Fine della vacanza
Qualcuno parla ma non capisco niente. Sento tutto girare e la bocca amara come il veleno. Cerco di trovare la forza di alzarmi o per lo meno di aprire gli occhi e capire dove mi trovo ma non riesco. Vorrei solo... vomitare.
Non avendo la forza di alzarmi mi giro nel letto vomitando subito dopo sulla moquette.
- Merda Cloe-
- Oh non urlare ti prego- mi asciugo le labbra con la mano e mi lascio andare sul materasso.
- Non sto urlando anche se dovrei farlo. Che schifo-
- Bell'amica. Sto male e non hai pensato di farmi trovare una bacinella o una cosa simile-
- Mamma non la sopporto più. Anche in questo stato si permette di polemizzare. Parla tu con lei-
E in quel preciso istante mi ricordo un particolare. Chi mi ha accompagnato in camera? Di punto in bianco trovo la forza e per qualche secondo sembra mi senta meglio. Mi siedo sul letto e mi guardo intorno. Inizio a sentire la puzza della moquette che ha assorbito la bile. Aveva ragione Pam. Che schifo!
Ed eccolo.
- Cosa ci fa lui qui?-
- È il mio ragazzo e tu sei fuori di testa da giorni. Avevo anche pensato di chiamare Chris ma non mi sembrava il caso dopo tutta la merda che hai buttato contro di lui-
Torno a letto e chiudo gli occhi. Pensavo fosse lui, ma come poteva mai venire uno stronzo del genere qui. Da me. Non poteva sicuramente perdere le sue scopate occasionali. Fanculo.
- Cloe devi tirarti su. Non puoi fare la stronza con la tua migliore amica solo per un ragazzo che conosci da quanto? Un mese?-
- Tu sei di parte. É la tua ragazza- parlo ad occhi chiusi mentre sento il suo sguardo bruciarmi la carne. Mi odia si percepisce a chilometri.
- Cloe ma ti sei vista? Hai appena buttato l'anima sulla moquette e stai mandando a quel paese la tua vita. Per uno che neanche ti pensa-
Mi alzo di colpo puntando un dito sul suo petto. - Lui non mi pensa e su questo siamo d'accordo ma non siamo d'accordo su tutto il resto. Sono padrona di fare della mia vita quello che cazzo voglio. Anche vomitare su una moquette pietosa. Anzi ne sono contenta. Finalmente puliranno questo schifo-
-Vedi? Te la prendi pure con la moquette adesso- risponde indicando il pavimento.
- È assurda- Pam gironzola avanti e indietro stringendo i pugni. - Guarda non ti permetto di parlare così al mio ragazzo. Vuoi rovinarti la vita? Prego. Prego. Noi torniamo a casa. Adesso. Puoi decidere se venire con noi o fare quel che cazzo ti pare. Hai mezz'ora- prende dal braccio il suo ragazzo e sbatte la porta.
Ognuno dice la sua. Chi mi rompe di qua chi mi rompe di la. Sono stufa. Ma non posso rimanere qui da sola. Mi alzo a stento dal letto e vado a fare una bella doccia ghiacciata, l'unica cosa che può rimettermi in sesto. Mi guardo allo specchio e sono pessima. I capelli stropicciati e due occhiaie da far paura. Sono impresentabile.
- Cloe- Pam bussa alla porta - Hai deciso? Vieni o no? Il volo è tra un ora-
- Sto facendo una doccia. Verró con voi-
Non ho sentito la risposta ma probabilmente sarebbe stata. Grazie al cielo.
Dopo un ora di scuse all'hotel per il ricordino lasciato in camera e il corri corri in stanza per sistemare a casaccio la mia roba in valigia, eravamo in volo.
È inutile dirvi che non mi hanno rivolto parola per tutto il tragitto. Ok sono stata una stronza ma ero sbronza da paura.
Ok forse non lo ero quando ho mandato a quel paese Pam ma avevo una gran pena d'amore.
Ok lo ammetto. Sono stata una stronza.
Anche se parlo tra me e me mentre salgo le scale di casa, spero che Pam ed il suo ragazzo mi perdonino.
- Signorina è mancata parecchio... pensavo l'avessero rapita gli alieni o qualcosa del genere. Sa una mia amica dice che..- non ascoltai il resto della storia perché non mi interessava, anzi continuai a camminare senza rivolgergli parola.
Entro tranquilla nel mio appartamento senza ulteriori stop. Forse non sapeva del mio ritorno o probabilmente... ma perché non faccio altro che pensare a lui? Basta. Devo rimettere in sesto la mia vita.
Decido di andare al centro commerciale. Taglio, piega, depilazione completa, maschera e chi più ne ha più ne metta. Restauro totale.
Ormai erano le 20:30 e l'unica cosa rimasta oltre avvisare il mio capo del mio ritorno, era di chiamare Pam.
Segreteria telefonica.
Decido di lasciare un messaggio. Sarebbe stato molto più semplice di parlare mentre lei sbuffa in ricordo al pessimo viaggio.
- Pam sono io, Cloe. Volevo chiederti scusa. Sono un'amica di merda. Mi dispiace di averti rovinato il viaggio. Prometto di rimediare al più presto. Ah, e chiedi scusa anche al tuo dolce ragazzo. Sei molto fortunata Pam. Ti voglio bene-
Ok, il gioco è fatto. Mi aspetta una pessima giornata domani.
6:00 suona la sveglia
7:30 caffè doppio e tanto trucco per coprire la stanchezza
8:30 esco da casa con le chiavi in bocca, la scarpa in una mano ed il cellulare tra la spalla e l'orecchio.
Nessun messaggio.
Vorrà i suoi tempi.
Il mio capo è incazzato nero. Vuole che per un mese lavori gratis. Dalla mia assenza hanno perso centinaia di soldi. Ma si vedeva a chilometri, è felice di vedermi. Potreste pensare che la sua felicità è data dal mio aspetto ma non è così. Tutti i miei colleghi, o quasi, mi bloccavano per ringraziarmi. Di cosa? Di essere tornata ovviamente.
- Mio Dio Cloe eravamo nella merda. Abbiamo fallito in tutto. Qualche giorno fa il capo ha minacciato di chiudere l'attività-
- Cosa? Ed io non ho saputo niente-
- Beh pensavamo che non te ne importasse o che avessi trovato lavoro altrove-
E l'ennesima prova che sono un'idiota è proprio questa. L'azienda in cui lavoro stava fallendo. Proprio come me. Il problema è che se affonda la barca, cadranno tantissime persone con essa.
- Rimetteremo le cose a posto. Iniziamo da..- mi giro verso la mia stanza e trovo grattacieli di roba ammucchiata. - Ma.. da quanto tempo sono lì?-
- Da quando te ne sei andata. Forse anche qualche giorno prima-
- Oh mamma. Ho bisogno di caffè. Tanto caffè-
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