Sei mio
Segui il tuo cuore, diceva mia nonna. Ma qui non si tratta di cuore ma di ormoni. Il problema è che li seguo i miei ormoni è lui che non lo fa.
Ho preso 2 kili maledetti da quando lui è qui. Devo rimediare a tutto questo.
Corro lungo la strada senza una meta precisa ma con un unico obiettivo, perdere peso. Bastava fare sesso ed è questo che mi spinge a mangiare ogni schifezza possibile.
Vi capita mai di volere un ragazzo così tanto da distruggere il proprio corpo a causa sua? Ecco quella sono io adesso.
Maniglie dell'amore diventate canotti, guance che tra poco prendono il volo per luoghi lontani ed un sedere che non entra più nei pantaloni.
Una goccia di sudore scende lungo il viso e mi precipito ad asciugarla, non è bella una ragazza che suda come un uomo ma sono da ore in giro per l'isolato e se tornando a casa e non ho perso 100000 calorie non sarò soddisfatta del risultato.
Sorpasso la vecchietta con il bastone e il bambino che vuole uccidermi con un pallone.
- Avevo quasi preso la cicciona-
E no amore mio, la cicciona proprio no, non oggi. Corro più forte e il respiro diventa più una supplica di fermarmi prima di collassare sul marciapiede.
L'ultimo sforzo ripeto. L'ultimo prima di arrivare a casa e continuare a sudare per un ora consecutiva a causa dello sforzo.
Ottimo lavoro.
Salgo le scale con un acido lattico alle gambe assurdo.
- Ciao tesoro- la mia cara vicina nonché nonna dell'innominabile, torna all'attacco.
- Buongiorno!-
Gocce su gocce scendono dalla mia fronte e le guance si dipingono di rosso. Infarto modalità on.
- Si sente male? Sta sudando-
- Ho corso per qualche isolato. Mi preparo in largo anticipo alla prova costume- sforzo un sorriso.
- Oh giusto. Voi e le vostre fisse con la linea. Noi alla vostra età piacevamo per la carne e non per le ossa. Ricordatelo quando vai a correre- come spiegare alla cara vecchietta che adesso i ragazzi guardano rotondità che non superano i pochi centimetri di carne?
Evitando di iniziare un dibattito di epoche diverse, decido di rifugiarmi in casa mia.
Non nascondo che gli ultimi due piani li ho fatti nel modo più silenzioso che esista.
Bevo un po' d'acqua e sento il corpo in fiamme. Mi fa male tutto. Le chiappe in una maniera assurda.
Pam entra dal portone e la fulmino con lo sguardo.
- Ehi ehi, calmina con le fulminate-
- Quando hai intenzione di lasciarmi casa libera? Sai... sto iniziando a soffocarmi con la tua presenza-
- Tesoro provvedo a far recapitare l'ossigeno- abbandona le sue cose davanti la porta di casa e si butta a peso morto sul divano. Qualche volta vedremo le molle saltare per casa e lei con il sedere per terra.
- Sei spiritosa ma io non sto scherzando. Parla con il tuo fidanzato e chiudete questa questione. Se continui così si scoperà un'altra-
- Piantala! Non scopa con nessuno e non lo farà mai. Mi giocherei la patata-
- E mi sa che la tua patata preziosa l'hai persa tesoro-
- Ci mandiamo dei messaggi. Dice che lavora, mangia e dorme-
- Oh e tu ci credi?- prendo una bottiglietta d'acqua e la raggiungo.
- Non provarci a sederti sul divano con le tue chiappe sudate- indica il mio sedere indolenzito.
- Non sudano le mie chiappe- metto il broncio.
- O si che sudano tranquilla. Comunque io ci credo. Non scoperebbe mai con un'altra-
Convinta lei.
Entro in bagno, la sento parlare e decido di origliare.
- Si, volevo sapere che fai.. si insomma non mi starai mica dimenticando vero?-
- Come? E con chi? Non hai detto che non esci mai? Cioè... senti se invece di uscire.. si insomma posso venire io a casa da te e facciamo pace.. sai mi mancano certe cose e mi manchi tu...-
Smetto di origliare quando inizia a dare dettagli da bollino rosso.
La doccia aiuta il mio corpo a rilassarsi in pieno e finalmente Pam mi comunica il suo ritorno all'ovile.
- Era ora!- furono le mie uniche parole.
Mi sdraio sul divano con una carota in mano pronta alla dieta ferrea.
Non è sicuramente quello che vorrei ma lo devo fare.
Bussano alla porta e apro sicura del ritorno di Pam ma c è lui.
- Bene! Ti serve qualcosa?-
Mordo la carota strafottente del mio aspetto orrendo e non lo guardo proprio. Forse giusto una sbirciatina giusto per vedere se quei famosi chili maledetti li ha presi anche lui.
Impeccabile come sempre e senza un'imperfezione. Missione cerca l'imperfezione, fallita.
- Grazie Cloe, grazie dell'invito. Entro molto volentieri- mi supera ed entra in cucina come se fosse casa sua.
- Mi spieghi che stai facendo?-
- Preparo la cena. Deduco che non hai cucinato nulla- indica la mia carota che mordo soddisfatta.
- In realtà questa è la mia cena- svolazzo per aria la mia carota dal sapore orrendo.
- Allora, basta cazzate e via con i preparativi. Mangerai la migliore carbonara del secolo- strofina le mani e lo vorrei uccidere.
- Non ho la pancetta quindi niente carbonara- incrocio le braccia trionfante.
- Guarda caso nel mio appartamento ho l'ingrediente mancante- mi schiaccia l'occhio e scompare dietro la porta d'ingresso.
Corro allo specchio per controllare i capelli e i denti. Prendo due o tre bottiglie di vino rosso lasciate per le occasioni e torno a sedermi con il mio baby doll sul divano.
Lo faccio ubriacare ed il gioco è fatto. Oppure lo chiudo fuori a congelare fino a quando mi supplica di andare a letto con lui.
Provo con la prima e a mali estremi, estremi rimedi.
- Ecco qui. Alzati e dammi una mano- mi allunga la mano e dopo averlo guardato mi fa quel sorriso maledetto.
- Prendi le uova mentre io taglio la pancetta-
- Lo sai che questa è casa mia? Che ti stai appropriando della mia cucina? E che io sono incazzata a morte con te? Si lo sai vero?- prendo le uova e lo guardo.
- Si lo so. Ti passerà!-
-Ti conviene farmi la più buona pasta alla carbonara che esista- lo minaccio.
- Garantito piccola. La ricetta è di mia nonna-
La pasta era spettacolare. Mi sono dovuta girare per l'ingrediente segreto che si notava benissimo ugualmente, il pepe nero.
Apro la terza bottiglia e siamo tutti e due mezzi brilli.
- Cosa era? Il terremoto?- mi tocca il braccio.
- Ma cosa dici? È il vino! Oh mamma si il terremoto- gira tutto e vedo due vicini fighi nel mio salotto.
- Andiamo a letto insieme?- parlo con il gemello che non mi ha rifiutato e stranamente accetta.
Mi prende da un braccio e mi fa saltare in braccio a lui.
-Ahhh!- urlo e mi afferra per il sedere.
- Shhh-
Inizia lo show. Sei mio.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro