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Steve Rogers • Jealous


Immagina: Steve Rogers/ Captain America
Y/N sta per your name (il tuo nome)

🔞🔞🔞🔞

Sei tranquillamente seduta sul divano del grande salone mangiando un panino e sfogliando un libro che parla di fisica nucleare, metti a posto i tuoi occhiali sistemandoti meglio sul tuo posto.
Chiunque fosse entrato in quel momento avrebbe visto il lato completamente nascosto di quella che viene definita dal mondo la squartatrice per i tuoi modi poco fini di affrontare i nemici, tu che di solito in battaglia sei tutta lame e sangue quando sei a casa sei il lato opposto della medaglia, seduta in silenzio con indosso un maglione color panna come i calzini di spugna e i pantaloncini neri come se fossi in una bolla di sapone.
L'Avengers Tower sembra deserta per il silenzio tombale e questo ti piace particolarmente di solito c'è gente che va e viene da ogni dove anche mentre cerchi di fingere una vita in tutta normalità, scie di scienziati e soldati sono ovunque.

Stacchi gli occhi dalle mille parole inchiostrate quando nella stanza entra Steve che ti guarda dolcemente nelle tue vesti casalinghe e ti da un lieve bacio sulle labbra.
-Ehi..-
Sussurri ricambiando il suo sorriso accarezzandogli il viso mordicchiandoti il labbro inferiore.
-Non dovresti essere con Tony da qualche parte?-
Chiedi chiudendo il libro e appoggiandolo sul tavolino prestando attenzione al tuo ragazzo che si è appena seduto al tuo fianco.

-Sì ma abbiamo finito prima del previsto e perciò ho pensato che passare a farti visita sarebbe stata una buona idea e anche per chiederti se più tardi volessi fare qualcosa, magari andiamo a cena oppure non lo so..-

-È da un po' che non usciamo da soli io e te, l'ultima volta con Tony e Pepper è stato divertente e imbarazzante.-
Ricordi a Steve quando aveva, purtroppo, accettato la proposta di Tony di fare un'uscita a quattro con le rispettive compagne nel tentativo di creare una strana alchimia tra coppie cosa che non è proprio successa nonostante Pepper sia una delle donne migliori che tu abbia mai conosciuto, quel genere di rapporto tra femmine non ti aggrada molto, tanto che hai dovuto convincere il tuo ragazzo a declinare le altre possibili offerte.

-Sai me l'ha ancora chiesto e..-

-La mia riposta rimane no, Capitano.-
Rispondi veloce appoggiandoti contro al suo braccio facendoti più vicina a lui sentendoti cingere.
Quei piccoli momenti scandiscono il tuo essere felice in qualsiasi momento e luogo in cui Steve Rogers è con te non puoi fare a meno di esserlo, lui ti porta quel barlume di luce attorno ad un mare di nuvole nere che sovrastano la tua mente.

-Allora y/n, il mio invito a cena è ufficiale.-

-E io lo accetto volentieri.-
Ti alzi dandogli un bacio sulla guancia guardando l'orologio da muro.
-Allora sono le sette, facciamo tra due ore fuori di qui?-
Lui annuisce lasciandoti sparire nella tua camera per preparati, dopo aver fatto una doccia rigenerante vai verso l'armadio mettendo un paio di pantaloni eleganti ed una semplice camicetta bianca con dei tacchi neri a stiletto, non hai bisogno di strafare visto che sai benissimo che gli piaceresti anche con un sacchetto addosso.
Finisci gli ultimi accorgimenti scendendo con l'ascensore fino all'atrio principale uscendo fuori in strada trovando Steve in perfetto orario aspettarti in sella alla sua moto con il casco per te in mano.

-Non vedo l'ora che inizi la serata.-
Affermi indossando quest'ultimo e mettendoti dietro, aggrappandoti alla sua schiena per il solo gusto di farlo mentre lui parte sfrecciando per le strade della città allungando anche la strada sapendo benissimo quanto l'andare in moto insieme ti piaccia.
Arrivate davanti al ristorante nel quale andate sempre quando uscite voi due entrando prendendo posto nel tavolo a voi assegnato.

-Sono molto fortunato ad averti y/n.-
Ti prende le mani facendoti arrossire, l'unico uomo al mondo che è capace di farti cedere alle emozioni in quel modo, Steve Rogers.
Dopo aver ordinato arrivano le vostre pietanze ed iniziate a mangiare parlando di quello che avete fatto lungo la giornata come una coppia normalissima che siete togliendo le vostra altra identità nazionale.

-Comunque oggi non c'era davvero nessuno, non so dove fossero tutti ma mi è piaciuto un sacco vagare per quel posto in solitudine.
Ho scoperto stanze che prima nemmeno pensavo esistessero.-
Gli spieghi ridendo bevendo il bicchiere di vino che ti era stato versato aspettando la risposta di Steve che però si blocca quando una ragazza si avvicina al vostro tavolo affiancando il tuo ragazzo.
-Tu sei Captain America.
Dio sei ancora più bello dal vivo.-
Afferma portando una mano al petto con un'espressione da oca sul volto, lasci correre per quando questo ti dia fastidio, il fatto che abbia interrotto così, cerchi di non far prevalere il tuo animo burbero.

-Sai è fantastico averti qui vicino a me, poterti toccare con mano, sei il mio eroe, il mio preferito, sono Ally comunque.-

Sta scherzando.

Posa una mano sulla spalla di Steve facendoti stringere i pugni sotto il tavolo tanto da far sporgere le tue nocche fino a far tirare la pelle.

Oh no che non sta scherzando.

La ragazza non da neanche peso alla tua figura posta praticamente davanti a lei e a occhi solo per quello che è a tutti gli effetti il tuo uomo.
Steve in tutta risposta da bravo timido ragazzo di vecchia data non capisce bene quello che sta succedendo, visto che lui con le donne non è una cima però speri che la allontani garbatamente.

-Oh è un piacere fare la tua conoscenza Ally.
Sai è bello sapere che apprezzi il lavoro che noi Avengers eseguiamo per il mondo.-

Tutto il contrario.
Steve inizia ad intrattenere una conversazione animata con la suddetta Ally quasi dimenticandosi che lì davanti ha una persona che sta aspettando che molli l'ennesima gatta morta; quando questa allunga il suo numero di telefono e tra l'imbarazzo e indecisione lui lo prende ti alzi di scatto dal tavolo stufa di assistere a quel teatrino che ti da il volta stomaco.
Esci fuori in strada recuperando il tuo cappotto dal guardaroba iniziando a camminare fumante di rabbia.

-Y/N!-
Senti urlare il tuo nome tuttavia non hai la minima intenzione di girarti perché sai che l'unica cosa più sensata che ti viene in mente è quella di tirargli un pugno e spaccare quel bel viso che si ritrova.
-Ti prego fermati.-
Ti afferra per un braccio facendoti voltare e tu d'istinto gli tiri uno schiaffo lasciandolo spiazzato per quella tua reazione brusca, è solo la punta dell'iceberg.
Porta una mano al viso rimanendo a guardarti come se non capisse il motivo di tanta rabbia.

-Vai da Ally, vai.
Ti prego di levarti dalla mia vista perché finisce male Steve davvero.
Sai di che cosa sono capace quando sono arrabbiata.-
Gli ordini parlando con molta calma guardandolo negli occhi con una tale freddezza che non pensavi neanche di avere.

-Io.. non pensavo che fosse qualcosa di male.-
Cerca di giustificarsi, tuttavia dalle tue labbra esce una risata acida contornata da un sorriso falso.

-Hai fatto come se io non esistessi, hai accettato il suo numero.
Magari potevi rimanere e chiederle di sedersi al mio posto se preferivi.-

-Sei gelosa?-

-Porca puttana, vuoi che ti faccio un disegno? Le sue intenzioni non erano quelle di fare una semplice chiacchierata.
Certo che lo sono Steve.-
Sbotti alzando il tono di voce sentendoti una bomba orologeria pronta a esplodere da un momento all'altro, pronta a distruggere tutto quello che ha attorno senza problemi.

-Ti prego di non usare quel linguaggio, non vedo perché dovresti essere gelosa.
Sai che sei l'unica.-

-No che non lo sono, questa doveva essere una serata solo per noi due.
Una bella cena e magari qualcos'altro invece..-
Lasci scappare un sospiro dalle tue labbra passando la mano tra i capelli con fare disperato.
-Hai ancora il suo numero vero?-
Chiedi con aria sconfitta chiudendo un attimo gli occhi, sembra che tutto ti si stia sgretolando attorno a rallentatore.
Non eri mai stata così, ma questa volta, l'ennesima volta qualcosa era scattato al tuo interno provocandoti quella sgradevole reazione che magari vista da fuori poteva essere esagerata ma per te no, quello è il culmine di tutto quello che hai soppresso negli anni a fianco a Steve.
E le domande malsane che ti vengono in mente sono tante come il perché Steve stesse con te quando aveva un miliardo di donne che gli sbavava dietro.

-Non ho intenzione di chiamarla!
Ti prego y/n..-
Si avvicina a te ma tu ti allontani bloccandolo con una mano facendogli intendere che non hai voglia di essere toccata da lui in quel momento.

-Credo sia il caso di non vederci per un po'.-
Affermi guardandolo negli occhi, il volto di Steve in quel momento s'incupisce rimanendo basito dalla tua frase.
Tutto quello che accadde dopo rimane nella tua testa per i giorni che seguono, mentre stai facendo la tua corsa di allenamento serale senti ancora la voce di Steve chiederti di fermarti, di non lasciarlo ma tu te ne sei andata guardandoti indietro solo quando eri abbastanza lontana per non vedere il suo volto.

Ti fermi sulla pista per riprendere fiato e fare stretching quando vieni affiancata dalla figura di Natasha che ti sorride ma sai benissimo perché è lì.

-Nat.-

-Mi hanno detto di darti questa.-
Ti porge un pezzo di carta ripiegata per poi andarsene via non prima di averti rassicurato.
-Y/N Steve è un uomo d'oro, non lasciartelo scappare. Ti ama davvero.-

Passi una mano sul volto appoggiando la lettera sulla tua sacca che leggi successivamente quando sei in camera da sola dopo esserti lavata.

Non so da dove iniziare per farti capire quando tu mi sia mancata in queste settimane in cui siamo stati lontani.
Sai che non sono il massimo con le parole perciò vorrei solo chiederti scusa per quello che ho fatto l'altra sera, riconosco i miei errori e ciò che ho fatto è stato totalmente irrispettoso nei tuoi confronti.
Tu sei l'unica donna che voglio nella mia vita, quella che voglio al mio fianco in battaglia e nella vita quotidiana.
Voglio abbracciarti sentire il tuo corpo fondersi con il mio, baciarti piano sulle labbra facendoti venire quei brividi che tu provochi a me solo toccandomi.
Ti voglio qui con me anche solo per un'ultima volta per dirti che ti amo più di qualsiasi altra cosa y/n.
Sei tutto ciò che ho e che necessito.
Se anche tu provi questo ti chiedo di venire nel nostro posto segreto, quello dove ci siamo baciati la prima volta.

Sempre tuo,
Steve

Non aspetti neanche un secondo capendo subito che hai sbagliato alla grande, scendi dal letto indossando le scarpe e senza neanche pensarci stai correndo verso la metro per raggiungere Brooklyn in quel vecchio casolare dove per la prima volta davvero ti eri lasciata andare con quel fantastico ragazzo che ti aveva aspettato senza farti nessuna pressione e ti ritrovi lì davanti con una mano sulla maniglia della porta con il battito del cuore che va a mille e il respiro affannoso, entri trovandoti davanti Steve girato di spalle che si gira al rumore della porta che si apre.
Avanza nella tua direzione avvolgendoti tra le sue braccia alzandoti da terra e tu ricambi appoggiandoti al suo petto reggendoti con le braccia attorno al suo collo.

-Sei tutto quello che ho.-
Ripete al tuo orecchio sussurrando quella frase che ti riempie il cuore e allora lo baci mettendo le mani attorno al suo viso quasi per non fartelo più scappare, un bacio lento e passionale di due persone che hanno bisogno l'uno dell'altra sopra ogni cosa.
Vi staccate e lo guardi per qualche secondo per poi fare scendere le dita lungo il suo petto iniziando a sbottonare la sua camicia a quadri lentamente portandoti il labbro inferiore tra i denti facendola scendere lungo le sue braccia muscolose.

-Y/N..-

-Sh.. Capitano.-
Posi un dito sulle sue labbra per poi iniziare a dare dei piccoli baci lungo il suo petto statuario mentre Steve mette le mani sulla tua vita.
Lo fai indietreggiare fino a farlo sedere sul vecchio divano di pelle presente nel piccolo salotto mettendoti sopra di lui.
Le sue mani percorrono la silhouette del tuo busto prendendo poi i bordi della tua maglietta lasciando che finisse sul pavimento.

Gli slacci la cintura aiutata da lui a far scivolare via i pantaloni e lo guardi, nonostante la stazza e la reputazione Steve rimaneva il solito ragazzino timido in queste situazioni ed è anche per questo che ti piace di più ogni secondo che passa perché è genuino e con un anima pura.
Prendi a massaggiare la sua erezione da sopra i boxer facendogli buttare la testa indietro ed emettere dei piccoli sbuffi.

-Steve te l'ho mai detto che sei davvero bello?-
Sorridi facendo scontrare le vostre intimità coperte ancora dagli indumenti notando che le sue guance si stanno arrossando un po' per il contatto che per la frase.
Scendi con le labbra lungo il suo collo iniziando a lasciare dei marchi su di esso.

-Mio.-
Sussurri contro la sua pelle liberandolo dai pantaloni e facendo lo stesso con i boxer portando una mano sulla sua lunghezza iniziando a massaggiarla lentamente per poi scendere ai piedi dal divano pronta per dargli piacere ma Steve ti prende di peso facendoti stendere mentre tu lo guardi confusa.

-Non voglio che stai in ginocchio, non mi piace.
Voglio.. farti io sentire bene.-

Si vede proprio che è di un'altra epoca.
Quale altro uomo ti avrebbe detto una cosa del genere, smetti di colpo di pensare quando un ansimo esce dalle tue labbra nel momento in cui Steve entra dentro di te con calma facendoti percepire ogni centimetro, porti le mani sulle sue spalle sorreggendoti a lui sentendo il suo fiato caldo sul tuo collo.

-Oh.. Steve.
Ti prego..-
Quasi lo implori trascinando le parole per quello che stai sentendo e lui accontenta le tue richieste aumentando gradualmente la velocità facendoti provare quella sensazione di completezza di cui avevi bisogno in quel momento.

-..y/n.-
Sentire il tuo nome uscire ansante dalle sue labbra in quel modo ti crea ancora più piacere, continuate a richiamarvi tra i gemiti fino a raggiungere l'apice, Steve di lascia andare al tuo fianco e tu ti alzi raccogliendo la sua camicia da terra usandola per coprirti sentendoti avvolgere e tirare indietro da quella mani che poco prima avevano percorso tutto il tuo corpo.
Cadi su di lui ridendo accoccolandoti sul suo petto dopo avergli dato un amorevole bacio sul naso e inizi a far scorrere le dita piano piano lungo il suo petto nel totale quiete rotta dalle parole di Steve.

-Come faccio a non amarti.-

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