Carl Grimes [Twd]
Immagina per PriscillaRos1
Spero ti piaccia 💚
È un'abitudine ormai consolidata.
La nostra comunità a Alexandria è piuttosto compatta, e le camere da letto non hanno molta privacy, cosa che ho scoperto abbastanza presto.
Da una parte è rassicurante: siamo vicini gli uni agli altri, letteralmente.
Dall'altra…
Beh, a volte è imbarazzante.
Soprattutto quando il mio sguardo cade, per caso, nella finestra di Carl.
Carl Grimes.
Il ragazzo che mi fa perdere la testa senza neanche provarci.
Ma non l’ammetterei neanche sotto tortura.
C'è qualcosa in lui, nel suo modo di essere forte e riservato, ma al contempo vulnerabile e ferito dal mondo esterno.
È... affascinante.
Non è che ci parliamo molto, ma quando lo facciamo, c’è sempre questa tensione sottile tra di noi.
Mi piacerebbe pensare che anche lui la sente.
O forse è solo la mia immaginazione.
Stasera, però, succede qualcosa di diverso.
Sto girando nella mia stanza, cercando di non pensare a nulla di specifico, quando alzo lo sguardo verso la finestra.
E lo vedo.
Carl sta in piedi, proprio di fronte alla sua finestra, il torso nudo e i jeans a mezza altezza, come se si stesse cambiando dopo una giornata faticosa.
Il mio cuore accelera.
Non è la prima volta che lo vedo così, ma c’è qualcosa nel modo in cui la luce fioca della sua stanza evidenzia ogni muscolo che mi fa sentire... strana.
A disagio, ma in un modo che non saprei spiegare.
Cerco di distogliere lo sguardo, ma è più difficile di quanto immaginassi.
Proprio in quel momento, però, accade la cosa più assurda.
Carl alza la testa e mi vede.
I nostri occhi si incontrano, e sento un brivido che mi attraversa la schiena.
Non è uno sguardo qualunque.
È come se per un attimo fosse sorpreso, e poi... c'è qualcosa di diverso nei suoi occhi.
Qualcosa che non riesco a decifrare subito, ma che mi lascia senza fiato.
Non posso muovermi.
L’imbarazzo cresce dentro di me come un fuoco lento.
Lo sto fissando.
Lui mi sta fissando.
Perché non faccio niente?
Perché non mi giro?
Ma non lo faccio.
E, a quanto pare, nemmeno lui.
Un sorriso sottile, quasi impercettibile, appare sul mio volto.
Cosa diavolo sto facendo?
Sto flirtando?
Non ho idea di come sia successo, ma c’è questo momento tra di noi, e per la prima volta non mi dispiace.
Lui, però, sembra essere preso alla sprovvista, perché il rossore che colora le sue guance non passa inosservato, neanche a distanza.
Proprio quando sto per fare un cenno o qualcosa che rompa questo strano silenzio, la porta della sua stanza si spalanca.
Enid entra, con la solita aria disinvolta, e per un attimo sembra non notare nulla.
Ma poi, si blocca.
Si rende conto che Carl ed io ci stiamo fissando attraverso le finestre come due statue.
Oh no.
Mi sento il volto prendere fuoco.
Enid alza un sopracciglio, chiaramente perplessa, e si volta verso Carl.
Lui fa un passo indietro, cercando di coprirsi con la camicia che aveva appena tolto, il che rende tutta la situazione ancora più ridicola.
Riesco a immaginare il suo cuore battere furiosamente nel petto, proprio come il mio.
-Uh... Carl?- Enid lo guarda con quella sua espressione che sembra sempre voler dire: "Cosa diavolo stai facendo?"
Carl balbetta qualcosa, ma le sue parole sono così confuse che neanche lui sembra sapere cosa sta dicendo.
Enid si gira lentamente verso di me, e mi rendo conto che probabilmente sembro una perfetta idiota con la faccia rossa e gli occhi spalancati.
Oh, meraviglioso.
-Siete... occupati o...?- chiede, ma c’è una punta di divertimento nella sua voce.
Non sembra neanche arrabbiata o infastidita.
Più che altro sembra divertita dalla situazione, e questo peggiora tutto.
Non riesco a sopportarlo.
In un attimo, chiudo le tende con un gesto deciso, sperando di nascondere non solo la vista, ma anche il mio imbarazzo.
Appoggio la fronte contro la finestra chiusa, respirando profondamente.
Il cuore mi batte ancora troppo forte, e la testa è un caos di pensieri che non riesco a ordinare.
Cosa è appena successo?
Perché non mi sono girata immediatamente?
E soprattutto, perché lui non lo ha fatto?
C’è stato qualcosa in quello sguardo, qualcosa di non detto che ha reso il tutto incredibilmente... intenso.
Mi siedo sul letto e cerco di calmarmi, ma la mia mente torna sempre lì, a Carl, a quel momento in cui i nostri occhi si sono incontrati.
Mi chiedo cosa stia facendo adesso.
Sarà ancora imbarazzato?
Probabilmente.
Sorrido tra me e me, pensando al suo viso arrossato, ma poi scuoto la testa.
Non dovrei pensarci così tanto.
È solo Carl.
Solo Carl, che mi fa sentire come se il mio cuore stesse per esplodere ogni volta che lo vedo.
Solo Carl, che riesce a farmi perdere completamente il controllo senza neanche provarci.
-Che disastro- mormoro tra me, sdraiandomi sul letto e fissando il soffitto.
Domani sarà un altro giorno, e dovrò affrontarlo come se nulla fosse accaduto.
Ma stasera, lascio che quel momento mi resti in mente un po' più a lungo.
Solo per un po'.
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