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Carl Grimes‼️ [Twd]

Immagina per PriscillaRos1
Spero ti piaccia 💚

Sono qui, nel cuore pulsante di Alexandria, circondata dalle mura che promettono sicurezza ma che mi lasciano un senso di claustrofobia.

Il sole del pomeriggio filtra tra i rami degli alberi, proiettando ombre danzanti sul terreno polveroso.

Carl Grimes, con il suo sguardo penetrante sotto il cappello da cowboy sbiadito, mi guida pazientemente nella posizione delle mani sulla pistola.

-Devi tenerla così, T/n- mormora Carl, i suoi occhi azzurri brillanti sotto il sole -Stabilisci una presa ferma e concentrati sulla mira-

Carl ha solo 18 anni ma trasuda un'aria di maturità e competenza che lo rende un leader tra i suoi coetanei.

Ha visto troppo per la sua giovane età, eppure porta con sé un'innocenza che sembra riservata solo a chi è cresciuto in tempi di crisi.

Accanto a me, Enid, la mia amica dall'atteggiamento spavaldo ma dal cuore tenero, osserva con un sorriso giocoso dipinto sul viso -Carl non smette di guardarti, lo sai?- sussurra con un tono che non lascia dubbi.

-Cosa?- rispondo, cercando di nascondere l'imbarazzo che mi provoca il solo pensiero.

Enid scuote la testa, le sue lentiggini danzano al sole -Oh, T/n, è così ovvio! Vi piacete reciprocamente-

Rido, ma il battito del mio cuore mi tradisce.

Da quando sono arrivata qui quattro mesi fa, Carl ed io ci siamo piaciuti fin dall'inizio.

Ma la suggestione di Enid sembra troppo bella per essere vera.

-Concentratevi, ragazze- interviene Carl, ma c'è un leggero sorriso nei suoi occhi che mi fa sentire improvvisamente timida -T/n, continua così. Stai facendo progressi-

Seguo il suo consiglio, cercando di ignorare il calore che mi avvolge ogni volta che i nostri sguardi si incrociano.

Enid continua a punzecchiarmi, sussurrandomi tra le risate che prima o poi Carl vorrà darmi delle "lezioni private" più approfondite.

-Enid, per favore- sussurro, sentendomi imbarazzata dalla sola idea.

Dopo un paio di ore lei se ne va.

Io continuo a sparare, convinta di essere rimasta sola.

Ma quando Carl si avvicina per correggermi la postura e i suoi polpastrelli sfiorano i miei, un brivido di elettricità mi attraversa la pelle.

Il suo profumo di sudore e polvere da sparo mi avvolge, rendendolo più vicino di quanto avrebbe mai dovuto essere.

-Ok, T/n- mormora Carl, la sua voce quasi un sussurro -Sei brava. Continua così e diventerai un'ottima tiratrice-

La tensione tra noi è palpabile, ma non è solo per la pistola.

C'è qualcosa di più profondo che si muove tra noi, qualcosa che ha radici nella condivisione di un mondo che non esiste più.

-Enid ha ragione- confesso, cercando di trovare il coraggio nelle mie parole -C'è qualcosa tra noi, Carl-

Carl solleva lo sguardo, i suoi occhi azzurri scrutano i miei con una sincerità disarmante -Sì, c'è, T/n, vuoi provare una cosa?-

Il mio cuore accelera -Cosa?-

-Una lezione privata- dice Carl, con voce bassa ma decisa -Solo tu e io. Posso insegnarti un paio di trucchi che possono essere utili là fuori-

Respiro profondamente, cercando di nascondere l'eccitazione che sento -Sì, mi piacerebbe-

Carl sorride leggermente, come se avesse previsto la mia risposta -Bene, allora seguimi-

Ci dirigiamo verso un angolo più appartato di Alexandria, lontano dagli sguardi indiscreti e dalle orecchie curiose.

Il terreno è coperto di erba secca e foglie morte, il vento sussurra tra gli alberi mentre Carl prepara un set di bersagli improvvisati.

-Prima di tutto- inizia Carl, le sue parole sono misurate e sicure -Devi imparare a concentrarti solo sulla mira. Blocca tutto il resto-

Seguo le sue istruzioni con attenzione, cercando di assorbire ogni parola e ogni gesto.

Carl cammina intorno a me, correggendo leggermente la mia postura, il suo contatto è lieve ma mi fa rabbrividire.

-Mantenere la calma è la chiave- continua Carl, la sua voce calda accarezza il mio orecchio -Respira. Tieni la pistola ferma. Osserva il bersaglio e lascia che il resto svanisca-

Mi concentro intensamente, cercando di seguire ogni istruzione come se la mia vita dipendesse da quella precisione.

Deglutisco a fatica e sollevo la pistola.

La mia mano trema leggermente ma la determinazione è ferma dentro di me.

Prendo fiato e premo il grilletto.

Il suono dello sparo echeggia nell'aria, seguito da un sibilo mentre il proiettile colpisce il bersaglio con un colpo preciso.

Carl esplode in un sorriso luminoso -Brava, T/n! Hai fatto bene-

Rimaniamo lì, nel silenzio che segue, il sole che scende sempre più basso sull'orizzonte.

-Ti va di restare un po' più a lungo?- chiedo improvvisamente, la mia voce un sussurro.

Mi avvicino lentamente a Carl, sentendo il calore della sua presenza accanto a me.

I suoi occhi azzurri mi scrutano con una miscela di sorpresa e desiderio, ma è il suo sorriso lieve che mi dà il coraggio di continuare.

Senza esitazione, poso le labbra sulle sue.

È un bacio dolce ma carico di significato, unisce desiderio e complicità in un istante che sembra durare una vita intera.

Carl risponde al mio bacio con una passione che brucia lentamente sotto la superficie, come un fuoco che si accende tra due anime che si cercano.

Ci lasciamo cadere sul prato morbido, le foglie secche scricchiolano sotto di noi mentre ci stringiamo l'uno contro l'altra.

Il suono dei nostri respiri si mescola con il fruscio del vento tra gli alberi, creando una sinfonia intima che sembra raccontare la storia del nostro incontro.

Le sue mani, forti ma gentili, mi avvolgono dolcemente, facendomi sentire al sicuro in questo momento di vulnerabilità condivisa.

Le mie dita si perdono nei suoi capelli ribelli, mentre il calore del suo corpo mi avvolge in un abbraccio che è più intimo di qualsiasi parola.

-Non credevo avrei mai avuto il coraggio di farlo- sussurro tra un respiro affannato, i miei occhi incontrano i suoi con una sincerità disarmante.

Carl sorride, i suoi occhi brillano di una luce che è solo per me.

Il suo tocco è gentile ma deciso, come se volesse farmi capire che questo momento è reale e significativo per entrambi.

Mi posa una mano sulla guancia e guida nuovamente le mie labbra contro le sue.

Non esito a insinuare le mie mani sotto la sua maglietta, la sua schiena si inarca al contatto con le mie dita.

Gli lascio un bacio sulla guancia.

Sorride beffardo poi scende ancora, infila le sue mani sotto la mia maglia e me la sfila dalla testa, fa lo stesso con la sua e la getta via.

Scende ancora poi torna su e mi sfiora il naso con le labbra

-Carl- gemo contro i suoi capelli.

-T/n ti amo- armeggia con la cerniera dei jeans.

Mi bacia l'interno coscia e sale.

-Ti amo anche io-

Fa male quando entra dentro ma non ha importanza.

-Scusa- sussurra.

-Non scusarti- lo guardo negli occhi.

Poi inizia a muoversi.

Raggiungo la soglia del piacere e sorrido mentre lui mi bacia il collo.

Quando finiamo ci rivestiamo velocemente.

-Enid aveva ragione di nuovo- sbuffo.

-In merito a cosa?-

-Lezione privata-

Si ferma e sorride -Beh... Meglio così dovremmo rifarlo-

Gli dò un pugnetto sulla spalla, lui scoppia a ridere.

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