Peter Parker • Grown Woman
Immagina: Peter Parker/ Spiderman
Y/N sta per your name (il tuo nome)
-Tony per favore puoi smetterla di quel bicchiere di whisky e rispondere alla telefonata che ti ho passato?-
Chiedi disperata all'uomo che sta sorseggiando con calma prestandoti poi la sua attenzione.
-Dopo questa non voglio più rispondere ad una telefonata, di che sono in paura, ad un ritiro spirituale oppure in bagno.
Inventa.-
Ridi alle sue parole camminando a passo deciso verso la sua scrivania dandogli delle cose che deve firmare sentendo già le sue lamentele.
Essere il suo braccio destro, ovviamente dopo Jarvis, è davvero divertente tanto che ormai sei lì da così tanto tempo che quella è la tua seconda casa e Tony è diventato un tuo grande amico e consigliere.
Nonostante te lo avessero descritto come un lavoro infernale tu hai la pelle dura perciò hai superato tutte le prove inflitte da quell'uomo che ne sa una più del diavolo finendo per diventare oltre una semplice segretaria, un amica.
In realtà sei lì più per compagnia visto che con tutti i programmi robotici che possiede potrebbe non essere necessaria la tua figura, ma lui afferma che avere una persona come te al suo fianco lo rende più attivo.
Si certo.
-Okay oggi ho solo un appuntamento con quella donna che beh sai..-
Fa con le mani la forma di una silhouette femminile marcando bene le forme del petto e dei fianchi facendoti l'occhiolino, tu sbuffi per la sua stupidità e poi ridi perché non puoi dargli torto quando sentite bussare.
-Avanti.-
Parla Tony alza il tono della voce facendo sì che chiunque fosse dietro la porta sentisse, questa viene aperta lentamente facendo emergere la figura di Peter che entra con passo titubante.
-Oh bimbo ragno, qual buon vento.
Ho ricevuto i tuoi trenta messaggi in cui mi informavi che saresti passato.
Grazie.-
-Ciao Peter, è sempre un piacere vederti.
Tony è questo che dovresti dirgli.-
Ti avvicini a lui mettendo una mano sulla sua spalla sorridendogli dolcemente, quel ragazzo è veramente carino nei suoi modi impacciati di fare e nella parlantina o anche la sua risata che in alcuni punti si fa più squillante e la cosa che ti piace di più di tutto è il rapporto tra lui e Tony.
Come padre e figlio tanto da sentirsi in dovere di venire qualche volta a trovarlo alla Stark Tower anche solo per parlargli di quello che ha fatto nella giornata.
-Oh.. grazie y/n, sei ecco.
Sei molto bella oggi.-
Afferma abbassando il volto e tu rimani lì un po' spiazzata per quel complimento buttato lì così.
-Ti ringrazio.-
Posi una mano sul petto per quel complimento inaspettato, iniziate a guardarvi per qualche istante sorridendo o meglio lui guarda il pavimento, in tutto questo Tony nota subito le piccole sfumature dei vostri sguardi.
-Y/n ti dispiacerebbe uscire un attimo dovrei parlare con Peter di una cosa importante.-
-Vi lascio ai vostri discorsi da supereroi.-
Esci dalla stanza salutandoli andando a prendere un caffè o ad incontrare qualcuno in giro per i laboratori con cui intrattenere una conversazione.
Intanto nello studio Peter e Tony si sono appena seduti l'uno di fronte all'altro sui divanetti nel mezzo della stanza mentre il primo sta per iniziare a parlare viene bloccato sul nascere dal più grande con una mano.
-Sei molto bella?
Sul serio?-
-Mi scusi?-
-Te ne sei uscito con sei molto bella, cosa sei al ballo della scuola?
Non è una ragazzina, quella che avevi davanti è una donna, devi sorprenderla.
Invitala ad uscire, con classe.-
Gli spiega l'uomo attentamente dispensando i suoi consigli da buon galantuomo e sciupa femmine che è.
-Ma io.. non so come si fa.
Il mio massimo di appuntamento è stato cinema e McDonald perciò direi che non sono giusto per lui.-
Afferma Peter facendo subito capire a Tony che era il momento di far crescere quel ragazzino impacciato e farlo uscire con te è il balzo che lo avrebbe fatto cambiare.
-Allora facciamo un semplice invito a cena, ristorante accessibile ma carino ci penso io non ti preoccupare, vestito bene scordati le felpe o altro una bella camicia e sei a posto.
Poi ovviamente l'atmosfera.
Devi cercare di impressionarla, fortunatamente da quanto ho capito gli piace il tuo lato impacciato perciò non ti verrà molto difficile e poi a fine serata..-
-Okay okay, so come si fa quel genere di cose.. non così inesperto.
E comunque non credo che succederà mai sa.. farlo con lei.-
-Più autostima Peter! Guarda me, se non ne avessi dove sarei adesso?-
I due continuano questo genere di discorsi cercando di perfezionare ciò che il giovane avrebbe dovuto dire per farti stare tranquilla durante l'appuntamento oppure come arrivare alla terza base in poche mosse che però il ragazzo rifiuta categoricamente di imparare.
-Sei pronto?-
-Signore la prego aspetti..-
-Jarvis informa y/n di tornare pure qui che ho bisogno urgente di lei in questo momento.-
Quando recepisci questo messaggio dalla voce robotica per il corridoio aumenti il passo smettendo di parlare con uno scienziato che ci stava provando evidentemente con te, raggiungendo l'uomo trovando ancora nella stanza Peter ragazzo che si sta toccando le dita in maniera nervosa cercando lo sguardo di Tony.
-Sono qui, dimmi.-
-Oh Peter a qualcosa da chiederti.-
Afferma Tony dando una pacca sulla schiena del sopracitato lasciandolo senza parola per qualche secondo come se l'aria non arrivasse neanche ai suoi polmoni.
-Okay, hai bisogno una mano in qualcosa?-
Gli chiedi ponendoti di fronte a lui continuando a guardarlo negli occhi, quei suoi occhi chiari che ora ti stanno scrutando come un cerbiatto.
-Sai.. stavo pensando, okay sì che potremmo tipo io e te.-
Prende una pausa sperando che tu abbia già capito quello a cui vuole parlare, ma purtroppo per lui non recepisci al volo il messaggio tanto da doverti girare verso Tony che però si dilegua uscendo dalla stanza inventandosi qualche progetto finto da completare.
Peter prende un respiro profondo quando viene lasciato solo insieme a te prendendo tutto il coraggio che ha in corpo per continuare il suo discorso.
-Vorresti.. vorresti uscire con me?
Se non vuoi non è un problema, non me la prendo ovviamente.
Però sarebbe bello quindi qualunque cosa ti risponda andrà bene e.-
Lo blocchi dalla sua parlantina nervosa ridendo anche per il colorito che le sue guance avevano preso per poi sorridere dolcemente, nonostante stessi pensando al fatto che forse una cosa del genere non sarebbe mai successa decidi di non farti scappare l'occasione.
-Certo, perché no.-
Accetti con piacere il suo invito facendo anche calmare il ragazzo che fino a quel momento si stava torturando le mani guardando a terra pensando in un tuo bidone.
-Questo..-
Prendi un pezzo di carta dalla scrivania di Tony insieme ad una penna iniziando a scrivere velocemente.
-È il mio indirizzo e il mio numero di telefono, nel caso succedesse qualcosa.-
Glielo porgi sorridendo.
-Bene, okay io.. oh sì ecco, verrò da te per le otto e trenta va bene per te?-
-Direi che ti sei guadagnato un appuntamento per stasera Peter.-
Affermi voltandoti camminando fuori dall'ufficio dopo aver fatto l'occhiolino al ragazzo.
È un po' di tempo che non esci con qualcuno e forse ti avrebbe fatto anche bene visto che l'ultima persona con cui sei uscita risale a due anni fa ed era uno strano tecnico di computer che abitava sul tuo stesso piano e che poi avevi scoperto che era tipo sposato e per lui eri una specie di vacanza dalla moglie.
Non c'è neanche da dire che appena hai scoperto tutto gli hai anche tirato dietro di tutto, era il minimo.
Peter beh, Peter è un ragazzo molto dolce, in tutte le volte che l'hai visto lì da Tony non hai mai pensato a lui in quel modo, o a voi due insieme anche perché hai sempre pensato che neanche lui ti vedesse oltre i completi eleganti che indossi per andare a lavorare.
-Forse dovrei mettere qualcosa di più giovanile?-
Ti chiedi dopo aver indossato un semplice abito nero molto elegante, magari è ora di cambiare un po', frughi tra i manichin per poi trovare un vestito azzurro con le righe bianche, lo prendi in mano guardandolo per qualche minuto decidendo infine di mettertelo addosso insieme ad un paio di sandali alti aperti guardando l'orario e scendendo in strada aspettando che Peter arrivasse visto che sei uscita con anticipo e ti siedi sui gradini delle scale.
Pochi minuti dopo scorgi sul marciapiede una figura correre con un completo elegante nero e in mano un mazzo di fiori nella tua direzione pian piano questo prende volto e scoppi a ridere quando Peter si presenta davanti a te cercando di mostrarsi al meglio ma con il fiatone porgendoti i fiori.
-Scusami sai.. non ho l'automobile perciò sono dovuto venire a piedi e pensavo di ritardare.-
Farnetica cose velocemente col suo solito modo di fare impacciato, tu sei intenta ad annusare il fantastico profumo emanato dal bouquet di tulipani che ti ha regalato portando poi gli occhi su di lui.
-Non ti preoccupare, sei in perfetto orario. E se molto elegante così wow.-
Appoggi una mano sul ripiego della sua giacca dandogli un bacio sulla guancia.
-Dove siamo diretti?-
-Oh certo, andiamo di qua.
Possiamo cenare e poi fare una passeggiata nel parco.-
Si sentiva lontano chilometri il nervosismo nella sua voce ma non ne comprendi il motivo, non aveva nulla che potesse scatenate quello stato d'animo, avevi accettato perché sapevi che sarebbe stata una bella serata.
Continuando a camminare e parlare di tutto quello che vi passa per la mente fino ad arrivare al ristorante dove vi sedete con calma, Peter ti sposta la sedia facendoti accomodare e tu sorridi sentendoti anche troppo riverita, iniziate a mangiare con calma finendo e uscendo da quel posto che forse era un po' troppo per voi due, ridendo camminate scherzando su quello che imbarazza Peter come il fatto che Tony lo chiami bimbo ragno fino ad arrivare ad altre cose
-Bimbo ragno è carino, è come se fossi suo figlio ormai.
E non dirmi che non è stato lui a consigliarti per stasera perché non ci credo.-
-Mi hai scoperto, solo che volevo farti sentire a tuo agio e no, per me è imbarazzante quando il signor Stark mi chiama in quel modo mi fa sentire un bambino.-
Lo fermi prendendolo per mano guardandolo negli occhi rimanendo così per qualche minuto nel silenzio più totale, l'atmosfera attorno a voi rende il momento ancora più intenso, la luce lieve della luna che viene sovrastata da quella dei lampioni accesi che illuminano i vostri volti.
-Mi piace quello che fai come Spiderman vorrei avere io le tue capacità, e poi quella tutina ti sta davvero.. davvero bene.-
-Oh grazie.-
-E tornando al discorso di prima.. per me non sei un bambino.-
-Seria?-
Abbassi il volto lasciandoti andare in una breve risata per quelle sue uscite così inaspettate, se fossi stata con un altro ragazzo in questo momento forse sareste stati già da molto arrivati al passo successivo ma lui, lui riusciva a lasciarti senza parole anche solo con l'espressione facciali che fa quando non capisce oppure non sa cosa dire.
Come ora.
-Peter sto per baciarti.-
-Scusa cosa?-
Lo vedi strabuzzare gli occhi quando appoggi le labbra sulle sue delicatamente posando una mano sulla sua guancia facendo si che Peter si lasciasse andare a quel contatto così leggero e innocente che ti trasmette delle belle sensazioni.
Quando ti stacchi gli accarezzi con un il pollice la sua bocca rosea di cui ti manca già il sapore, ti mordi il labbro inferiore facendo un piccolo sorriso ammiccante.
-Ho intenzione di andarci piano con te, ma allo stesso tempo..-
Ti blocchi dandogli un altro bacio veloce passando le mani tra i suoi capelli morbidi.
-Se andiamo avanti così non so dove potremmo finire.-
-In che senso?-
-In quel senso Peter, la prossima volta però facciamo pizza e cinema?-
Lo vedi sorridere apertamente per la tua frase, un po' perché gli hai appena fatto capire che ci sarà un'altra uscita tra voi due e anche perché Tony non aveva ragione, a te piacciono le cose semplici.
-Mi piace come idea.-
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