Peter Parker • High School Project
Immagina: Peter Parker/ Spiderman
Y/N sta per your name (il tuo nome)
Alle tante donzelle che mi hanno chiesto di lui ecco a voi carissime 🌹
Frequentare il liceo è quasi come un calvario nel deserto, tuttavia, se come te fai parte nella schiera di persone che sono invisibili nella scuola i tuoi anni potrebbero passare lisci come l'olio.
La tua mattinata inizia come al solito:
sveglia, colazione al volo date le tue scarse tempistiche, e camminata fino alla fermata del bus all'incrocio tra le due strade principali, potresti anche arrivarci facilmente a piedi ma stare seduti e farsi trasportare è molto meglio.
Ogni giorno lì ci siete solo tu e Peter quest'ultimo è, oltre al ragazzo che abita di fronte a te, la tua piccola cotta dei primi anni.
Vaga per la tua mente ancora quando uscivi di casa in bicicletta e lo vedevi intendo a progettare strane cose oppure a leggere fumetti.
Ti ritrovi a guardarlo per più di una manciata di secondi, e sentendosi osservato molto probabilmente anche lui si volta nella tua direzione rivolgendoti un piccolo sorriso, sta per rivolgerti la parola quando il pullman si ferma davanti a voi dando il via alla tua strabiliante giornata.
Una volta arrivata scendi a passo veloce percorrendo i marciapiedi in mezzo al giardino che porta all'entrata principale, tiri fuori dalla tasca il foglietto con gli orari che non imparerai mai e, ne approfitti per guardare l'ora.
-Ormai ho perso le speranze.-
Sbuffi notando di essere in ritardo, aumenti l'andatura quasi finendo per correre arrivando davanti all'aula di chimica con il fiatone e spalancando la porta mostrandoti al massimo delle tue qualità, in quel momento non sei più tanto invisibile.
-Y/N prendi posto.-
T'incalza il professore, fai scorrere l'occhio per la stanza notando che l'unico posto libero è quello di fianco a Peter.
Ma aspetta Peter? Come fa ad essere già lì se era insieme a te sul bus?
Con un'espressione molto smarrita ti siedi accanto a lui non guardandolo neanche in faccia e rispondendo al suo "Ciao" con un lieve movimento della testa.
La lezione passa molto lenta e le tue capacità di comprensione calano sempre di più fino a quando il professore non alza il tono della voce visto il progetto che sta per illustrare.
-Allora ragazzi come compito a casa dovrete creare una sottospecie di sostanza viscosa come quella di cui vi ho parlato oggi, vi serviranno poche semplici cose come il sapone o la colla. Semplice no?
È un lavoro in coppia quindi il vostro compagno di banco sarà anche quello per il lavoro.-
Spalanchi gli occhi sentendo la parte finale del suo discorso, non poteva dire sul serio, ti riprendi dai tuoi pensieri quando ti senti picchiettare sulla spalla.
-Siamo insieme quindi direi.. visto che siamo anche vicini di casa la cosa è molto semplice, puoi venire da me dopo la scuola se vuoi e vediamo cosa possiamo fare.-
Sta parlando a manetta mentre tu lo guardi con gli occhi a pesce cercando di stare dietro al suo discorso, non gli rispondi neanche perché al suono della campanella ti alzi uscendo da quella classe sentendoti richiamare.
-Y/N.-
Senti in lontananza mentre attraversi i corridoi facendoti spazio in mezzo alla gente fino ad arrivare al tuo armadietto aprendolo e riponendo al suo interno i libri della lezione precedente e prendendo gli altri.
Chiudi l'anta di metallo blu prendendoti un colpo quando Peter dando un colpo a quella di fianco ti si presenta di fronte ansimante per l'evidente corsa che ha fatto per starti dietro.
-Tu.. non..-
Prende fiato alzando un dito chiedendoti di aspettare, e la cosa ti fa ridere un po' tanto da pensare che forse parlare con lui non ti avrebbe fatto male.
-Mi hai risposto.-
-Lo so.-
Lui ti guarda alzando un sopracciglio cercando di capirti.
-Se lo sapevi allora perché.. vabbè lasciamo stare. Come facciamo per il progetto?-
-Vieni da me questa sera.
Non suonare, c'è un cancelletto che porta al cortile sul resto passa da lì.-
Gli spieghi battendo una mano sulla sua spalla per poi andartene prima che ti rispondesse, se tutto questo fosse successo qualche anno fa saresti rimasta lì a pendere dalle sue labbra.
Passi il resto delle ore tra lezioni noiose e quelle ancora più noiose fino ad arrivare alla fine di quelle pesantissime ore, esci dall'edificio decidendo di prenderti una breve pausa prima di camminare verso casa, ti metti le cuffiette ad alto volume isolandoti dal resto del mondo, ti siedi su una delle tante panchine tirando fuori dal tuo zaino un succo di frutta e iniziando a berlo tranquillamente.
-Ehi!-
Salti quasi sul posto quando la voce di Peter ti fa sobbalzare per lo spavento prendendoti alla sprovvista e come se non bastasse il succo di frutta ti finisce direttamente sulla maglia bianca che hai deciso di indossare quella mattina.
Ti stacchi le cuffie dalle orecchie riservando al ragazzo uno dei tuoi sguardi torvi per poi alzare lo sguardo al cielo.
-Cazzo.-
-No, oddio non volevo farti questo, cioè capisci non pensavo di, ecco, spaventarti così tanto. Ti ho visto qua e ho pensato: perché non salutare e parlare un po'. E invece guarda che cos'ho fatto.-
Inizia a parlare, buttandoci in mezzo ventimila "scusa" dopo aver finito il suo discorso tirando fuori dal suo zaino dei fazzoletti cercando di tamponarti la maglia mentre tu cerchi di spiegargli che ce la puoi fare da sola.
-Peter. Peter.-
Lo richiami, tuttavia, il ragazzo continua imperterrito nel suo lavoro non notando i suoi gesti dove vanno a finire.
-Peter ti prego fermati le tue mani sono un po' sopra la soglia.-
Scoppi a ridere notando la sua faccia tingersi di rosso per poi guardare la posizione delle sue mani e levandole di scatto.
-La situazione ci sta scappando di mano comunque, io ho una maglietta qui.. da qualche parte.-
Fruga di nuovo all'interno dello zaino tirando fuori una maglietta con la stampa di Spiderman porgendotela.
-Preferisco Batman.-
Affermi vedendo la sua espressione mutarsi come in disgusto e accenni un lieve sorriso per poi ridere.
-Scherzo penso che Spiderman sia il mio preferito, hai visto i suoi video su YouTube?
Chissà com'è sotto la maschera, spero non abbia trent'anni.-
-Non ne ha.-
-Come fai a dirlo?-
Chiedi alzandoti per levare la maglia macchiata rimanendo con indosso la canotta e mettendoti quella che lui ti ha gentilmente prestato.
-Lui secondo me è un grande, cioè le cose che fa sono straordinarie e poi fa parte degli Avengers.. è stato scelto da Tony Stark in persona.-
Prendi le tue cose dalla panchina facendogli segno di seguirti mentre uscite in strada incamminandovi verso le vostre abitazioni continuando a parlare.
-È come se lo conoscessi molto bene da come ne parli.
Piacerebbe anche a me sapere chi è, poi magari è carino.. ma perché ti sto dicendo delle cose del genere.-
Batti una mano sulla fronte scuotendo il capo voltandoti nella sua direzione notando il sorriso che gli si è formato sul volto.
-Peter stai facendo una faccia inquietante.-
-Oh, no stavo pensando solo.. se sapessi chi è, cioè se ti piacesse ci usciresti..-
-Umh.. direi di sì.-
Affermi convinta continuando a percorrere le strade che vi portando davanti alle vostre rispettive case, ti fermi sul marciapiede sorridendo.
-Allora ci vediamo stasera.-
-Sì, per il progetto, a stasera.-
Il pomeriggio lo passi a guardare qualche film a caso, e a leggere qualche libro in cortile prendendo il sole.
Intanto continui a pensare a quanto fosse strano Peter oggi mentre parlavate di Spiderman, sembrava quasi volesse sapere davvero cosa ne pensassi di lui anche nel senso più profondo della cosa.
Indaffarata non noti neanche il tempo che scorre e il cielo scurirsi fino a farsi sera, ceni e poi aspetti fuori che Peter si faccia vivo.
Aspetti mezz'ora.
Un'ora.
Due ore.
Sbuffi guardando per l'ennesima volta l'ora, pensi di tornare in casa a fare dell'altro ma poi un'idea ti balena per la mente.
Sali velocemente in camera prendendo la maglietta che ti ha prestato per andare da lui con la scusa di riportagliela e sapere per quale motivo ti ha tirato un gran bidone.
Scendi le scale in modo silenzioso per non farti beccare dai tuoi e sgattaioli fuori dalla porta principale attraversando la strada trovandoti davanti alla porta di casa sua notando le luci accese.
Bussi con cautela sperando di non disturbare nessuno ma allo stesso tempo speri che qualcuno ti apra, ed è così perché May ti apre con un grande sorriso sulle labbra, quella donna poteva risultare bellissima anche con un sacchetto addosso.
-Y/N.. è bello vederti qui.
Peter non c'è, è andato via di fretta dicendo cose senza senso però non dovrebbe tornare tardi, se vuoi puoi aspettarlo nella sua stanza.-
-È un piacere anche per me May, vado a lasciare la maglia che mi ha prestato insieme ad un biglietto di ringraziamento e vado via.-
-Entra pure, camera sua è quella infondo.-
T'informa intanto che tu sali le scale, percorri il corridoio entrando nella sua camera che è proprio da lui, piena di modellini e fumetti ovunque insieme al disordine al quale non fai caso.
Appoggi la maglia sulla scrivania notando uno dei fumetti che stavi cercando da tanto e ti siedi sul letto a castello completamente persa nella lettura fino a quando non senti degli strani rumori provenire dalla finestra a fianco, ti stringi di più quasi nascondendoti contro la muro rendendoti poco visibile.
La scena che ti si presenta davanti ti lascia senza parole, Peter sta praticamente camminando sul soffitto con il costume di Spiderman indosso come se fosse una cosa normalissima, con un gesto lento e repentino chiude la porta che avevi lasciato mezza aperta per poi calarsi e atterrare a terra senza emettere un suono.
-Tu sei lui.-
Affermi con gli occhi spalancati dallo stupore alzandoti in piedi di scatto e puntandogli il dito contro. Non riesci ancora a crederci che lui sia.. oddio non riesci neanche a pensarci.
-No, y/n non è come sembra.
Okay forse è come sembra però posso spiegarti.-
Gesticola cercando di farti calmare ma tu ancora in preda all'euforia quando indietreggi per sbaglio butti giù uno dei suoi modellini di lego creando un trambusto enorme.
-È successo qualcosa?-
Senti zia May urlare dal piano di sotto e sentite i suoi passi risalire le scale.
Peter cerca di togliersi il costume il più veloce possibile lanciandolo sotto il letto rimanendo in boxer.
-Tu sei quello che ogni sera va là fuori a rischiare la vita.. tu sei.-
La tua frase viene bloccata dal bacio che Peter ti da per farti stare zitta, nello stesso momento May apre la porta rimanendo sulla soglia in silenzio.
-Ragazzi, scusate l'interruzione.
Ma.. Peter quando sei entrato? Okay, okay va bene direi che forse è meglio se vi lascio soli però magari la prossima volta segnalate con qualcosa sulla porta come ai vecchi tempi.-
-Zia, ti prego.-
Mormora il tuo amico spingendola fuori dalla stanza mentre lei ride augurandovi un buon proseguimento di serata.
Non sai se sei più sconvolta per il bacio oppure per il fatto che lui sia uno dei tuoi supereroi preferito.
-Senti y/n voglio spiegarti quello che hai appena visto.-
-Usciamo insieme.-
Dici di botto passando una mano tra i capelli iniziando a giocare con le tue dita per il nervosismo della situazione.
-Cosa.. stai scherzando?-
Chiede lui confuso guardandoti stranito per la tua proposta così di getto.
Ripensi a questo pomeriggio a tutto quello che vi siete detti sul fatto di chi poteva essere e per le cose che gli hai detto su praticamente lui.
-No, sono molto seria.
Ti ho detto che se avessi saputo chi era sarei uscita con lui, ma in questo momento ho realizzato che sarebbe molto meglio uscire con Peter Parker che con Spiderman.
Ora però vestiti davvero sta diventando imbarazzante.-
Sorridi dandogli un bacio sulla guancia e uscendo dalla stanza salutando per poi accorgerti di aver dimenticato la giacca all'interno della sua stanza e rientri ritrovandotelo a saltellare ed esultare, prendi quello che hai scordato cercando di non scoppiare a ridere mentre lui è fermo in imbarazzo ad osservarti.
-Usciamo ancora insieme dopo questo vero?-
Chiede prima che lasci la camera tenendo una mano sulla porta mordicchiandoti le labbra.
-Sto riconsiderando Batman.-
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