la curva naturale del mio corpo.
Il bacio diventa più profondo, più urgente.
Le nostre lingue si incontrano in un gioco sensuale, esplorando, assaggiando, scoprendo.
La mia mente si perde nelle sensazioni, nel calore del suo corpo contro il mio, nella sua barba incolta che graffia leggermente la mia pelle, aggiungendo un tocco di ruvidità che mi fa tremare.
Ogni secondo sembra dilatarsi, ogni sensazione amplificata, ogni battito del cuore un colpo sordo nel petto.
Quando finalmente ci separiamo, entrambi senza fiato, mi fissa con un'intensità che mi fa girare la testa.
Il suo sguardo è più dolce e vulnerabile di quanto avessi mai immaginato.
-Non avrei mai pensato di trovare qualcuno come te- ammette, la sua voce roca e bassa, carica di emozioni.
Sorrido, sentendo un calore diffondersi nel petto, mentre le nostre fronti restano appoggiate l'una contro l'altra, il respiro che si mescola ancora in una sorta di danza silenziosa -Forse è per questo che sono qui-
In quel momento, capisco che la mia missione non è solo un gioco di spionaggio e azione, ma una danza pericolosa tra due cuori in cerca di qualcosa di più.
E mentre i pericoli del nostro mondo si avvicinano, so che affrontarli insieme renderà ogni sfida più sopportabile.
E forse, solo forse, l'impossibile potrebbe diventare possibile.
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