Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cena 2014 [Cm]

Immagina per lucy08novembre2001
Spero ti piaccia 💚

(spero di aver capito bene la tua idea 😅)

Siamo tutti seduti attorno a questo tavolo, ed è surreale pensare che non ci vediamo da quattordici anni.

È novembre del 2014, e siamo più vecchi, più stanchi, più segnati dalla vita.

Eppure eccoci qua, i “migliori amici” che non si parlano da un’eternità.

Non riesco a capire come siamo arrivati a questo punto, ma so che il motivo è Grace.

Grace che non c’è più, e che da quella maledetta notte ha fatto sparire anche noi.

Spencer è seduto accanto a me, il viso teso, le mani intrecciate che continuano a strofinare la carta del menù come se stesse cercando di decifrare un codice nascosto.

Non ha parlato molto da quando siamo arrivati.

Lui, il genio che una volta sapeva tutto, ora non ha più parole.

JJ, seduta accanto a lui, lo osserva con quel misto di amore e dolore che non ha mai abbandonato i suoi occhi.

Anche lei ha sofferto, ma è sempre stata più brava a mascherarlo.

O forse ha solo imparato a convivere con il dolore meglio di tutti noi.

-È strano essere qui, vero?- dico ad alta voce, rompendo il silenzio che si era fatto troppo opprimente.

JJ annuisce lentamente, il suo sguardo fisso sul tavolo -Sì... molto strano-

Le parole sono vuote, non contano nulla, ma è tutto ciò che riusciamo a dire.

Penelope e Derek arrivano poco dopo.

Lui, anche se più robusto e con qualche capello grigio, ha ancora quel modo di camminare che grida sicurezza.

Ma quando ci raggiunge, noto subito che la sua energia è un po’ più spenta del solito.

Zoppica leggermente, e mi domando cosa abbia dovuto affrontare negli ultimi anni.

Penelope, invece, è rimasta esattamente come la ricordavo.

Il suo sorriso è lo stesso, così ampio e luminoso, ma i suoi occhi tradiscono la stanchezza che portiamo tutti dentro.

Mi abbraccia con una forza che quasi mi toglie il fiato, come se volesse ricordarmi che, anche se il mondo è crollato intorno a noi, lei è ancora qui.

Sempre Penelope.

-Avete già ordinato?- chiede Derek, sfiorando con una carezza rapida il fianco di Penelope.

-No, stavamo aspettando voi... e gli altri- Spencer finalmente parla, ma la sua voce è piatta, meccanica.

Non è più lo Spencer che conoscevo.

Non da quando Grace è morta.

-Beh, Aaron e Haley sono sempre in ritardo- dice Penelope con una risata nervosa, cercando di alleggerire l’atmosfera.

Ma il suo sforzo non funziona.

Tutti sappiamo perché siamo qui, ed è solo questione di tempo prima che la verità ci travolga.

Dopo qualche minuto, la porta si apre di nuovo, e finalmente entrano Aaron e Haley.

Sono invecchiati anche loro, ovviamente, ma la differenza con gli altri è che loro cercano ancora di mantenere una sorta di facciata.

Aaron, con la camicia bianca perfettamente stirata, sembra sempre il leader, quello che controlla ogni situazione.

Ma i suoi occhi sono stanchi, spenti, come se il peso degli anni e di quel segreto che portano dentro lo avesse schiacciato.

Haley, accanto a lui, è bella come sempre, ma c'è qualcosa nei suoi occhi che non c’era prima.

Forse è il senso di colpa, o forse è solo la vita che si è fatta sentire.

-Scusate il ritardo- dice Aaron con la sua voce calma, sempre composto.

Ma c’è una tensione nei suoi movimenti che mi fa capire che anche per lui è difficile essere qui.

-Non importa- risponde Spencer.

Ancora quella voce piatta.

Se non fosse per le sue parole, nessuno si accorgerebbe della sua presenza.

Emily è l’ultima ad arrivare, come sempre.

Fa il suo ingresso con una battuta, cercando di smorzare la tensione -Non avete mica iniziato senza di me, vero?-

-Mai- risponde JJ, forzando un sorriso che non le raggiunge gli occhi.

Emily sembra sempre così sicura di sé, la donna forte che non si lascia abbattere.

Ma io la conosco meglio di così.

Il divorzio da Matthew l’ha distrutta, anche se non lo ammetterebbe mai.

Il suo viso porta le tracce delle cicatrici che il tempo e il dolore hanno lasciato, ma è troppo orgogliosa per ammettere di essere cambiata.

Quando si siede, fa un rapido sguardo al tavolo, come per valutare il terreno.

Tutti sanno che la bomba è lì, pronta a esplodere.

Il cameriere arriva a prendere le ordinazioni, ma nessuno sembra veramente interessato al cibo.

È solo una formalità, un modo per far sembrare questa cena normale, anche se non c’è nulla di normale in tutto questo.

---

Penelope è la prima a rompere il ghiaccio, come sempre -Vi ricordate quando le ragazze organizzarono quel pigiama party da Matthew e Brenda?- chiede, e il suo tono è così leggero che quasi mi fa male.

Mi irrigidisco subito.

JJ smette di respirare per un istante, e Spencer la guarda con uno sguardo che sembra voler dire "non farlo".

Ma Penelope è già partita, e nessuno può fermarla.

-Sì, quel maledetto pigiama party,- risponde Aaron, il suo tono più duro di quanto intenda.

Haley abbassa lo sguardo, come se volesse scomparire.

È sempre stato un argomento delicato per loro.

Non posso fare a meno di osservare JJ.

So cosa sta passando.

So che la menzione di quella notte la riporta immediatamente a Grace, a quel corpo senza vita ritrovato nel fiume.

JJ chiude gli occhi, cercando di scacciare il ricordo, ma so che non ci riesce.

-Non sapevo che Matthew e Brenda trattassero Kelly in quel modo- mormora Emily, quasi sottovoce, il rimorso evidente nella sua voce.

Si è torturata per anni per non aver capito cosa stava succedendo nella vita di sua figlia.

Kelly, così vivace e forte, eppure così spaventata da due genitori che avrebbero dovuto proteggerla.

-Nemmeno noi- dice Derek, e il suo volto si incupisce, i suoi pugni si stringono leggermente -Chelsea è stata segnata per tutta la vita da quella notte-

Il silenzio che segue è pesante.

Pesante come quel senso di colpa che ci portiamo tutti addosso.

Nessuno ha mai saputo veramente cosa fosse successo quella notte.

Fino a quando April, la figlia perfetta di Aaron e Haley, non ha confessato.

Una lite tra amiche, un momento di rabbia, una spinta.

Grace era caduta nel fiume, e April non aveva fatto nulla per salvarla.

-April era solo una bambina- dice Haley con voce tremante -Non voleva... non voleva che finisse così-

-Non ha mai mostrato rimorso- ribatte JJ, la sua voce ora tagliente come un coltello.

È il primo segno di emozione che vedo in lei da quando siamo entrati.

Spencer le prende la mano, cercando di calmarla, ma so che non ci riuscirà.

Non questa volta.

-Ha distrutto le nostre vite- dico io, guardando Aaron negli occhi -E ora è un medico, una dottoressa che aiuta le persone. Che tipo di giustizia è questa?-

Aaron non risponde.

Cosa potrebbe dire?

La loro figlia è stata arrestata, ha scontato la sua pena, e poi ha continuato con la sua vita.

Ma Grace non ha avuto quella possibilità.

Noi non abbiamo avuto quella possibilità.

---

Il cibo arriva, ma nessuno mangia davvero.

Ci sono forchette che raschiano i piatti, qualche sorso di vino, ma nessuno ha veramente fame.

Come potremmo?

Ogni volta che mi guardo intorno, vedo i fantasmi di ciò che eravamo, di ciò che siamo diventati.

Penelope cerca di farci parlare di altro, di Chelsea e del suo bambino, di Kelly che ha finalmente ricontattato Daniel, il fratellastro che non vedeva da anni.

Ma è tutto così vuoto, insignificante.

-Abbiamo avuto giustizia- dice Penelope, cercando di convincere JJ.

JJ scuote la testa lentamente, lo sguardo perso nel vuoto, mentre i suoi occhi si riempiono di una tristezza che non riesce a nascondere -Giustizia- ripete, quasi sussurrando, e la parola sembra appassire sulle sue labbra -Abbiamo perso nostra figlia, Penelope. Non c’è giustizia che possa riportarla indietro-

Spencer stringe la mano di JJ ancora più forte.

È il suo modo di restare saldo, di non crollare sotto il peso di tutto questo.

Ha sempre avuto quel modo silenzioso di proteggere chi amava.

Forse è questo che lo tiene in piedi: la sua logica, il suo razionale.

Ma anche lui, a tratti, sembra spezzato.

-Grace era tutto per noi- aggiunge Spencer, finalmente parlando.

La sua voce è bassa, controllata, ma dietro le sue parole c’è un dolore così profondo che mi fa male ascoltarlo -E poi in una notte, tutto è svanito. Ci è stata portato via. E non è mai tornata-

Il silenzio che cala sulla stanza è così denso che sembra soffocante.

Nessuno osa parlare, perché tutti sanno che non ci sono parole che possano rimettere insieme i pezzi.

E non è la prima volta che affrontiamo questo silenzio.

Questo silenzio esiste da quattordici anni.

Ogni singolo giorno dopo la morte di Grace è stato avvolto in questo silenzio.

Aaron è quello che finalmente rompe la tensione, anche se le sue parole sono pesanti come il piombo -April non ha mai voluto che accadesse. Era una ragazzina. Era spaventata-

-Scusa, Aaron, ma smettila di cercare giustificazioni- risponde JJ con una durezza che non le ho mai sentito usare prima.

Non contro di lui.

-Sì, era spaventata. Ma non era solo una ragazzina. Sapeva cosa stava facendo. E ha scelto di non fermarsi. Ha scelto di non chiedere aiuto. Ha scelto di lasciarla lì-

Aaron chiude gli occhi per un attimo, come se fosse stato colpito fisicamente dalle parole di JJ.

Haley, accanto a lui, sembra minuscola, quasi come se volesse scomparire sotto il tavolo.

Lei non ha detto una parola da quando è iniziata questa conversazione.

Non può.

Come può difendere sua figlia davanti ai genitori della bambina che ha ucciso?

-Non possiamo continuare a vivere così- dice Haley, e finalmente rompe il suo silenzio.

La sua voce è un sussurro, fragile come il vetro -Non possiamo continuare a torturarci per quello che è successo. Ci sta distruggendo-

JJ la fissa, e per un attimo sembra che possa scoppiare in lacrime.

Ma JJ non è quel tipo di persona.

Non piange davanti agli altri.

Non lo ha mai fatto, nemmeno nei momenti peggiori -È già troppo tardi per noi, Haley. Non c'è niente che possa aggiustare ciò che è stato rotto quella notte-

Emily, che è rimasta in silenzio per tutto il tempo, finalmente interviene -JJ, Haley ha ragione. Non possiamo cambiare il passato. Lo sappiamo tutti. Ma dobbiamo trovare un modo per... sopravvivere-

-Sopravvivere- ripete JJ, con un’amarezza che riempie ogni lettera -Non voglio solo sopravvivere. Volevo vivere, con mia figlia, con la mia famiglia. E invece, devo accontentarmi di questo. Di una vita senza di lei-

La tensione è palpabile, ma Emily, con la sua solita calma, continua -Nessuno qui può capire pienamente cosa proviate tu e Spencer. Nessuno. Ma ognuno di noi ha perso qualcosa quella notte. E ognuno di noi, in qualche modo, ha dovuto imparare a sopravvivere-

-Kelly- dice Penelope, in un sussurro -Kelly non ha mai voluto parlare di quello che ha visto quella notte. Non ha mai voluto parlarne con nessuno di noi. Ma so che l'ha segnata. E Chelsea... Chelsea non è più stata la stessa. Ha fatto del suo meglio, ha trovato un equilibrio, ma non dimenticherà mai quello che è successo-

-Lo so- risponde JJ, e per la prima volta la sua voce si addolcisce un po' -So che anche voi avete sofferto. Ma per me e Spencer... tutto è stato spazzato via in un istante. È difficile convivere con questo-

-Lo capiamo- dice Derek, il volto segnato dal dolore trattenuto -Tutti noi siamo qui perché abbiamo cercato di andare avanti, in qualche modo. Ma non siamo riusciti a farlo insieme. E forse... forse è per questo che ci siamo persi. Abbiamo lasciato che quel dolore ci dividesse-

Aaron annuisce lentamente -Ci siamo allontanati tutti. Forse perché era troppo difficile guardarci negli occhi e vedere tutto quello che avevamo perso-

-Chelsea ha avuto un figlio- aggiunge Penelope, come se cercasse di trovare una luce in mezzo al buio -Lui è una nuova vita. Qualcosa di positivo. Non cancellerà il passato, ma è un nuovo inizio-

JJ sorride appena, un sorriso stanco, ma c'è un accenno di dolcezza nei suoi occhi mentre guarda Penelope -Sono felice per lei. Davvero. Merita di essere felice. Dopo tutto quello che ha passato, Chelsea merita questo-

-Anche Kelly- dice Emily, con una punta di speranza nella voce -Anche lei ha trovato un po' di pace. È andata a trovare Daniel, finalmente. E forse, con il tempo, riuscirà a perdonare se stessa per quello che non è riuscita a fare quella notte-

-Non era colpa loro- dice JJ, scuotendo la testa -Nessuna di loro ha avuto colpa per quello che è successo. Erano solo bambine, spaventate e confuse-

-Certo che non era colpa loro- risponde Spencer, parlando per la prima volta in un po' -Ma non cambia ciò che abbiamo perso. Non cancella niente-

-No- concorda Emily -non lo fa. Ma forse, possiamo iniziare a ricostruire. Non per dimenticare, ma per andare avanti. Insieme-

Il tavolo resta in silenzio per qualche momento, e sento finalmente una sorta di respiro collettivo.

Non abbiamo risolto nulla, e nessuno lo pretendeva.

Ma forse, solo forse, abbiamo fatto un primo piccolo passo.

Non per guarire, perché alcune ferite non guariscono mai, ma per imparare a vivere con quelle cicatrici.

JJ, dopo un lungo respiro, annuisce lentamente -Forse. Forse è ora di iniziare a ricostruire. Non so come, ma... dobbiamo provarci-

Il cameriere arriva per ritirare i piatti, e nessuno di noi ha toccato molto cibo.

Ma per la prima volta, da quando ci siamo seduti, non c'è più quella sensazione soffocante.

C'è ancora dolore, ancora perdita, ma forse c'è anche spazio per qualcos'altro.

-Abbiamo ancora tempo- dice JJ, la sua voce più sicura ora, anche se un po’ incrinata -Non per rimediare, ma per provare a vivere. O almeno, per provarci-

Annuiamo tutti, ognuno di noi perso nei propri pensieri, ma per la prima volta da quattordici anni, siamo di nuovo insieme, davvero insieme.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro