ti amo
Sono sdraiato sul letto a pancia in su che fisso il soffitto ormai da 10 minuti. Immerso nei miei pensieri, non mi sono accorto che qualcuno stava bussando alla mia finestra e chi poteva essere se non Moe?!
"Ma lo sai vero che hanno fatto le porte per un cazzo di motivo?"
"Mi sembrava più originale fare l'entrata a modi Tarzan dalla finestra!"
Nel darle una mano ad entrare, la presi al volo ma finimmo entrambi per terra con lei sopra di me, di conseguenza diventai tutto rosso ma notai un po' di rossore anche sulle sue guance.
"Ehm scusa", disse lei imbarazzata.
"Non fa niente", risposi.
Si alzò da sopra di me e si distese a letto dopo essersi tolta le scarpe e la felpa rimanendo con una maglietta corta con un pelo di pancia fuori e un leggins nero che le faceva un culo stupendo.
"Pensi che un giorno proveremo mai quella sensazione di innamorarci di qualcuno da non poterne fare a meno, come una droga per esempio?", mi chiese.
"Magari un giorno, principalmente l'amore viene quando meno te lo aspetti, per esempio come un uragano. Come mai me l'hai chiesto?"
"Perché mi sono innamorata", disse restando sul vago e sentivo crescere la gelosia in me ma è solo la mia migliore amica perché dovrebbe farmi questo effetto?
PERCHÉ SEI TOTALMENTE COTTO DI LEI, stupida coscienza ma che aveva fottutamente ragione, cazzo.
"Ah", dissi tristemente. Lei lo notò e scoppiò a ridere.
"Che c'è da ridere?", le chiedo con un pizzico di fastidio nella voce.
"Sei geloso, ecco cosa sei"
"Io geloso? Puff, non è vero!"
"Ah sì?", disse mettendosi sopra di me a cavalcioni facendo scontrare le nostre intimità.
Mi trattenni dal gemere, "Sai Chris.." incominciò con voce sensuale, "Secondo me sei geloso...", disse avvicinandosi al lobo e mordicchiarlo, "Perché vedo come il tuo corpo risponde a quello che ti sto facendo"
"Ti conviene non provocarmi sai Moe?", dissi con il fiato corto.
"Ah sì? E cosa potresti farmi?", rispose guardandomi negli occhi con quelle due pozze verdi. Capovolsi la situazione e adesso era sotto di me mentre le tenevo i polsi con le mie mani.
"Guarda, per essere sinceri, non vedi l'ora di essere sotto di me mentre gemi dal piacere che ti provoco", le dissi nell'orecchio.
Ci guardammo negli occhi e bastò un secondo, prima che ci saltassimo addosso.
"Ah fanculo", dicemmo all'unisono. Mi attaccai subito alle sue labbra e cominciai a baciarla con foga mettendola sulle mie gambe. Lei gemeva tra un bacio e l'altro mentre io mi stavo eccitando sentendo i miei boxer restringersi. Le tolsi la maglietta e lei fece lo stesso con me, scorrendo con le sue dita lungo il mio torace fino ad arrivare ai pantaloni e piano piano slacciarmi la cintura ma per quel poco di lucidità che mi era rimasto, la fermai, prima che commettessimo qualcosa di cui poi ci saremmo pentiti.
"Forse dovremmo fermarci", dissi ancora ansimante.
"Si, scusami è colpa mia, mamma che casino scusa scusa scusa", disse mette scendeva da sopra di me per poi rimettersi la maglietta. Sentivo che si era pentita di quello che aveva fatto perché la sentii tirare su dal naso anche se era girata di spalle.
"Ehi Moe non piangere", dissi girandola verso di me mentre con il pollice le asciugavo le lacrime.
"Scusami Chris non dovevo, è che no so cosa mi sia preso per <provocarti> in quel modo, spero solo che la nostra amicizia rimanga come prima"
Perché appena sentii la parola "amicizia" era come una pugnalata al petto?
"Si Moe, ti voglio troppo bene per lasciarti andare" e detto questo l'abbracciai provando un tante emozioni nello stesso momento.
Mentre eravamo abbracciati mi disse: "Mi sa che ti devi cambiare i pantaloni ahhaha"
Mi guardai lì sotto e c'era una macchia bagnata, colpa dei pantaloni beige, cazzo.
"Ehm ehi non è colpa mia, li è sempre attivo", dissi e nel frattempo sentivo la faccia andarmi a fuoco.
"Ehm io Chris devo dirti una cosa che è da troppo tempo che me la tengo dentro", disse con una faccia seria che mi preoccupava.
"Dimmi", risposi con la voce che mi tremava.
"Ehm non so da dove cominciare. Ecco, siamo amici da quando eravamo piccoli e abbiamo fatto un sacco di cose insieme che mi ricorderò per sempre. Quando mi hai chiesto di diventare la tua migliore amica in terza media sono diventata la ragazza più felice del mondo perché sapevo che ci saresti sempre stato per me e così è, ti sono molto grata per questo. Ma piano piano questo valore dell'amicizia è sparito e ho cominciato a provare sentimenti molto forti nei tuoi confronti. Lo vedo da come mi rallegri le giornate appena ti vedo, quando stiamo insieme a fare i nostri super pomeriggioni, le cazzate che continui a sparare, la tua risata, il tuo sorriso, la tua voce, i tuoi occhi cazzo, che mi ci perdo dentro ogni volta, il tuo modo di fare, quando mi coccoli, quando mi difendi e specialmente quando mi abbracci che mi fai sentire a casa. Quella è la sensazione più bella che provo, in poche parole Chris mi piaci e anche tanto ma se vuoi che rimaniamo amici io lo accetterò lo stesso. Ti amo."
Non sapevo cosa rispondere, ero allibito di fronte alle sue parole. La mia bocca non riusciva a dire quelle due fatidiche paroline che provavo anche io nei suoi confronti ma mi si era formato un groppo in gola e non riuscivo più a parlare.
"Ehm non dici niente", mi disse con la voce strozzata segno che stava per piangere.
"Come immaginavo, ho rovinato tutto, come sempre", aggiunse ormai piangendo avviandosi verso la porta. Fece per aprire la porta ma la raggiunsi chiudendola. La sbattei al muro, facendo allacciare le sue gambe intorno alla mia vita e iniziai a baciarla ma mi spinse via.
"Si può sapere che cazzo ti prende? Prima non rispondi e poi mi baci? Ma che cazzo hai nella testa?", disse urlando per poi scoppiare a piangere.
"Che cazzo ho nella testa? Lo vuoi veramente sapere?", risposi anche io urlando, cosa che non avevo mai fatto di fronte a lei.
"Quello che mi prende è che ti amo anche io, cazzo. Ti amo fottutamente troppo per lasciarti andare, non riuscirei a immaginarmi una vita senza di te cazzo, sei troppo importante", finii la frase con voce più bassa.
"Veramente provi quello che provo io?", mi chiese con voce sorpresa e bassa.
"Si Moe, io ti amo"
Mi corse incontro visto che eravamo a lati opposti della stanza e mi abbracciò.
"Mi hai reso la ragazza più felice del mondo, ti amo ti amo ti amo"
"Anche tu Moe" e inginocchiandomi le chiesi: "Vuoi essere la mia ragazza Moe?"
"Si cazzo, io ti amo", rispose per poi baciarmi sorprendendomi di questo gesto inaspettato.
Ho trovato il mio uragano.
FINE
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