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Carl Grimes [Twd]

Immagina per @PriscillaRos1
Spero ti piaccia 💚


La musica riecheggia nell’aria e la luce delle stelle sembra ballare con noi.

La festa ad Alexandria è in pieno svolgimento e io, con un bicchiere di vino in mano e il cuore pesante, mi ritrovo a ridere per niente.

O almeno, faccio finta di ridere.

-Sei sicura di voler bere così tanto?- mi chiede un ragazzo che non avrei mai dovuto chiamare "ragazzo".

Lui è Daniel, il mio ragazzo da quattro anni, e abbiamo litigato, per l’ennesima volta, pochi minuti prima che decidessi di ingurgitare tutto il vino che la mia anima ferita potesse sopportare.

-Non sei mio padre Daniel!- rispondo, alzando il bicchiere in segno di sfida.

La verità è che non ho voglia di litigare, ma non ho neppure voglia di essere qui, con lui.

A un anno dall’arrivo ad Alexandria, la vita è diventata un susseguirsi di discussioni e malintesi.

Non riesco nemmeno a ricordare quando è stata l’ultima volta che ho sorriso veramente.

Lui sbuffa e si allontana, lasciandomi a contemplare il caos attorno a me.

A un certo punto, mi volto e lo vedo.

Carl.

I suoi capelli scuri, la cicatrice che attraversa la sua guancia, e quegli occhi che, anche se mi fanno tremare, riescono sempre a trasmettere una calma che non sapevo di cercare.

-Sei in un bel guaio, eh?- mi dice con quel suo sorriso avvicinandosi -Non è che ti sei messa a litigare di nuovo con Daniel, vero?-

-Tu lo sai, giusto? I litigi sono il nostro hobby preferito- rispondo, cercando di mascherare la mia vulnerabilità con un tono sarcastico -È divertente, non trovi?-

Carl alza le sopracciglia, come se stesse cercando di capire quanto io sia seria.

-Sì, divertente come una corsa in mezzo agli zombie- commenta, facendomi ridere.

Sento che il vino ha iniziato a fare il suo effetto, e l’ombra del mio ragazzo sembra allontanarsi.

-Dovrei smettere di bere- dico, quasi a me stessa -Ma è così difficile quando c’è lui-

Carl mi guarda e, per un momento, c’è silenzio tra noi.

Un silenzio che pesa, ma che in qualche modo è confortevole.

-Hai bisogno di aiuto?- chiede, con una voce seria ma gentile.

-Sì- ammetto, lasciando cadere ogni maschera -Portami via da qui, per favore-

Lui annuisce, e insieme ci allontaniamo dalla festa, il rumore che si allontana mentre il mondo esterno si trasforma in una sfocata serie di luci e ombre.

Arrivati a casa, mi appoggia delicatamente sul letto.

La mia camera è buia, ma riesco a vedere la sua figura in controluce, quasi come un angelo custode.

-Sei sicura di stare bene?- chiede, il suo tono è più preoccupato del previsto.

-Sì, solo… ho solo bisogno di un momento,- rispondo, sdraiandomi e guardando il soffitto -Mi sento persa, Carl-

Lui si siede sul bordo del letto, le sue mani che afferrano i jeans con un’aria tesa.

-Non dovresti essere così. Non meriti di sentirti così- dice, e in quel momento sento che qualcosa si sta muovendo dentro di me.

La sua voce, le sue parole… sembra che tutto quello che ho voluto per anni sia finalmente sulla mia porta.

-Ma cosa posso fare? Ho passato così tanto tempo con Daniel- ammetto, il mio cuore che batte più forte.

-Magari è ora di lasciarlo andare- suggerisce Carl, la sua voce calma ma decisa.

-È complicato…- inizio a dire, ma mi interrompo.

È complicato?

O è solo paura di ammettere che ho sviluppato sentimenti per lui?

-Non so come farlo. Non voglio ferire nessuno-

-Cosa vuoi davvero?- mi chiede, e il suo sguardo è intenso, come se stesse cercando di leggere i miei pensieri.

Mi perdo nei suoi occhi e, per la prima volta, mi sento vulnerabile e forte allo stesso tempo.

-Voglio essere felice. E non credo di essere felice con lui-

Carl si avvicina, il suo respiro vicino al mio -Allora non esserlo. Non sei obbligata a restare con lui-

Un silenzio carico di tensione si insinua tra noi.

La mia testa è un caos di pensieri e desideri.

Ma poi, quasi senza pensarci, prendo una decisione -Carl, io…-

Ma l’aria è così carica di tensione che mi sembra di poterla tagliare con un coltello.

Lo guardo, incerta, e lui sembra leggermi dentro.

Non posso credere di essere qui, a un passo dal fare qualcosa di così… decisivo.

L’istante si allunga, e la mia mente frenetica cerca di analizzare ogni dettaglio.

Carl si avvicina lentamente, come se volesse assicurarsi che io non scappi.

La sua mano si sposta con delicatezza sulla mia guancia, la sua pelle calda contro la mia.

La sua voce è un sussurro quando dice: -Cosa?-

La domanda è semplice, ma la risposta è complicata.

Ma, maledizione, voglio davvero questo.

Voglio lui.

E poi, il mondo si ferma.

Le sue labbra si posano sulle mie, morbide e calde, come se avessero trovato finalmente il loro posto.

È un bacio lento, quasi timido, e mentre la mia mente si svuota, il resto del mondo si dissolve.

I suoi capelli profumano di terra e freschezza, e la mia mano si chiude su di essi, attirandolo più vicino.

La sensazione è travolgente, come se ogni emozione repressa esplodesse in un istante.

Non è solo un bacio; è una rivelazione.

Le sue labbra si muovono contro le mie, una danza delicata e perfetta, e mi sento come se stessi fluttuando in un sogno, lontano da litigi, da Daniel e da tutte le complicazioni della vita.

Solo noi due e questa nuova connessione.

E poi, nel bel mezzo di questo momento magico, la mia ironia interiore si fa sentire "Ehi, non è che stai baciando il tuo migliore amico, vero?"

No, non è così semplice.

Questo è Carl, il ragazzo che ho sempre visto come un rifugio e che, in questo momento, si è trasformato nel mio tutto.

Lo bacio più forte, spingendo via i pensieri stupidi.

Le sue mani si muovono sui miei fianchi, e il mondo intorno a noi scompare del tutto.

Mi sorprende il modo in cui riesce a farmi sentire al sicuro, eppure così viva.

È una sensazione nuova, e spero solo di non svegliarmi da questo sogno.

Ci separiamo finalmente, entrambi ansimanti, e mentre i nostri occhi si incrociano, leggo nei suoi il riflesso della mia stessa sorpresa.

-Wow- dico, la mia voce è un sussurro, ancora incredula -Non me lo aspettavo, sai?-

Carl sorride, il suo sguardo è più luminoso di qualsiasi stella nel cielo -Nemmeno io, ma non posso dire che non mi sia piaciuto-

"Wow, potremmo addirittura iniziare a flirtare!" L'ironia è la mia migliore amica, ma questa volta è più una complice.

-Dovresti farlo più spesso- rispondo, il mio sarcasmo ora mescolato a un timido sorriso.

Carl alza un sopracciglio, divertito -Cosa, baciarti? Ti posso garantire che non è un problema-

L’aria tra noi è cambiata.

Siamo ancora noi stessi, ma adesso c'è qualcosa di diverso, qualcosa che non posso più ignorare.

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