Cate Dunlap‼️🏳️🌈 [Gen V]
Immagine per SunriseMassacre
Spero ti piaccia 💚
Cate è alla solita missione del venerdì sera: cercare di trascinarmi a un'altra festa.
Mi guarda con quegli occhi scintillanti mentre io sono sdraiata sul mio letto, con il mio libro ben posizionato tra le mani come uno scudo.
È incredibile quanto impegno metta nel convincermi, come se ogni venerdì fosse una battaglia da vincere.
La nostra piccola routine.
-Dai, T/n- mi dice, con una voce zuccherosa che potrebbe vendere ghiaccioli a un pinguino -Stasera ci sarà un DJ nuovo. Dicono che sia una specie di genio della musica elettronica-
Scuoto la testa senza nemmeno alzare lo sguardo dal libro -Cate, lo sai che non mi interessa ballare con estranei sudati mentre qualcuno distrugge la mia capacità di udito con basi martellanti-
Lei sbuffa, ma so che non si arrenderà facilmente.
Cate Dunlap non è una che molla.
Non per niente è conosciuta per la sua testardaggine in tutta la facoltà -Non è solo per la musica, è per... il divertimento! E per incontrare nuove persone!- aggiunge, enfatizzando l'ultima parola come se fosse un concetto alieno per me.
Ok, forse lo è.
-Le persone sono sopravvalutate- ribatto, cercando di nascondere un sorriso.
È una delle nostre battute preferite.
Cate si lascia cadere sul letto accanto al mio, lanciando un'occhiata furtiva verso il mio libro.
-Che stai leggendo questa volta?- chiede, piegandosi abbastanza vicino per far scivolare una ciocca dei suoi capelli biondi sul mio braccio.
La sua vicinanza mi fa sentire un po' inquieta, ma faccio finta di niente.
-Un classico- rispondo semplicemente.
Cate fa una smorfia teatrale.
-Oh, fantastico. Mentre tu leggi e invecchi come un personaggio di Jane Austen, io mi sto preparando a vivere la mia vita da giovane ventenne- dice, con un sorriso malizioso che le illumina il viso -Che ne dici di fare lo stesso, almeno una volta?-
-Non è il mio genere di cosa- replico, ma la mia voce manca un po' di convinzione.
Cate lo nota.
Ovviamente lo nota.
Mi conosce troppo bene.
-Non è vero- risponde con tono provocatorio -Credo che tu abbia solo paura di lasciarti andare. Sei sempre così... controllata, T/n. Forse hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a rilassarti-
Il mio cuore batte un po' più forte del solito.
C'è qualcosa nella sua voce, un'inflessione che non riesco a decifrare del tutto.
Fingo di non esserne turbata -E tu pensi di essere la persona giusta per il lavoro?-
-Oh, assolutamente- Cate si avvicina ancora di più, e ora posso sentire il suo profumo, una miscela di qualcosa di dolce e fiorito.
Ecco, è esattamente per questo che non voglio andare a quella festa.
Quando Cate è così vicina, la mia capacità di ragionare va a farsi benedire.
C'è un silenzio che cade tra di noi, ma non è scomodo.
È denso.
Carico.
Cate mi guarda, e c'è qualcosa di nuovo nei suoi occhi, qualcosa di caldo e intrigante -Sai, potremmo divertirci anche qui- dice piano, e la sua mano sfiora la mia gamba.
Mi irrigidisco.
Non perché non mi piaccia, ma perché mi piace troppo.
-Cate...- comincio, ma lei mi interrompe.
-No, lascia che finisca- sussurra, e la sua voce ha un tono che non ho mai sentito prima -È da un po' che penso a questo, sai? A te e a me-
Il mio respiro si fa più pesante, e il mio cuore sembra fare capriole nel mio petto.
Cosa sta dicendo?
È solo un altro dei suoi giochetti?
-Cosa vuoi dire?- riesco a chiedere, la mia voce è quasi un sussurro.
-Che forse la festa potrebbe essere più divertente se restassimo qui- dice, e questa volta c'è un sorriso sul suo viso.
Un sorriso che non è solo divertito o provocatorio, ma... affamato.
Prima che io possa rispondere, si sporge in avanti e cattura le mie labbra con le sue.
Mi colpisce come un fulmine.
Il suo bacio è intenso, deciso.
Per un attimo non riesco a pensare.
Non riesco a respirare.
La mia mente è in tilt, e tutto quello che posso sentire è il battito del mio cuore nelle orecchie e le sue labbra morbide contro le mie.
Cate si spinge contro di me, e io mi trovo con la schiena contro il muro prima che riesca a capire cosa sta succedendo.
Le sue mani si muovono verso la mia maglietta, e sento il tessuto sollevarsi mentre le sue dita si insinuano sotto di esso, sfiorando la pelle nuda della mia pancia.
La mia pelle brucia sotto il suo tocco, e il mio respiro si spezza quando il suo pollice sfiora il bordo del mio reggiseno.
-Oh- sussurro, non sapendo bene cosa dire o fare.
Ma il mio corpo risponde per me, avvicinandosi di più a lei, cercando più contatto, più calore.
Cate sorride contro le mie labbra, quel sorriso arrogante che ho sempre trovato insopportabile... eppure stranamente irresistibile.
-Vedi? Non è così male lasciarsi andare un po'- mormora, prima di tornare a baciarmi, più profonda questa volta, le sue mani che salgono lungo i miei fianchi, sollevando la mia maglietta sopra la mia testa e lanciandola da qualche parte nella stanza.
Ora sono lì, davanti a lei, solo in jeans e reggiseno, il mio petto che si alza e si abbassa rapidamente.
Cate mi guarda come se fossi qualcosa di prezioso, qualcosa che vuole e non può avere abbastanza in fretta.
-Sai, sei bellissima- dice, e per la prima volta la sua voce non è sarcastica o giocosa.
È seria.
Sincera.
E mi scioglie.
Mi fa venire voglia di dirle di più, di mostrarle di più.
Così faccio.
Mi avvicino a lei, le mie mani tremanti che si muovono verso la sua maglietta, tirandola su e via.
Lei mi aiuta, e ora siamo pelle contro pelle, il calore tra noi quasi insopportabile.
Il suo corpo è tutto curve morbide e pelle liscia sotto le mie dita, e non posso fare a meno di esplorarla, di scoprire ogni centimetro di lei con le mie mani, la mia bocca.
Cate geme piano quando le mie labbra scendono lungo il suo collo, e il suono mi fa tremare di desiderio.
Mai avrei pensato che sarebbe successo, non così.
Eppure, ora che ci siamo, non voglio che finisca.
-Cate...- mormoro contro la sua pelle, e lei mi guarda con quegli occhi lucenti, pieni di desiderio e qualcos'altro.
Qualcosa che potrebbe essere amore, ma non sono ancora pronta a scoprirlo.
-Shhh- dice, le sue mani che si muovono verso il mio viso, tirandomi indietro per un altro bacio, questo più dolce, più lento -Abbiamo tutto il tempo del mondo-
E forse, solo forse, ha ragione.
Cate sorride, ma questa volta è un sorriso diverso, più morbido, quasi vulnerabile.
E non so se sono più confusa dal fatto che siamo arrivate a questo punto o dal fatto che non voglio fermarmi.
Il mio cervello sembra essersi messo in pausa, lasciando che sia il mio corpo a prendere le decisioni.
E il mio corpo, a quanto pare, ha un piano ben preciso.
-Stai pensando troppo, T/n,- sussurra Cate, avvicinandosi ancora di più.
Le sue mani scivolano sui miei fianchi e poi verso il basso, e sento la stoffa dei miei jeans allentarsi sotto le sue dita.
Sta slacciando i miei pantaloni.
E io la lascio fare.
-Non pensare... Senti- mi dice, e per una volta, la parte razionale di me decide di tacere.
Mi concentro solo su quello che sento: il suo respiro caldo contro il mio collo, le sue mani che tirano via i miei jeans, lasciandomi in piedi di fronte a lei in reggiseno e mutandine.
Cate si ferma un attimo, guardandomi come se volesse memorizzare ogni dettaglio.
Il suo sguardo mi fa sentire più nuda di quanto non sia già.
-Non è giusto- dico, la mia voce stranamente roca -Se io sono così, anche tu dovresti esserlo-
Cate ride, un suono basso e caldo che mi fa venire i brividi lungo la schiena -Così vuoi vedermi nuda, eh?- dice, e anche se cerca di farlo sembrare uno scherzo, c'è una nota di desiderio nella sua voce.
E a quel punto, mi rendo conto che lo voglio davvero.
Mi avvicino a lei e comincio a sfilare i suoi jeans, le mie dita che sfiorano la sua pelle morbida.
Lei mi aiuta, sollevando leggermente i fianchi per facilitarmi il compito.
Quando i suoi pantaloni cadono sul pavimento, non posso fare a meno di fermarmi per guardarla.
È incredibilmente bella, con quel misto di sicurezza e vulnerabilità che la rende Cate.
E mi fa impazzire.
Ora siamo entrambe in biancheria intima, i nostri corpi così vicini che posso sentire ogni suo respiro.
Cate mi spinge gentilmente contro il muro, la sua bocca che ritorna sulla mia, questa volta con un'urgenza che mi fa tremare.
Le sue mani scendono lungo il mio corpo, sfiorando la mia pelle con una delicatezza che mi fa rabbrividire.
Poi una sua mano scivola sotto le mie mutandine.
Mi immobilizzo per un attimo, trattenendo il respiro.
Non posso credere che stia succedendo davvero.
Cate mi guarda negli occhi, cercando il mio consenso.
E io glielo do, senza nemmeno dire una parola.
Solo un leggero cenno con la testa, il mio cuore che batte come un tamburo.
Cate sorride, e poi sento le sue dita muoversi con delicatezza ma fermezza, esplorando, toccando, scoprendo.
Il mio respiro diventa più veloce, e non riesco a trattenermi.
Lasciarmi andare non è mai stato così facile.
Ogni movimento delle sue dita manda onde di piacere attraverso il mio corpo, facendomi dimenticare tutto il resto.
Le dita di Cate si muovono con una lentezza esasperante, e ogni volta che penso di essere arrivata al culmine, lei rallenta, lasciandomi sospesa nel vuoto.
-Dio, Cate...- mormoro, la mia voce spezzata da un gemito.
Non sono mai stata così vulnerabile davanti a qualcuno, eppure c'è qualcosa in Cate che mi fa sentire sicura, come se fossi esattamente dove dovrei essere.
Come se lei fosse esattamente dove dovrebbe essere.
Lei ride piano, e sento il suo respiro caldo contro la mia guancia - lTi piace, eh?- sussurra.
Non rispondo.
Non posso.
Sono troppo concentrata su quello che sto provando.
La mia testa si appoggia contro il muro mentre le sue dita si muovono più velocemente, più profondamente.
Ogni movimento è una tortura dolce, un piacere che mi fa venire voglia di gridare.
Le mie mani si aggrappano alle sue spalle, cercando di ancorarmi mentre il mio corpo si muove contro la sua mano.
E poi, proprio quando penso di non poter più sopportare, tutto esplode in una miriade di sensazioni che mi travolgono.
Resto lì, senza fiato, mentre Cate mi tiene stretta, il suo corpo premuto contro il mio.
Per un momento, non esiste niente al di fuori di noi due.
Poi, lentamente, mi riprendo, il mio respiro che torna alla normalità.
-Wow- mormoro, ancora stordita.
Cate sorride, soddisfatta.
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto- dice con un sorrisetto malizioso.
Mi scappa una risata -Smettila di essere così sicura di te- ribatto, ma il mio tono è gentile.
Sono ancora senza fiato e Cate sembra divertirsi un po' troppo.
-Oh, ma non ho ancora finito- dice, e prima che io possa rispondere, si spinge ancora più vicino a me, le sue labbra che tornano sulla mia bocca, e sento le sue mani scendere lungo il mio corpo, esplorando ogni curva, ogni angolo.
-Cate...- sussurro, ma lei scuote la testa.
-Adesso tocca a te, T/n- dice, e la sua voce è così bassa e dolce che mi manda un brivido lungo la schiena.
Le mie mani scivolano verso il basso, cercando il bordo delle sue mutandine, e con un po' di esitazione, le sfilo via.
Cate non si ferma, non si allontana.
Rimane lì, guardandomi con quegli occhi ardenti, mentre le mie dita trovano la loro strada.
E quando finalmente la tocco, lei emette un gemito basso che mi fa battere il cuore più forte.
-Così- sussurra Cate -proprio così...-
E io la accontento, le mie dita che si muovono lentamente all'inizio, poi più velocemente, seguendo il ritmo del suo respiro, dei suoi gemiti.
È così diversa da quello che mi aspettavo, così... vulnerabile.
E anche così incredibilmente bella.
Ogni movimento, ogni suono che fa mi riempie di un desiderio che non ho mai provato prima.
Cate si spinge contro di me, le sue mani che afferrano le mie spalle mentre il suo corpo si muove contro le mie dita.
Sento il suo respiro diventare più veloce, più irregolare, e so che è vicina.
Continuo a muovermi, più velocemente ora, spingendo un po' di più, e poi lei si blocca, il suo corpo tremante mentre raggiunge il suo picco.
C'è un momento di silenzio, rotto solo dal nostro respiro affannoso.
Cate si appoggia contro di me, il suo corpo ancora tremante.
La tengo stretta, sentendo il battito del suo cuore contro il mio.
Nessuna di noi dice una parola per un po'.
Non ce n'è bisogno.
Finalmente, Cate si tira indietro, guardandomi con un sorriso soddisfatto -Allora, ti è piaciuta la mia festa privata?- chiede, con quel suo tono arrogante che ormai conosco così bene.
Rido, scuotendo la testa -Diciamo che potrei abituarmi a questo tipo di feste- rispondo.
Cate ride, un suono dolce e soddisfatto -Sapevo che ti avrei convinta-
E così, mentre restiamo lì, ancora avvinghiate, capisco che forse, solo forse, essere un po' meno controllata e un po' più impulsiva non è così male.
Soprattutto quando Cate Dunlap è la mia compagna di stanza.
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