Dovevo andare ad una serata di gala con degli amici dei miei genitori. Fortunatamente avevano un figlio della mia età che mi avrebbe tenuto compagnia, giusto per non restare da sola con gli adulti.

Mi stavo preparando e dopo aver finito di fare la terza guerra mondiale, tra la mia camera e il bagno, optai per un outfit (http://www.polyvore.com/larrystylison/set?id=190132981) molto casual ma allo stesso tempo elegante. Come trucco, visto che non mi piaceva avere la faccia come una barbie, misi solamente un po' di mascara e del burro cacao. I miei stavano sbraitando in aramaico di muovermi e allora come Bolt che, in questo caso è una schiappa in confronto a me, presi al volo l'i-Phone e scesi le scale, quasi uccidendomi con gli ultimi due scalini.

Usciti di casa, entrammo in macchina e come sempre ascoltai musica finché non arrivammo all'Hotel dove si sarebbe tenuto questo Gala.

Appena raggiungemmo l'entrata accompagnata da un lungo tappeto rosso, vidi l'ultima persona che mi sarei aspettata di trovare li.

Avevo sentito una mezza parola di qualche squadra di calcio presente a quella serata ma non proprio quella del ragazzo che odiavo più di tutti.
Sia la sfiga sempre dalla mia parte, Amen.
Ci guardammo per qualche minuto senza dire niente, direi che è stato un momento di pace perché di solito ci scanniamo sempre.
Dopo aver salutato educatamente lui e la sua famiglia, ci mancava solo la brillante idea di sua mamma di passare la serata assieme. Stavamo per controbattere ma i nostri genitori se ne andarono senza lasciarci il tempo di rispondere.

"Ma guarda guarda chi si rivede, Moe Anderson che piacere", disse Chris ridendo con i soliti due suoi amici, Philip e Rafael.

"Chris Walker, che piacere non rivederti", risposi con la faccia da stronza.

"Sempre molto simpatica, comunque, che ci fai qui?"

"Potrei farti la stessa domanda", dissi con ghigno.

"Stronza"

"Arrogante del cazzo"

"Antipatica"

Giuro che stavo per tirargli un pugno ma Philip, fortunatamente, intervenne subito.

"Perché non vi fate un giro per sbollire la rabbia e magari chiarire?", propose invece Rafael.
Annuimmo e ci avviamo verso l'uscita.

Appena fuori la sala nessuno dei due proferiva parola.
Arrivammo davanti a un giardino immenso pieno di fiori dove si poteva ammirare la bellezza della città.

"Sei bellissima stasera comunque"

"Wow un complimento Walker, mi stupisci. Comunque anche tu stai bene in smoking"

"Mi odi?", mi chiese dal nulla.

"Non è che ti odio Chris, ma mi dai sempre fastidio ed è questo che mi fa venire la voglia di picchiarti ogni volta", risposi ridacchiando.

"Però tu non sei da meno, secondo me sei stronza dalla nascita"

"Mi difendo solamente. Tregua?", gli chiesi porgendogli la mano.

"Tregua", rispose stringendomela.

"Ti va di fare una passeggiata? Non ne ho voglia di ritornare dentro,sono  noiosissime queste serate", mi chiese.

"Ahhaha concordo, comunque va bene"

Mi prese per mano e camminammo un bel po', raccontandoci quello che avevamo fatto durante l'estate e perché ci stavamo così sulle palle.

Stavamo ritornando, quando sentimmo della musica lenta provenire da un gruppo di musicisti. Ci fermammo ad osservare quando Chris mi chiese: "Mi concede questo ballo Milady?", disse porgendomi la mano.
"Si principino te lo concedo"

Era tutto molto romantico, noi due che ballavamo nel prato con tutta questa atmosfera bellissima attorno a noi.

"Sembra come un film non trovi?", gli dissi con la testa appoggiata sulla sua spalla.

"Già ma la parte più bella deve ancora venire.."

Si fermò tenendomi stretta a lui e perdendomi in quei occhi azzurri come il mare, ci baciammo lentamente esprimendo tutto quello che le parole non riuscivano a dire.