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Lucifer Morningstar [Lucifer]

Immagina per smileygirl226
Spero ti piaccia 💚

Sono alla centrale, come sempre.

Un'altra giornata trascorsa tra casi irrisolti, rapporti scritti di corsa e caffè dal sapore discutibile.

Sbuffo mentre mi chino sulla scrivania per esaminare il fascicolo aperto, le parole che si confondono e si fondono in un pasticcio indecifrabile.

Ma non è la mole di lavoro a farmi perdere la concentrazione, no.

C'è un'altra, ben più alta, presenza che disturba la mia pace mentale.

E sta arrivando proprio ora.

Lucifer entra con quel suo tipico passo sicuro, quasi teatrale, che sembra attirare ogni sguardo su di lui senza sforzo.

Non che lui ne abbia bisogno: tra il suo completo su misura, il sorriso affascinante e lo sguardo che promette guai, potrebbe far perdere la testa a chiunque.

E il bello è che lo sa benissimo.

-Detective- dice con la sua voce bassa e vellutata, un sorriso che gli increspa le labbra.

Il mio cuore fa una capriola non appena sento quel tono suadente.

-Non sono una detective, Lucifer- rispondo, cercando di mantenere un tono professionale, anche se so che con lui è quasi impossibile -Quante volte te lo devo dire?-

-Dettagli, dettagli...- scrolla le spalle con aria indifferente, mentre si appoggia al bordo della mia scrivania, il suo corpo appena inclinato verso di me -Comunque, sei incredibilmente seria oggi. È per caso il caso del serial killer o la mancanza di divertimento nella tua vita?-

Alzo gli occhi al cielo, ma dentro di me sento un brivido lungo la schiena.

Lucifer ha questo effetto su di me, ogni singola volta.

Ma non glielo lascerò vedere.

-Sto cercando di lavorare, se non ti dispiace- rispondo, cercando di mantenere la voce ferma, anche se sono ben consapevole che il mio cuore sta battendo un po' più veloce del normale -E tu sei una distrazione-

Lucifer ride.

È una risata bassa, profonda, che vibra nell'aria -Oh, cara, lo so perfettamente. E lo adoro-

Prima che possa replicare con una delle mie solite battute sarcastiche, mi prende per mano -Vieni con me, dobbiamo parlare- Non aspetta nemmeno una risposta e, con quella sua tipica mancanza di tatto, mi tira su dalla sedia e mi trascina verso uno degli uffici vuoti in fondo al corridoio.

-Lucifer, che diavolo...- cerco di protestare, ma lui mi interrompe con il suo sguardo penetrante.

Mi sta guardando in un modo che è al contempo irritante e irresistibile, e io sento il mio cuore accelerare.

Chiude la porta dietro di noi e mi spinge gentilmente contro il muro.

Non con forza, ma abbastanza per farmi sentire il calore del suo corpo vicino al mio.

Le sue mani si fermano ai lati della mia testa, le dita sfiorano la parete, creando una gabbia invisibile.

Non riesco a trattenere il respiro affannato che mi scappa dalle labbra.

È troppo vicino, troppo intenso.

-Lucifer...- inizio, ma non so davvero cosa dire.

La verità è che ho aspettato questo momento da così tanto tempo che il mio cervello non riesce a stare al passo con il mio cuore.

-Shh...- mi zittisce dolcemente, inclinando la testa -Lo so cosa stai per dire-

-Oh, sì? E cosa dovrei dire?- ribatto, la mia solita vena sarcastica facendo capolino tra il battito accelerato e l'agitazione.

Lui sorride, quel suo sorriso diabolico che promette caos e tentazioni -Dovresti dire che smetti di resistere a quello che è ovvio per entrambi-

Prima che possa rispondere, si avvicina ancora di più.

Posso sentire il suo respiro caldo sulla mia pelle, e il mio cuore sembra saltare un battito.

C’è un momento di tensione, quell'attimo perfetto in cui tutto potrebbe succedere, e poi le sue labbra si posano sulle mie.

Il bacio è lento all’inizio, come se stesse assaporando il momento.

Le sue labbra sono morbide, calde, ma c'è anche una forza innegabile sotto quella dolcezza.

Mi sento come se il mondo stesse crollando attorno a me, come se non ci fosse più niente, solo noi due.

Mi aggrappo al suo petto, cercando un appiglio in mezzo a quel vortice di sensazioni, ma è lui che controlla tutto.

Le sue mani si spostano sui miei fianchi, stringendomi delicatamente, e io mi sento sciogliere.

Il bacio si intensifica, diventa più affamato, e io rispondo con la stessa passione.

C'è qualcosa di primordiale in quel momento, qualcosa che ci spinge entrambi oltre ogni razionalità.

Le sue mani si spostano sui miei fianchi, poi sulle mie braccia, finché non sono completamente avvolta nel suo abbraccio.

Non so nemmeno come sia successo, ma a questo punto non importa.

Tutto ciò che voglio è lui, quel calore, quella connessione che sembra così inarrestabile.

Quando finalmente ci stacchiamo per riprendere fiato, entrambi siamo senza parole.

Il suo sguardo è ancora più intenso, se possibile, e io sento che le mie ginocchia potrebbero cedere da un momento all'altro.

-Non male per essere una distrazione, vero?- dice con quel tono sornione che mi fa ridere, anche se sto ancora cercando di riprendermi dal bacio.

-A quanto pare...- riesco a rispondere, il mio respiro ancora affannato.

Non mi dà nemmeno il tempo di recuperare completamente prima di chinarsi di nuovo verso di me, questa volta con più urgenza.

Le sue mani sono più decise, scivolano lungo la mia schiena mentre ci perdiamo di nuovo l’uno nell’altra.

Ogni bacio è più profondo, più ardente, e io mi lascio completamente andare.

Le mie mani si aggrovigliano nei suoi capelli, tirandolo più vicino, mentre i nostri corpi si muovono all’unisono.

È come se non ci fosse più nessun altro al mondo, solo noi due, avvolti in quel momento perfetto.

Poi, ovviamente, succede.

La porta si spalanca all'improvviso e una voce allegra ci interrompe -Ehi, avete visto il mio microscopio? Ho lasciato... oh-

Ella Lopez è ferma sulla soglia, un sorriso imbarazzato sul viso mentre ci osserva.

Mi stacco da Lucifer in un lampo, il viso in fiamme.

Lui, d'altro canto, si limita a sorridere in modo compiaciuto, come se niente fosse.

-Mi sembra che abbiate trovato qualcos'altro, eh?- dice Ella, cercando di trattenere una risata.

Lucifer si stacca da me con un ultimo sguardo provocante e poi si volta verso di lei -Sì, qualcosa di molto più interessante del tuo microscopio-

Non posso fare a meno di ridere nervosamente, cercando di nascondere l’imbarazzo sotto una finta tranquillità.

Ella scuote la testa, chiaramente divertita, e fa un passo indietro -Okay, okay, vi lascio... continuare con la vostra 'indagine'-

Lucifer le fa un cenno con la mano, e lei se ne va, lasciandoci di nuovo soli.

Ma ormai il momento è rovinato, e non posso fare a meno di ridere della situazione.

-Questo è stata... interessante- dico, guardando Lucifer.

Lui sorride -Oh, credimi, detective. Questo è solo l'inizio-

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