Decisioni affrettate
- Cloe tavolo 5- e corro cercando di non buttare nulla che possa farmi licenziare.
La mia divisa è stretta e si possono vedere perfettamente le mie forme. Gli occhi dei clienti sono penetranti ma non in modo invadente. Il locale non permette di essere sfacciati.
- Ehi Cloe, 10 minuti di pausa- e finalmente arrivano anche per me. Il capo ci concede il tempo di prendere un caffè e respirare prima di crollare.
- Grazie-
Arrivo nella stanza/appartamento per rilassarmi prima di tornare tra i tavoli.
- Oh la tipa nuova. Tu sei...- cerca di ricordare un nome mai pronunciato dalla mia bocca, giusto per fare il figo.
- Cloe-
- Oh giusto. Io sono Taylor- mi guarda senza ricevere alcun segnale da parte mia e continua a parlare - di solito dopo andiamo tutti a ballare, ti unisci a noi?-
- Em... no grazie. Non ero preparata ad uscire dopo il lavoro- il caffè dalla macchinetta inizia ad uscire creando un schiumina a dir poco fantastica.
- Tranquilla, le ragazze hanno un guardaroba qui e tutte avete più o meno la stessa taglia- e noto che ha analizzato tutte nei minimi dettagli.
- Non lo so....-
- Non credevo fossi la tipa casa e chiesa- si alza e scompare lasciandomi con le parole in bocca.
Non sono sicuramente una tipa casa e chiesa come dice lui.
Il turno è finito e ci ritroviamo tutti nella stessa stanza, chi si veste e chi fuma affacciato alla finestra.
Io mi limito ad osservarli come se fossi apatica. Non mi sento più la ragazza di una volta e la cosa mi turba parecchio.
- Ragazzi vengo anche io- mi alzo in piedi soddisfatta e con un cenno di approvazione dei ragazzi e un urlo da parte delle ragazze, mi ritrovo a scegliere il vestito per la serata. Senza esagerare hanno si e no cinque abiti a testa con tanto di scarpe da abbinare.
Sembro un alieno in questo momento. Mi sento come un pesce fuor d'acqua ma se non voglio stare in casa a piangermi addosso mi tocca.
- Un vero bocconcino- Taylor mi osserva con la sigaretta in bocca, credo sia la seconda di una lunga lista.
- Merito nostro tesoro- Jole si porta i capelli dietro come se fosse una vera snob. Come fanno a cambiare personalità in così poco tempo. Sono basita.
I vestiti sono così corti che a momenti si vedono i glutei e sono sicura che passerò tutto il tempo a tirarlo giù per non rimanere nuda.
Il locale è pieno di gente e faccio fatica a seguirli nella mischia. Sembra che sappiano già dove andare.
Si siedono con disinvoltura in un tavolo tondo circondato da divani così stretti che devi strisciarci sopra per prendere posto.
La cameriera ci serve subito ma io ho un bisogno frenetico di andare in bagno. Dopo averlo comunicato alla persona più vicina a me, passo tra la folla di corpi pieni di adrenalina. Mentre cerco il bagno intravedo qualcuno che credo di conoscere. Adesso la mia direzione è cambiata, invece di andare verso il bagno, sto seguendo quel qualcuno che credo di conoscere.
Arriviamo dove il suono non è più udibile e il ragazzo continua a darmi le spalle. Mi fermo ed urlo.
-CHRIS??!!- il ragazzo si volta ma del vicino sexy neanche una minima somiglianza.
Torno al tavolo e afferro il bicchiere di Taylor. Ho bisogno di dimenticare. Mando giù e lo trascino sulla pista da ballo.
- Sai.. mi piacciono le ragazze con iniziativa- urla per farsi sentire.
-Piantala...- ballo mentre mi si struscia contro e capisco che è un ragazzo con relazioni molto aperte.
Dopo l'illusione di aver visto Chris, mi sento agitata, anzi eccitata.
- Andiamo..- lo trascino fuori dal locale perché ne ho bisogno. Ho bisogno di sfogarmi con l'unica persona che aspetta questo momento da quando mi ha messo gli occhi addosso, Taylor.
Non lascio il tempo di dire o fare qualcosa che mi fiondo sulle sue labbra provocandogli un gridolino di piacere. È quello che sono stata ed infondo quello che sono adesso. Non posso essere cambiata così tanto per una persona che non conosco neanche. Mi rifiuto di crederci.
- Mmm... piccola sei un fuoco- e quel piccola è qualcosa che non doveva dire.
- Vieni da me?- sembro disperata ma questo posto non mi piace e non posso tornare a casa con il suo pensiero. Non posso.
- Ovvio- odio il suo modo di fare ma è l'unica soluzione. Manda un messaggio veloce ai ragazzi dentro e raggiungiamo la macchina. Cerca di fare il galante aprendomi la portiera ma sinceramente poco me ne importa.
- È tua?- indica la casa a due passi dal mare.
- No, di un amico- cerco le chiavi nella borsa e durante il tragitto ho avuto modo di riflettere. La conclusione è che forse è la cosa sbagliata.
- Senti... forse...- inserisco la chiave per aprire e prima di fare lo scatto finale lo guardo per fargli capire che ho cambiato idea.
- Ti sei pentita non è vero?- sembra abbastanza incazzato e credo che arriveremo a scontrarci di brutto se non accetta la mia decisione.
- Solo che sono un po' stanca-
- Cloe?- si avvicina a tal punto che faccio un passo indietro nel tentativo di scappare da qualsiasi reazione avesse avuto. - Non puoi lasciare un ragazzo eccitato così. Entriamo- e sembra insistente anche nel suo modo di fare, prende le chiavi e l'ultimo scatto mi sembra un rumore assordante.
- Per piacere- mi posiziono davanti la porta per bloccarlo ma con scarsi risultati.
- Cloe entra tu o sono costretto a farti entrare io- i suoi occhi verde smeraldo sono diventati così scuri da farmi paura. Ho sbagliato a trascinarlo qui. Dovevo solo chiamare Chris e chiedergli di venirmi a prendere ed invece, sono una stupida.
Entro in casa e in un secondo mi prende come un sacco di patate. Se fosse stato Chris magari avrei anche riso ma qui mi prospetta solo una pessima serata.
- Ed eccoci. Vediamo cosa hai dentro l'armadio- ma lì dentro non ci sono i miei vestiti. Il primo giorno in cui sono arrivata, ho lasciato tutte le mie cose dentro le valige con la speranza di rimanerci poco.
- Oh oh... quanta roba sexy- cazzo. Il ragazzo di Pam non poteva farmi regalo peggiore. L'armadio di sua sorella è un qualcosa di indescrivibile.
Mentre lui sceglie un qualcosa che mi rifiuterò di indossare per lui, cerco di prendere il telefono sepolto dentro la borsa.
Pensare di scappare peggiorerebbe tutto. Lo trovo. Cerco di scrivere senza guardare e l'unica cosa che riesco a fare è inviare un messaggio con la scritta "Aiuto" a Pam.
- Eccolo, questo è l'ultimo. Facciamo che con quel corpicino sexy mi dedichi una sfilata vietata ai minori-
Mi consegna cinque pezzi di stoffa che prendo pronta ad uscire e avere il tempo di scappare.
- Ti cambi qui- si mette comodo per osservarmi ed ingoio impaurita.
- Almeno girati- e cerco quel qualcosa che è proprio vicino a lui, la borsa con dentro il telefono.
Scelgo l'intimo con più stoffa possibile e inizio a spogliarmi. È una taglia più piccola quindi l'effetto è ancora peggio di quanto pensassi.
- Dai, sei pronta?- In realtà no ma non ho scelta. - Oh cazzo! Potrei venire immediatamente-
Mi avvicino allo specchio ed ho il seno così stretto al pizzo che sembro rifatta. Per non parlare del sedere diviso da un perizoma che si vede a malapena.
Non va bene.
Si alza raggiungendo il mio corpo. Mi sta mangiando letteralmente con gli occhi. Inizia a passare la mano in quei punti così stretti da non far circolare il sangue.
- Ok, tra un intimo e l'altro... ti sfondo-
Pam dove sei?!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro