Clint Barton • You're not ready
Immagina: Clint Barton/ Hawkeye x Reader
Y/N sta per your name (il tuo nome)
Tutto quello che stai cercando di fare è del sano e meritato riposo nella tua stanza nella Avengers Tower, hai gli occhi chiusi e distesa sul morbido materasso quasi fondendoti con esso senti il rumore delle nocche battere contro la porta di legno e quest'ultima spalancarsi rivelando la figura di Tony che si mette ai piedi del letto con le braccia incrociate guardandoti dall'alto.
-Non ho intenzione di alzarmi per almeno qualche anno.
Può esserci anche il peggior mostro, ho deciso di rimanere qui Tony.-
Mormori alzando una mano cercando di fermarlo da qualsiasi cosa volesse dire ma ovviamente l'uomo non ascolta neanche una tua minima parola prendendo la bottiglietta che hai sul comodino rovesciandotela direttamente sul viso facendoti scattare di colpo con uno sguardo minaccioso.
-Sei impazzito?-
Alzi il tono della voce visto il suo gesto per poi uscire dal tuo comodo letto spingendolo fuori.
-Barton ti sta aspettando fuori per il vostro allenamento, ti prego di muovere il culo.-
Ride chiudendosi la porta alle spalla lasciandoti ai tuoi mugugni e imprecazioni solitarie, ti cambi indossando la tua uniforme bordeaux prendendo il tuo arco del medesimo colore.
Perché sì la tua abilità nel tirare con l'arco è strabiliante quanto con qualsiasi altra arma però quello ti da più soddisfazione, scoccare la freccia, farle tagliare l'aria fino ad arrivare alla perfetta destinazione.
Purtroppo in questo periodo la tua capacità è calata a causa di un combattimento che ti ha provocato dei gravi danni tanto da non farti più eseguire il tuo semplice compito come dovevi e qui entra in gioco Clint che si è subito offerto di aiutarti a recuperare tutto.
Esci trovandoti l'uomo ad aspettarti e accoglierti con un grande sorriso quando arrivi da lui ricambiando il gesto, sapeva metterti a tuo agio in qualsiasi situazione anche quando stai per mollare tutto perché non riesci a beccare il bersaglio giusto lui ti sprona sempre a fare di meglio.
-Clint, cos'hai in serbo per me oggi?-
Chiedi cercando di non fargli notare il tuo umore a terra come ogni volta che dovi salire su quella pedana di combattimento insieme a lui sentendoti sempre più piccola rispetto agli altri.
-Oh dai y/n, nulla di grave proviamo a fare una cosa semplice allora simulazione combattimento e quando ti dico freccia devi scoccare colpendo i bersagli okay?-
Parla con calma mentre tu lo guardi sperando che tutto quello che ha detto sia seguito da uno "stavo scherzando" che tarda ad arrivare.
-Sei serio? Semplice?-
-Nulla che tu non sapessi fare prima.-
-Tu sei fuori, non credi stare sul calmo sia..-
Non ti lascia finire neanche di parlare che inizia a sferrare colpi che tu prontamente schivi cercando di non perdere l'equilibrio inizi quel corpo a corpo complesso con Clint che non accenna nemmeno un momento a placarsi e continuando a darti ordine di scoccare le frecce nei diversi tabelloni e tu non guardi neanche se li hai minimamente centrati.
Ora il tutto si stava facendo sempre più intenso dopo averle esaurite tenti di usare il tuo arco come arma cercando di bloccarlo ma questo ti butta a terra in poche mosse.
-Lasciami morire in pace.-
Affermi aprendo le braccia per poi venire tirata su di peso da lui mentre le sua risata contagia anche te, nonostante in quel momento lo odiassi più di qualunque altra cosa per aver messo a nudo le tue debolezze in combattimento che un tempo non c'era neanche l'ombra.
-Ma smettila non sei stata così tanto malaccio in fondo. Puoi migliorare col tempo.-
Molli via la serietà e ridi insieme a lui perché non riesci a tenere il muso per molto fino a quando scatta l'allarme rosso, le sirene risuonano fuori dall'edificio mettendovi in allerta facendo scattare subito Clint sulla difensiva.
-Cosa succede?-
Da lì a poco il resto degli Avengers schizzando fuori come delle saette e senti Tony richiamare Clint a rapporto che si volta nella tua direzione sapendo benissimo quello che stai per dire.
-Tu rimani qua, so che vorresti venire ma no.
Non sei ancora pronta.-
Lo guardi con gli occhi di chi avrebbe voluto fulminarlo senza spiccicare una sola parola, ti senti ferita a quelle parole.
"Non sei ancora pronta."
La frase rimbomba nelle tue orecchie ancora anche quando tutti se ne sono andati e tu sei rimasta lì da sola con le mani in mano cosa che non puoi assolutamente permetterti.
Da quando segui le regole imposte dagli altri?
Corri verso l'armeria rifornendoti del necessario per poi saltare in sella alla tua moto dirigendoti contro la corrente di persone che stanno scappando dal centro città.
Quello che ti trovi davanti ti lascia quasi senza parole, uno strano bestione color fango non riconoscibile in volto sta combattendo contro i tuoi compagni che stanno evidentemente facendo fatica a stargli dietro.
Clint fa partire una delle sue frecce-bomba che evidentemente fa imbestialire l'essere tanto da prendere delle auto e scagliandogliele addosso colpendolo in pieno con una che non riesce a eliminare in tempo, a quel punto scendi veloce dal veicolo iniziando a correre nella sua direzione nonostante il mostro si stia avvicinando verso l'uomo molto probabilmente per finirlo ma tu con un colpo basso col tuo arco in quella che credi sia una parte molle del suo corpo coperto da strane squame lo ferisci facendogli emettere un fortissimo urlo che porta tutti al tentativo di tapparsi le orecchie ma tu continui a correre verso Clint affiancandolo.
-Cosa ci fai tu qui dovresti essere a casa.-
Asserisce mentre tu lo liberi dalle lamiere il più in fretta possibile sotto i suoi lamenti, noti che ha delle ferite lievi e una più grave sulla gamba e decidi ti prenderlo per come ti è possibile e sposarlo in all'angolo della strada posando una mano sul suo petto per poi strappare un pezzo di stoffa dei suoi pantaloni ormai rotti stringendo in modo tale da fermare il sangue.
-Ti prego di stare qui, non come ho fatto io.-
La tua voce è implorante, non sai perché ma al solo pensiero di perderlo ti si accappona la pelle facendo provare uno strano senso di vuoto, purtroppo ora non hai il tempo di pensare a questo.
Lo lasci lì sperando che ti ascolti davvero e non faccia di testa sua però vista la condizione del suo arto le sue possibilità motorie sono molto scarse per permettergli di muoversi in tutta autonomia.
Nei momenti che seguono ti prendi qualche colpo dalle macerie lanciate da quel coso fino a quando non fai notare agli altri che la ferita che gli hai inferto precedentemente iniziando a colpire lì aprendone della altre in quello che è il suo punto debole facendolo arrivare al terreno inerme e questo pian piano si raggrinza fino a diventare grosso come una lumaca che Tony provvede a disintegrare facendolo diventare polvere.
-Andiamo a recuperare Clint e torniamo a casa.-
Afferma Steve posando una mano sulla tua spalla e tu gli fai strada fino al vostro compagno di squadra che è ancora disteso nello stesso punto.
Una volta arrivati all'Avengers Tower fermi gli altri affermando che ti saresti presa tu cura di lui lasciando che se ne andassero dopo averlo portato nella sua stanza e appoggiato sul letto viene lasciato nelle tue mani.
Prendi ciò che ti serve per medicarlo accovacciandoti davanti a lui iniziando a tamponare il batuffolo di cotone sulla sua ferita aperta con il sottofondo dei suoi versi trattenuti, ma un urlo che cerca di soffocare, esce dalla sue labbra quando premi.
-Mi hai diciamo salvato.. grazie y/n.
Non mi hai ascoltato però forse è meglio.-
Sorridi fasciando e stando attenta ai movimenti che compi per non fargli del male.
-Togli il diciamo, se fossi rimasta qui come hai detto tu, magari avresti molto più che qualche taglietto.-
-Non metterla così ora, poi mi tocca offrirti una cena.-
A quella frase ti fermi qualche secondo a guardarlo negli occhi mangiucchiandoti l'interno della guancia non sapendo bene perché quella situazione si stava facendo sempre più imbarazzante rendendo le cose complicate fino a quando Clint non si avvicina di più a te spostandoti una ciocca di capelli dalla fronte e con tutta la calma del mondo appoggia le labbra sulla tue facendoti provare quella sensazione che ti mancava da tempo, porti le mani sulle sue spalle continuando a baciarlo per poi staccarti e sorridendo come un'ebete.
-Accetto l'invito a cena comunque.-
Scoppi a ridere dandogli un piccolo bacio sulla guancia mettendoti a sedere a gambe incrociate sul suo letto.
-Certo, sappi che gli allenamenti non diventeranno meno duri.-
T'informa facendo finta di essere serio.
-Ho i miei metodi per farti cambiare idea, non ti preoccupare.-
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