Dean Winchester [Spn]
Immagina per ValeriaPuglisi342
Spero ti piaccia 💚
Lo vedo lì, addormentato sul sedile della Chevrolet Impala del ’67, il sole del tardo pomeriggio che si riflette sui finestrini e illumina il suo viso.
Dean ha la bocca leggermente aperta e un accenno di ruga tra le sopracciglia, come se anche nei suoi sogni fosse impegnato a combattere demoni o a proteggere il mondo.
È decisamente meno angelico e più russante del previsto, ma riesce comunque a far sembrare sexy anche il riposino più scomposto del mondo.
Mi avvicino alla macchina e apro la portiera del passeggero con un gesto deciso, quasi esagerato.
Dean si sveglia di colpo, balzando in avanti con la mano già alla cintura dove tiene il coltello anti-demone, lo sguardo allarmato e confuso.
La sua reazione di autodifesa è talmente automatica che riesco a malapena a trattenere un sorriso.
-Rilassati, cowboy- dico sarcastica, salendo sul sedile accanto a lui -Non sono un mostro... anche se potrei diventarlo tra poco-
Lui mi guarda con una palpebra socchiusa e un sopracciglio alzato, il viso ancora segnato dalle pieghe del sonno -Cosa c’è, T/n? Qual è il problema adesso?- La sua voce è roca, ancora impastata dal sonno, e per un secondo mi sento quasi in colpa per averlo svegliato.
Quasi.
-Il problema?- ripeto, incrociando le braccia al petto e guardandolo con finta sorpresa -Oh, non c’è nessun problema, Dean. Stavo solo pensando che magari potresti spiegarci tutti questi sorrisetti e occhiatine che ti scambi con quella barista dell’ultima tappa-
Dean si siede meglio sul sedile, passandosi una mano sulla faccia con un’espressione tra il divertito e l’esausto -Aspetta un attimo, aspetta... Sei gelosa?- chiede, con quel sorrisetto mezzo beffardo che a volte mi fa venire voglia di strozzarlo e altre di baciarlo.
Adesso, sono più propensa alla prima opzione.
-Io? Gelosa?- ridacchio, con tutta la convinzione di chi sta cercando disperatamente di non far vedere che sì, lo sono -Ma per chi mi hai preso, Dean? Solo perché ti sei messo a fare il cascamorto con ogni donna carina che ci capita a tiro...-
-Ehi, ehi, rallenta- mi interrompe, sollevando le mani in segno di resa, ma con un lampo di divertimento negli occhi verdi -Non sto facendo il cascamorto con nessuno. Stavo solo... intrattenendo una conversazione. Sai, come fanno le persone normali. Forse dovresti provare anche tu ogni tanto-
Sbuffo, girando lo sguardo verso il parabrezza -Ah, certo. Perché ovviamente tu sai tutto su come essere normali, signor 'Parlo Solo Di Macchine E Di Mostri'-
Dean scoppia a ridere, un suono basso e profondo che mi solletica qualcosa nel petto, e si sporge leggermente verso di me -Ma davvero sei gelosa?- ripete, con una nota di incredulità nella voce che mi fa arrossire di rabbia.
E anche un po’ di imbarazzo, ma non glielo darò mai a vedere.
-Non stiamo nemmeno insieme!- esclamo, girandomi di scatto verso di lui -Quindi, no, non sono gelosa. Sono solo… preoccupata. Sì, esatto. È un casino là fuori e tu ti distrai con... con... la prima ragazza con un bel sorriso che incontri. Dovresti tenere la guardia alta, ecco tutto-
-Mh, capisco- mormora Dean, ma il sorriso non se ne va dal suo viso.
In effetti, sembra persino più compiaciuto di prima, e questo mi fa venire voglia di prenderlo a schiaffi -Quindi, sei preoccupata per me. Ti preoccupi sempre tanto, vero, T/n?-
-Non rigirare la frittata, Winchester- rispondo, ma la mia voce suona meno ferma di quanto vorrei.
C’è qualcosa nel modo in cui mi guarda adesso, con quello sguardo che sembra scavare a fondo, oltre la mia facciata sarcastica, fino a toccare nervi che non sapevo nemmeno di avere.
Lui non risponde.
Invece, mi fissa per qualche secondo di troppo, poi si avvicina di più, tanto che il suo respiro caldo mi sfiora le labbra.
C’è qualcosa di intenso nei suoi occhi, qualcosa che mi fa sentire come se fossimo sull’orlo di un precipizio, e solo uno di noi abbia il coraggio di fare il primo passo.
-Sai, se non sei gelosa…- inizia a dire piano, la sua voce più bassa e roca.
Prima che io possa rispondere, le sue labbra sono sulle mie, e tutto il sarcasmo e la rabbia sembrano dissolversi come fumo nell’aria.
Il bacio è deciso, ardente, come se fosse una risposta a tutte le parole che non siamo mai riusciti a dirci.
Le sue labbra sono morbide e calde contro le mie, e sento un brivido attraversarmi la schiena mentre la sua mano si posa delicatamente sulla mia nuca, spingendomi leggermente verso di lui.
Mi lascio andare, ricambiando con altrettanta intensità, e per un istante sembra che tutto il mondo si sia fermato, lasciandoci galleggiare in uno spazio sospeso fatto solo di noi due.
Le dita di Dean si intrecciano ai miei capelli, e io mi aggrappo alla sua giacca come se fosse l’unica cosa che mi impedisce di cadere.
Quando finalmente si stacca, sono senza fiato, e i suoi occhi sono ancora più scuri, brillanti di una luce che non avevo mai visto prima.
Mi guarda con quel suo sorriso, ma c’è qualcosa di più dolce in esso, qualcosa che mi fa sentire come se avessi vinto una battaglia di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.
-Allora-sussurra, la voce bassa e velata di un tono malizioso -sei gelosa anche di questo?-
Lo guardo, il mio respiro ancora irregolare mentre tento di raccogliere i pensieri sparsi -Tu sei uno stronzo, lo sai?- ribatto, ma c’è un sorriso sulle mie labbra che non riesco a nascondere.
-Sì, lo so- risponde, appoggiando la fronte alla mia -Ma ammettilo… è anche per questo che mi vuoi così tanto-
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