PARTE 1
Immagina per katiavaldes359, spero ti piaccia ❤

Quand'era arrivato sulla terra non pensava che il suo piano sarebbe finito così. Ora si trovava lì, incarcerato con intorno degli stupidi supereroi.
Non poteva neanche parlare, per colpa di quella specie di museruola che gli avevano messo sulla bocca, lo trattavano come un mostro, un'essere orribile, alla fine, era ciò che era.
Si guardò intorno, mentre l'uomo di latta parlava con degli agenti, e fu in quel momento che la vide, con i capelli raccolti in uno chignon disordinato che firmava fogli su fogli.
Era lì, in piedi davanti alla segretaria della hall e sorrideva, come se nelle ultime due ore non fosse successo niente.
Si girò, cercando chi la stesse guardando, probabilmente si sentiva osservata.
Appena i suoi occhi incontrarono i miei mi sentii quasi piccolo difronte a lei, e lei, mi sorrise, non un sorriso di disprezzo, no, un sorriso sincero come se avesse capito tutti i motivi per i quali avevo cercato di conquistare la terra e mi avesse perdonato.
Thor: fratello, chi guardi?
Mi sussurra nell'orecchio togliendomi la museruola.
Loki: nessuno.
Thor: non ti credo, sarai il Dio delle menzogne, ma nelle questioni amorose sei un'incapace
Come si permette quella sottospecie di caprone di dirmi certe cose!
Loki: non sto guardando nessuno
Thor: se lo dici tu, comunque quella midgardiana è proprio carina, se non dovessi tornare ad asgard in prigione avresti potuto farci un pensierino.
Mi sorride ammiccando, lo guardo disgustato, se c'è una ragazza bella lui pensa sempre ad andarci a letto.
Thor mi rimette la museruola.
Nel frattempo l'uomo di latta cade a terra.
Thor gli sbatte il martello contro al reattore per farlo tornare a respirare.
Non hanno il tempo di esultare che un Hulk molto arrabbiato travolge tutti.
La valigetta contenente il tesseract si apre ed esso scivola davanti hai miei piedi.
Lo prendo in mano e senza perdere tempo apro un portale diretto via da qui.
Vedo per l'ultima volta il viso di quella ragazza, consapevole che non la vedrò mai più.
Il portale mi ha portato nel piccolo paesino in cui avevo mandato il mio robot per distruggere Thor tempo fa.
Con un po' di fatica riesco a mettermi il tesseract, rimpicciolendolo, in tasca.
Entro in una casa abbandonata ed aspetto che arrivi la sera.
Non posso usare i miei poteri e non posso parlare.
Dopo poco un'idea malsana mi balena nella mente.
Verso mezzanotte torno a New York, alla Stark Tower e come pensavo lei è ancora lì a lavorare.
Mi guardo intorno, non c'è nessuno, bene.
Le passò davanti.
Salta in aria dalla sedia in cui era seduta, senza urlare.
Forse avrei fatto meglio a salutarla, non so.
Mi indico la museruola pregandola con gli occhi di togliermela.
Dopo le prime esitazioni me la toglie, le sue mani sono così morbide e delicate.
Loki: grazie, è stato difficile non parlare
Le dico sorridendo.
Y/n: che ci fai qui? Tuo fratello ti sta cercando, come tutti gli altri
Loki: non sapevo dove andare, speravo che tu avresti potuto aiutarmi
Mi guarda, tra l'arrabbiato e il sorpreso.
Y/n: e a te è venuta la brillante idea di venire qui, nella Stark Tower, da me, che non ti conosco neanche a chiedermi aiuto? Tu sei matto.
Effettivamente non ha torto, questa è stata l'idea più stupida che ho preso nella mia intera esistenza.
Loki: almeno puoi togliermi le manette?
Ci ragiona su un po' e subito dopo me le toglie.
Appena le sfila via le leggo nella mente,so tutto quello che ha fatto e gli errori che ha commesso.
Y/n: che stai facendo!?!
Loki: assolutamente niente Y/n Y/s, nome incantevole oserei dire
Y/n: d'accordo, ora tocca a me divertirmi
Non me ne accorgo neanche che mi tira un pugno fortissimo sul naso.
Loki: ahi!
Y/n: così impari a entrarmi nella mente.
Loki: ne hai tirato uno così forte anche al direttore della banca che stavi rapinando?
Mi guarda molto male.
Ho detto una cazzata.