Il bisogno di distrarsi
I giorni trascorrevano tranquilli e il bernoccolo era quasi scomparso. Il mio caro vicino sexy non si era più preso cura di me anzi, dopo aver sistemato la cucina è scomparso dicendo di avere di meglio da fare.
Alla fine a me poco importa. Dopo la caduta ho deciso di non pensare più ai flirt e andare direttamente a divertirmi come una volta.
- Pam? Sto uscendo adesso dal lavoro. Alle 22:00 ti passo a prendere, ho bisogno di divertimento. Tanto divertimento-
-Vorrei ma non posso. Ho promesso al mio boy di passare una serata particolare-
-Ok, ok non voglio i particolari grazie-
Potevo passare ogni sera da sola in quel buco di casa mia? Dovevo farmi nuove amicizie o sarei morta sul divano a guardare vecchi film strappalacrime.
Improvvisamente mi ricordo della nuova apprendista Sharon e decido di cercare il numero tra le mille scartoffie portate a casa.
Dopo aver messo a soqquadro l'appartamento lo trovo e alzo la mano con il foglio contenente il numero in aria come per dire ''Vittoria'' . Senza aspettare la chiamo.
Mi aveva colpito dal primo momento proprio per la somiglianza con la mia cara amica Pam, anche lei aveva quelle battutine poco tranquille.
-Sto scendendo- rispondo al citofono con una mano impegnata a legare i laccetti delle scarpe.
Dopo la mia caduta ho decido di comprare scarpe anti sabotaggio con un laccetto che mi avrebbe salvata dal mio continuo ritardo.
-Finalmente, sono ore che ti aspetto-
-Stavo scendendo quando...-
-Ok,ok non trovare scuse e andiamo a divertirci-
-Tesoro ricordati che sono il tuo capo- mi tiro il vestitino quasi inguinale e porto i capelli dietro l'orecchio.
Sharon mi porta in una discoteca fuori città perché lì ci sono ragazzi più fighi e poi ci sarebbero stati anche i suoi amici ad aspettarci.
Passiamo in mezzo alla gente e seguo la mia amica che sale le scale.
-Dove andiamo?- urlo per farmi sentire.
-Tranquilla e seguimi- mi tira dalla mano e saliamo un paio di scalini fino ad arrivare ad un privè, se così possiamo definirlo. Ragazzi tutti carini e ben vestiti andavano avanti e indietro nella vasta sala e mi sento fuori luogo dato che speravo di farmi qualcuno questa sera.
- Preferivo il piano di sotto- dico con tono seccato.
- Ti presento i miei amici e poi mi dici quale piano preferisci- il suo ancheggiarsi potrebbe ipnotizzare chiunque.
Intravediamo un tavolo infondo con quattro persone, una delle quali inizia a fare gesti di fumo per farsi vedere da Sharon.
- Ragazzi questa e Cloe- mi spinge e saluto con la manina come una quindicenne.
-Ciao io sono Tim, lei e Holly, Clark e Robby-
-Il piacere è tutto mio- riesco a dire senza impappinarmi.
La mia serata doveva essere l'opposto ma infondo mi sto divertendo. La musica non è eccessivamente alta ed il bicchiere è sempre pieno. Beati soldi. Il panico si prende possesso di me e non saprei proprio come pagare tutto questo lusso.
-Piccola cosa ti prende?- Clark non aveva fatto altro che flirtare con me per tutta la serata e quando inizio a frugare nella borsetta in cerca della mia carta di credito, mi blocca la mano e mi sussurra. - Tranquilla offriamo noi- lo guardo e mi schiaccia l'occhio.
Finalmente inizio a respirare e a godermi la serata. Vorrei non essere sfacciata ma prima di tornare a casa devo portare urgentemente uno nel mio appartamento, mi accontento anche del primo che passa.
Purtroppo le mie aspettative vanno in fumo e Clark si offre di accompagnarmi a casa. Serata andata a male.
-Certo, mi farebbe piacere-
La cordialità prima di tutto, diceva mia nonna. In tutto il tragitto stavo riflettendo a quali posti potrei raggiungere in poco tempo per far abboccare qualcuno e quando ho le idee chiare sfoggio il mio sorriso più bello.
-Eccoci- la macchina si ferma ed io mi sporgo per salutarlo.
-Grazie della bella serata e soprattutto del passaggio- stavo per scappare ma mi ferma e mi parla in quel modo così sensuale che forse forse un pensierino lo farei proprio con lui.
- Sai, mi farebbe piacere salire se per te va bene- ed ecco la proposta su un piatto d'argento.
-Molto volentieri- muovo i capelli per provocarlo e lui parcheggia per poi salire le scale con me.
Ad ogni scalino cercavo di ancheggiare come Sharon anche se non sapevo sinceramente cosa ne stava uscendo. Lo guardo e poi apro la porta dell'appartamento.
-Bella casetta. Accogliente- si guarda intorno.
-Grazie. Drink?- annuisce e riempio il bicchiere per metà porgendoglielo successivamente.
-Allora? Di cosa ti occupi?- e questa fu la prima domanda seguita da altre cento sulla mia vita, sui miei hobby, sulle mie abitudini e in questo momento avrei preferito guardare bambi alla tv.
Alla fine mi addormentai e mi svegliai la mattina successiva sul divano e con un biglietto sul tavolino.
''Mi ha fatto piacere conoscerti meglio. Dormivi come un'angelo e mi dispiaceva svegliarti. Questo è il mio numero 347------'' accartocciai il foglio prima di leggere il numero e sbuffai allungandomi sul divano.
-Che noia-
Dopo la doccia mi chiama Pam e il mio odio è enorme.
-Bellissima allora? Cosa hai fatto ieri sera?-
-Ti odio, questo ti basta?- entro in cucina mettendo il viva voce e preparandomi la colazione.
-Ma andiamo, avevo delle priorità-
-Sai come ho passato la mia serata? A chiacchierare con gente tutta per bene e ad immaginarmi qualsiasi uomo sul mio letto. Una noia mortale-
-Sto cercando di immaginare la scena e tesoro...è epica-
-Sarebbe ancor più epica se avresti visto la mia faccia quando il belloccio fatto salire in casa, mi ha deliziato delle sue mille domande-
E la mia cara Pam inizia a ridere a crepapelle. Posso odiarla più di così?
- Ho bisogno di sesso e subito-
- Hai proprio un bocconcino a due passi, facci un salto-
-Quell'idiota non mi parla più. Non ho mai incontrato uno che se la tira così tanto-
- Più se la tira e più ci piace giusto?-
-No, non vale per lui-
Sgranocchio i miei biscotti mentre Pam mi ripete di aspettare e aspettare e aspettare.
- Se stai facendo cose sconce mentre sei al telefono con me non ti parlerò più, sappilo-
- Sarebbe divertente ma no, ho trovato il numero di un ragazzo favoloso che chiamavo ogni volta ne avessi voglia e ti anticipo che è una vera goduria-
- Grazie a Dio- guardo il tetto e ringrazio Pam che manda subito dopo il messaggio con il numero.
Chiamo e risponde al primo squillo, spero non sia un maniaco o un vecchio di 60 anni.
- Pronto? Pronto?-
-Em si ciao, sono un'amica di Pam, ti andrebbe di-
-Si, dove e quando- ok, forse dovrei farmi mandare una sua foto o robe simili ma al diavolo tutto.
-Casa mia direiiii adesso?-
Lo sconosciuto si presenta 10 minuti dopo con un jeans e una maglia abbastanza attillata da far vedere i suoi muscoli scolpiti. I capelli spettinati e gli occhi color cioccolato erano proprio fantastici e in un secondo mi trovai con la testa appoggiata al muro e le sue labbra sulle mie. Focoso il ragazzo. Le labbra non si mollarono un secondo tanto da sentirle bruciare e pizzicare. La sua mano vagava in tutto il corpo soffermandosi al seno e al sedere. Non sapevo il suo nome e neanche chi fosse ma l'importante era godermi il momento. Lo bloccai con fatica e lo trascinai in camera ed una volta entrati mi spinse sul letto e si posizionò proprio sopra il mio corpo. Baci umidi stavano risvegliando la voglia frenetica della sera prima e ringrazio mentalmente Pam per questo ben di dio.
Ci spogliamo velocemente come se avessimo i minuti contati e in un secondo lo sentì dentro di me. Niente parole, niente di niente, solo e puro sesso con un contorno di gemiti vari.
- Cazzo- fu l'unica parola uscita dalla sua bocca prima di stendersi sul letto e toccasi i capelli.
- Wow- avevo l'affanno e il mio seno faceva su e giù a causa del mio respiro pesante.
- Piaciuto?- si alza mostrandomi il suo meraviglioso lato b e avrei ricominciato volentieri.
-Abbastanza- inizia a vestirsi e faccio la stessa cosa io dopo aver capito che il divertimento è già finito.
- Solo abbastanza? E' la prima volta che mi dicono ABBASTANZA- scandisce quella parola in maniera dispregiativa.
- Forse ho bisogno di un bis non credi? Giusto per far diventare quell'abbastanza un Si certo-
-Bambolina purtroppo ho un altro impegno, rimandiamo per la prossima volta ok?- si avvicina e mi prende il mento con le dita, mi sorride e ne vorrei volentieri ancora.
-Neanche 5 minuti?- lui ride e non cede. Sfacciatissima io e gran figo lui.
Questa volta a chiamare Pam sono proprio io.
-Pam cazzo, dovevi presentarmelo prima- e nel frattempo rivivo tutti i minuti precedenti.
-Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto ma adesso devo andare. Bill vuole comprarmi un completino sexy-
-Poi dici perché ho bisogno di certi momenti, ho un'amica come te-
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