Jem Carstairs [TDA]
Immagina per v3n3r4
Spero ti piaccia 💚
È una giornata piovosa a Londra.
Beh, quando non lo è?
Il cielo è di quel grigio soffocante che ti fa venire voglia di rimanere a letto con una tazza di tè e un libro, preferibilmente un libro pieno di eroi tragici, in modo da avere una scusa per piangere sulla tua misera esistenza.
Ma io non sono nel mio letto.
No, sono al London Institute, in piedi nella sala d’addestramento con Jem Carstairs, che mi fissa con la sua solita calma imperturbabile.
Jem.
Il mio costante tormento e fonte inesauribile di frustrazione romantica.
Lui è tutto quello che non dovresti desiderare in una persona: troppo perfetto, troppo dolce, troppo… intoccabile.
E non parlo solo del fatto che è un guerriero con un’anima di poeta e una bellezza eterea che farebbe arrossire una statua greca.
No, parlo anche del suo piccolo problema con l'argento, quella droga demoniaca che lo sta consumando lentamente.
Giusto per non complicare ulteriormente la mia vita, no?
Lui è lì, con i suoi capelli argentei che catturano la poca luce che filtra dalla finestra, e gli occhi, quegli occhi grigio-argento, così profondi che potrei perdermi dentro.
Lo fa sembrare una figura mitologica, come se fosse uscito direttamente da una ballata antica.
Ma non è una figura mitologica: è Jem.
Il ragazzo che sa suonare il violino come un angelo, ma che combatte i demoni come un eroe dannato.
Il ragazzo che mi fa perdere la testa ogni volta che sorride.
-Oggi sembri particolarmente pensierosa, T/n- dice con il suo tono tranquillo, dolce, quasi musicale.
La sua voce è sempre un balsamo, anche quando fa domande scomode.
-Sì, stavo riflettendo su come il mio destino sia una barzelletta cosmica- rispondo con un sorriso sarcastico -Chi altro poteva finire per innamorarsi di qualcuno come te?-
Lui ride, e quel suono mi fa venire voglia di affogare nelle coperte -Qualcuno come me?-
-Già. Perfetto. Gentile. E pericolosamente vicino alla scadenza, come il latte lasciato fuori dal frigo troppo a lungo-
Si lascia sfuggire una risatina, ma so che c'è una parte di lui che odia questa parte della sua vita.
Non è un argomento di cui scherzare, lo so bene.
Eppure, il sarcasmo è la mia unica difesa contro tutto questo.
Come faccio a guardare Jem senza sentirmi spezzata dentro?
Non posso salvarlo.
Nessuno può.
-Non è carino fare battute sul mio stato di salute, T/n- dice Jem con un leggero sorriso, ma nei suoi occhi vedo quella scintilla di tristezza.
Lo conosco troppo bene per non notarla.
-Eppure lo faccio lo stesso- ribatto, scrollando le spalle -È il mio modo per affrontare la disperazione esistenziale-
Jem scuote la testa, ma c’è un calore nel suo sguardo che mi fa sentire un po' meno colpevole.
Si avvicina di qualche passo, la sua camicia bianca leggermente sbottonata al collo.
Anche quando è vestito per l’addestramento, Jem ha quell’aria elegante e composta.
Come faccia a sembrare sempre così calmo e sicuro, anche con un futuro incerto, rimane un mistero per me.
-T/n- dice con un tono più serio -c'è qualcosa di cui vuoi parlare davvero? Non sembri solo sarcastica oggi. Sembri... preoccupata-
Oh, perfetto.
Il ragazzo morente si preoccupa per me.
Fantastico.
Vorrei rispondere con una delle mie solite battute, ma le parole mi rimangono in gola.
Forse è la pioggia che batte contro le finestre, o forse è solo il fatto che sto raggiungendo il mio limite.
Lo guardo, cercando di capire cosa dire.
Come fai a dire a qualcuno che ti importa di lui così tanto da sentirti sopraffatta, sapendo che non puoi fare nulla per cambiare la sua situazione?
-Non so- dico alla fine, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi -Forse... forse mi sto solo stancando di fingere che tutto vada bene. Di fare finta che tu stia bene-
Jem mi guarda per un lungo momento, e il suo sguardo mi penetra l'anima.
Non c'è bisogno che io spieghi di più.
Lui sa.
Ha sempre saputo -Non devo essere una preoccupazione per te, T/n- dice con dolcezza -Non voglio che tu ti senta così-
-Troppo tardi- rispondo con una risata amara -Perché, esattamente, dovrei smettere di preoccuparmi? Sei la cosa più preziosa che ho, Jem. E sapere che...- La mia voce si spezza, e mi maledico internamente per questo.
Non volevo piangere.
Non davanti a lui.
Jem si avvicina di più, ora è a un soffio da me.
Sento il suo calore, il suo respiro, la sua presenza avvolgente.
Le sue mani, delicate e forti allo stesso tempo, trovano le mie, e mi accarezza i palmi con i pollici in modo rassicurante.
-T/n, non posso fermare il tempo- dice con voce bassa -E non posso fermare quello che sta succedendo a me. Ma posso dirti una cosa. Ogni momento che abbiamo, ogni istante che condividiamo, per me è prezioso. Non importa quanto tempo mi resta... quello che conta è che sono qui, ora, con te-
Le sue parole mi spezzano e mi curano allo stesso tempo.
È assurdo come riesca a essere così dannatamente calmo e dolce anche in una situazione come questa.
E poi, prima che io possa rispondere, prima che il peso delle mie emozioni possa sommergermi del tutto, Jem fa qualcosa che non mi aspettavo.
Si china leggermente in avanti, e le sue labbra si posano sulle mie con una delicatezza infinita.
Il mondo si ferma.
Tutto il rumore di fondo, la pioggia, i miei pensieri caotici, scompaiono in un istante.
È solo lui, con il suo tocco leggero, il suo respiro calmo, e il battito del mio cuore che esplode nel petto.
Non c'è fretta nel suo bacio, solo un'incredibile dolcezza, come se stesse cercando di comunicare tutto quello che le parole non possono esprimere.
Le sue labbra sono morbide, ma dietro la loro tenerezza sento la forza della sua volontà, la forza di qualcuno che ha scelto di amare nonostante tutto.
Quando ci separiamo, il mio respiro è corto e il cuore batte come se avessi corso per chilometri.
Lo guardo, e il suo viso è così vicino che posso vedere ogni dettaglio, ogni sfumatura di luce nei suoi occhi.
-Volevo farlo da un po'- dice con un leggero sorriso, mentre le sue dita si intrecciano alle mie.
Sorrido a mia volta, sentendo le guance riscaldarsi -Beh, sei stato incredibilmente lento per uno che dovrebbe fare tutto in fretta- dico cercando di mantenere un tono scherzoso, anche se dentro di me c’è una tempesta di emozioni.
Jem ride piano, il suono è come una melodia -A volte le cose più importanti meritano di essere fatte con calma-
-Oh, davvero?- Ribatto, alzando un sopracciglio -Se lo dici tu, Carstairs-
Ma dentro di me, so che ha ragione.
Anche se il tempo è contro di noi, anche se il futuro è incerto e minaccioso, in questo momento siamo qui.
E questo è tutto ciò che importa.
-Jem...- inizio, ma mi interrompe, posando un dito sulle mie labbra.
-Shh- dice dolcemente -Non dobbiamo dire niente, adesso-
E per la prima volta da quando ho messo piede in questa città grigia e piovosa, il mondo mi sembra un posto più luminoso.
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