Julian Blackthorn [TDA]
Immagina per CalipsoValdez010
Spero ti piaccia 💚
Sto parlando con Ty e Livvy nel salone dell'Istituto.
Ty sta spiegando, con l'entusiasmo che di solito riserva ai dettagli più minuziosi, le differenze tra i vari tipi di rune di protezione.
Livvy annuisce, ma è evidente che la sua mente è altrove.
Probabilmente pensa a qualche piano per sfuggire agli allenamenti mattutini o, se la conosco bene, escogitando un modo per coinvolgermi in una delle sue scorribande notturne per Los Angeles.
Io, d'altro canto, faccio del mio meglio per sembrare interessata.
No, davvero, lo faccio.
Ty è un ragazzino brillante, ma c'è un limite a quanto posso resistere a una lezione sulla storia delle rune di protezione senza iniziare a fantasticare su cose ben più interessanti.
Tipo se Julian Blackthorn noterà mai che esisto.
Julian, con i suoi capelli castano scuro che sembrano riflettere ogni raggio di sole, con gli occhi di un blu così intenso che sembra di guardare direttamente nell'oceano.
Julian, che adesso sta entrando proprio nella stanza.
E proprio mentre inizia a parlare, come se sapesse che stavo pensando a lui, mi interrompo bruscamente nel mio monologo interiore.
Julian si avvicina al nostro gruppetto, e io sento il mio cuore battere più forte.
Per un attimo, la mia mente è divisa tra l'ascoltare quello che Ty sta dicendo e il cercare di non fissare Julian come una ragazzina delle medie davanti al suo primo amore.
-Ehm, T/n?- chiede Julian, interrompendo Ty nel bel mezzo di una disquisizione su una runa alquanto complicata.
Non che Ty sembri particolarmente disturbato; è abituato a essere interrotto.
Mi giro verso Julian, cercando di mantenere un'espressione neutra -Sì?-
-Posso parlarti un attimo?- chiede.
I suoi occhi blu sono fissi nei miei e c'è qualcosa nel suo sguardo che mi fa battere il cuore un po' più forte.
-Certo- rispondo, cercando di sembrare casuale, anche se so che sto fallendo miseramente.
Ty mi lancia uno sguardo interrogativo, mentre Livvy sorride in modo complice.
Fantastico, ora penseranno entrambi che c'è qualcosa tra me e Julian.
E potrebbe anche essere vero, almeno nei miei sogni.
Lo seguo fuori dal salone e lungo i corridoi dell'Istituto, mentre il silenzio tra di noi cresce e il mio nervosismo aumenta.
Le mie mani cominciano a sudare, e sento il mio respiro accelerare.
Ma non posso fare a meno di chiedermi cosa stia per dirmi Julian.
Potrebbe essere qualcosa di importante?
O, peggio ancora, qualcosa di brutto?
Usciamo all'aperto e la luce del sole mi colpisce in pieno viso.
Mi fermo per un attimo, accecata dalla luce, e socchiudo gli occhi per abituarmi al cambiamento.
Julian si dirige verso la spiaggia, camminando con quella grazia innata da Shadowhunter che fa sembrare tutto, anche solo camminare, una danza.
Lo seguo, cercando di non inciampare sulla sabbia morbida sotto i miei piedi.
La spiaggia è uno dei miei luoghi preferiti.
È tranquilla, serena, e le onde che si infrangono dolcemente sulla riva creano una melodia rilassante che mi calma i nervi tesi.
Quando finalmente ci fermiamo, Julian si gira verso di me.
C'è una strana tensione nei suoi occhi, qualcosa che non riesco a decifrare.
-Ho bisogno di dirti una cosa- dice, la sua voce è bassa, quasi un sussurro.
C'è un'espressione seria sul suo volto che raramente vedo.
Di solito, Julian è tutto sorrisi e dolcezza, ma ora sembra diverso.
Più teso.
Annuisco, cercando di non sembrare troppo ansiosa.
-Dimmi- La mia voce suona più calma di quanto mi senta.
Sto cercando di prepararmi per qualsiasi cosa stia per dire, anche se so che niente potrebbe davvero prepararmi per questo momento.
Lui fa un passo avanti, avvicinandosi così tanto che posso sentire il suo respiro sulla mia pelle.
-Io… non riesco a smettere di pensare a te, T/n. Ogni volta che ti vedo con gli altri, ogni volta che sorridi o ridi… mi fa impazzire. Non riesco più a ignorarlo-
Le sue parole mi colpiscono come un fulmine.
Per un momento, il mio cervello non riesce a processare quello che ha appena detto.
Julian Blackthorn, il ragazzo che ho segretamente ammirato da lontano per tutto questo tempo, non riesce a smettere di pensare a me?
Mi sembra di vivere in un sogno, uno di quei sogni belli che non vuoi mai lasciare.
Lo guardo, sorpresa.
Non mi aspettavo questo -Julian, io…-
Non mi dà il tempo di finire la frase.
Prima che possa dire altro, si china su di me e mi bacia.
È un bacio lento, come se volesse assaporare ogni secondo.
Le sue labbra sono morbide contro le mie, calde e insistenti.
Il mondo intorno a me scompare; ci siamo solo io e lui, lì sulla spiaggia, con il suono delle onde come unica colonna sonora.
Il suo bacio è un mix perfetto di dolcezza e passione, un contrasto che mi fa girare la testa.
Le sue mani si posano delicatamente sui miei fianchi, tirandomi più vicino a lui, e sento il calore del suo corpo contro il mio.
Mi lascio andare, le mie mani si avvolgono intorno al suo collo, le dita che si perdono nei suoi capelli scuri.
Sento il sapore del sale sulle sue labbra, il profumo dell'oceano che ci avvolge, e il calore della sua pelle sotto le mie dita.
Il tempo sembra fermarsi.
Ogni pensiero, ogni preoccupazione svanisce, lasciando solo la sensazione del suo bacio, del suo corpo vicino al mio.
È come se avesse aspettato questo momento per anni, come se ogni emozione, ogni desiderio represso, fosse esploso in un'unica, perfetta scintilla.
Il cuore mi batte così forte nel petto che temo possa sentirlo anche lui.
Ma non mi importa.
Mi sembra di essere stata catapultata in un’altra dimensione, dove tutto è più vivido, più reale.
Le sue labbra si muovono contro le mie con una sicurezza e una delicatezza che mi fanno perdere la testa.
Mi sento come se stessi cadendo, ma so che lui è lì a tenermi.
Quando finalmente ci stacchiamo, entrambi ansimanti, i suoi occhi blu cercano i miei.
-Non dovevo farlo?- chiede, con un sorriso che tradisce un misto di timidezza e audacia.
Sorrido, ancora senza fiato -Oh, dovevi. Fidati di me, dovevi-
Lui ride, una risata bassa e roca che mi fa venire i brividi.
Poi mi abbraccia, stringendomi forte, come se avesse paura di lasciarmi andare.
E mentre siamo lì, avvolti l'uno nell'altro sulla spiaggia deserta, non posso fare a meno di pensare che, forse, per la prima volta nella mia vita, tutto sembra esattamente come dovrebbe essere.
E mentre penso questo, lo sento mormorare qualcosa contro i miei capelli.
-Non sai da quanto tempo volevo fare questo- dice, e posso sentire il sorriso nella sua voce -Ho cercato di ignorarlo, di dirti solo che eravamo amici, ma non ci riesco più. Mi piaci, T/n. Mi piaci davvero tanto-
Chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dalla sua voce.
-Anche tu mi piaci, Jules- confesso.
La mia voce è un sussurro, ma so che lui mi sente.
Sento il suo corpo rilassarsi contro il mio, come se le mie parole avessero portato via un peso che portava da troppo tempo.
Rimaniamo così per un po', semplicemente godendoci il momento.
Ogni tanto, il suo pollice traccia piccoli cerchi sulla mia schiena, e io mi perdo nel suono delle onde e nel ritmo del suo respiro.
Potrei rimanere così per sempre, penso.
Solo io e Julian, qui sulla spiaggia, lontano da tutto e tutti.
Ma poi lui si sposta leggermente, e mi guarda con quel sorriso che mi ha sempre fatto sciogliere -Vuoi fare una passeggiata?- chiede.
Annuisco, anche se so che non è solo per la passeggiata.
È perché voglio passare più tempo con lui, voglio scoprire cosa c'è tra di noi.
Inizio a camminare al suo fianco lungo la spiaggia, i nostri passi che affondano nella sabbia morbida.
Julian prende la mia mano e intreccia le sue dita con le mie.
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