Sei una velocista da qualche mese e stavi per varcare le porte del labirinto.

Nuovo giorno.

Nuova dannata corsa.

Stavolta saresti andata da sola dato che Minho aveva preso un brutto malanno e gli altri velocisti non avevano voglia di correre quel giorno.

Qualcuno doveva pur sempre mappare il labirinto.

E quel qualcuno eri tu.

Entri velocemente e ti dirigi a destra, poi a sinistra e così via.

Era un'ora che correvi e decidi di fermarti per prendere fiato.

Quel giorno era abbastanza difficile perlustrare il labirinto e lo rendeva ancora più arduo farlo da sola.

Ti stavi alzando quando all'improvviso vedi una testa sbucare alla tua sinistra, ti giri e ti ritrovi Gally davanti a te con un espressione al quanto bizzarra.

Prendi un colpo e per lo spavento cadi per terra.

Sei seduta sul suolo umido e bagnato di quel postaccio e dopo un secondo che sembrava eterno cacci una risata sonora.

«Mi hai fatta spaventare» dici tra un'ilarità e l'altra.

«Non era mia intenzione» dice Gally porgendoti una mano per aiutarti ad alzare.

Tu l'afferri volentieri ma lui tira troppo forte la presa e vi ritrovate faccia a faccia.

Respirate entrambi profondamente.

Senti il suo respiro sul tuo collo.

Ti circonda i fianchi con le sue lunghe e possenti braccia, tu porti le mani sul suo collo.

«Potrebbero vederci» sussurri.

«Chi ci vedrebbe mai in questo posto del caspio» mormora nel tuo orecchio.

Sposta le labbra sulle tue.

E azzera quella distanza che c'era tra voi due.

Ricambi il bacio.

È vero. Chi vi avrebbe visto lì?

Eravate soli.

Insieme.

Vi staccate dopo un tempo durato abbastanza.

«Perché sei qui?» dici dandogli un bacio a stampo.

«Non ti lascio sola, soprattutto nel labirinto»

E detto ciò torna a baciarti con più enfasi di prima.

Gally resta con te tutto il giorno. Tu avevi cercato di mandarlo via ma lui era talmente testardo che è voluto rimanere nonostante i tantissimi pericoli presenti.

Verso le 19:00 decidete di tornare nella Radura, dopo tutto le porte stavano per chiudersi e voi non volevate per nulla al mondo rimanere lì.

Soprattutto di notte.

Con i dolenti.

No meglio di no.

Solo a pensarci ti sale un brivido.

Avevi affrontato un dolente, ma non eri sola, c'erano gli altri velocisti.

L'avevi vista brutta quel giorno e non riuscivi a toglierti dalla testa l'immagine del mostro metallico.

Era un incubo.

Alcune volte ti capitava di sognarlo e se succedeva non dormivi tutta la notte.

Ti facevano troppa paura.

Entrate nella Radura proprio qualche minuto prima della chiusura delle porte.

Vai a cambiarti e a lavarti e poi ti dirigi verso la stanza delle mappe per segnare tutto quello che avevi visto.

Appena entri vedi Minho intenzionato a parlare con Alby e intanto sistemava delle carte.

Tu non fai caso alla loro conversazione e inizi a scrivere e a disegnare.

«Fortunatamente sono guarito T/n, domani non sarai sola» dice serio il capo dei velocisti.

«Oh molto meglio, mi seccava girare per il labirinto da sola come una vagabonda» ridacchi «e poi come farei senza le tue battute, sono come l'ossigeno per me»

A quell'affermazione anche Minho ride.

Appena finisci tutto il tuo lavoro saluti i due ragazzi ed esci.

Appena varchi la porta della stanza delle mappe qualcuno ti tira e ti porta vicino ad un albero.

Appena hai la possibilità di guardare vedi Gally.

«Gally ma cos...» non ti lascia finire e ti bacia appassionatamente facendo danzare le vostre lingue.

«Allora oggi ti sei annoiata eh?» ridacchia e nel frattempo ti lascia dei segni rossi sul collo.

«Certo che no. Fin quando tu sei con me» mormori.

E lo baci, di nuovo.

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Buonasera pivelli💗

Nuovo capitolo sul nostro amato Gally.

Che ne pensate? Vi piace?
Scrivetemelo nei commenti💞

Il prossimo sarà su Minho😍

A presto🌷

~velocista