A che gioco stai giocando?
Come ogni santo giorno, è tardi. Chiudo la camicia con la mano destra mentre con la mano libera chiudo il portone.
- Io mi chiedo... uscirai mai in orario da casa?-
- Mio dio che paura- con una mano al cuore e la schiena che aderisce perfettamente al muro, stavo per rischiare un'infarto.
Mi guardava con un ghigno in viso. I capelli arruffati, il petto nudo, la tazza fumante in mano. Non può farmi questo di prima mattina presto e soprattutto quando sono in super ritardo.
- No, direi proprio di no- Cloe ricorda che siete amici, fai finta che sia gay ed il gioco è fatto. L'unica cosa da fare è provocarlo.
Mi chiudo la camicia, sistemo la giacca e mi avvicino a lui. Sfioro la pelle del petto perfetto e lascio un bacio sulla guancia per poi sussurrare al suo orecchio - Buona giornata Tesoro-
L'agitazione mischiata allo stupore, furono la visione più bella per iniziare la giornata.
Il lavoro era diventato più duro di quanto credessi. La determinazione dei primi giorni sembrava scomparsa.
- Ragazzi, stiamo avendo un calo enorme delle vendite. Se non vi date una mossa dovrò chiamare altra gente. Mi dispiace- guardai i miei 50 dipendenti, c'era chi abbassava la testa dispiaciuto, chi chiacchierava con il compagno accanto, chi alzó la mano per pormi una domanda.
- Si?- indicai il ragazzo rossiccio.
- Secondo me dovremmo pubblicizzare di più l'azienda. La gente si fida delle agenzie famose e conosciute. Quando chiamo per parlare di un'offerta, pensano che sia una truffa e tagliano la chiamata-
La cosa poteva funzionare. Pubblicizzare l'agenzia in modo da farci conoscere e poter avere più clienti possibili, associato anche a prezzi ottimi ed il gioco è fatto.
- Qual'è il tuo nome?-
- Sono Walter, Walter Green-
- Ottimo Walter, la tua idea non è niente male. Tra 10 minuti ti voglio nell'ufficio del capo. Buona giornata a tutti- si alzarono tutti in piedi per raggiungere la postazione ed io entrai dal capo.
Spiegai l'idea brillante del ragazzo con le possibili idee da sviluppare fino all'arrivo di Walter.
- Avanti- risposi.
- Capo lui è Walter Green. Ho guardato la sua cartella ed è uno dei migliori. Potremmo affidare l'incarico di pubblicizzare l'agenzia e aiutarmi nel gestire i dipendenti-
- Cloe, a furia di mettere i più bravi al comando stiamo perdendo una marea di soldi. Te ne rendi conto?-
- Mi rendo conto che da sola non riesco a gestirli tutti e vedere il loro modo di lavorare. Avendo un'ottima capacità nella vendita, salveremmo molte chiamate-
- Ci devo pensare- incrocia le mani sul pancione sdraiandosi sulla sedia.
- Intanto lo promuoviamo responsabile della pubblicità?-
- Ragazzo, portami un progetto e se sarà di mio gradimento la promozione sarà tua. Ti anticipo che l'idea mi piace ma voglio capire in cosa vado in contro. Se funzionerà-
- Sarà fatto signore-
Uscimmo insieme dall'ufficio adagiando una mano sulla schiena di Walter.
- Vedrai che approverà. Conto su di te ragazzo- schiaccio l'occhio e continuo il mio lavoro.
Ne ero consapevole, dovevo cambiare il mio carattere ed il mio buonismo.
Passai il resto del mio tempo a compilare una lista. I non adatti a questo lavoro.
Arrivata a 25 già mi piangeva il cuore. Ma dovevo trasformare i sentimenti in freddezza. Avevamo perso troppi clienti.
- Per favore voglio un attimo di attenzione. Ho stilato una lista. Sarà confermata domani. Chi trova il proprio nome, mi dispiace ma dovrà salutarci- iniziarono a chiacchierare tra di loro.
- Mi scusi, io ci sono in quella lista?- una ragazza magrolina indicava il blocchetto che avevo in mano.
- Lo saprai domani, impegnati ok?- lascio un sorriso e raggiungo il mio ufficio.
Altri 25 pronti per essere chiamati.
Suona il telefono e mi precipito alla scrivania per rispondere.
- Puttanella-
- Diamine Pam, e se non ero io?-
- Facevo una figura di merda- e scoppia a ridere.
- Esatto - rido accavallando la gamba.
- Hai visto quel figo del tuo vicino?-
- Si, l'ho lasciato come un pesce lesso sul pianerottolo. Dovevi vedere la sua faccia-
- Devo dire che questa cosa è eccitante-
- Non sai quanto. Poi lo posso toccare senza che lui dica nulla. E oggi mi sono limitata solo al petto. Dovrò fare di più- mordo una penna letteralmente eccitata.
- Comunque devo dirti una cosa...- Pam diventó seria.
Doveva andare dal medico per stabilire se aspettava o meno un bambino ma si era rifiutata.
- Non sono incinta-
- Oh mio dio, meno male- lasciai un lungo respiro rilassandomi sulla sedia.
- Già-
- Non mi sembri contenta-
- Ho discusso con lui. Mi odia per quello che ho fatto. Il medico dice che sicuramente non ero rilassata per questo non sono rimasta incinta e il ritardo era dovuto allo stress-
- Pam meglio così. Hai fatto una cosa assurda. Un bambino si programma non si crea sotto inganno-
- Lo so. Ho sbagliato. Adesso ne pago le conseguenze- sospira.
- Cioè?-
- Mi ha cacciata da casa-
- Cosa? Ma che dici?-
- Si Cloe- singhiozzava - Mi ha detto di capire il mio errore ma fuori da casa sua-
- Merda. Porta le tue cose da me. Ci vediamo tra un ora-
Bill ci aveva aiutato a salire la valigia.
- Senti Bill, ha sbagliato ma non puoi fare così. Dagli un'altra chance-
- Cloe stavo per avere un figlio sotto inganno. Non siamo pronti e non siamo sposati. Lei vuole un figlio io voglio prima un matrimonio. Quando accetterà di sposarmi allora potrà tornare ma fino ad allora, starà qui-
Mi diede un bacio sulla guancia per poi scomparire.
- Sei una cretina. Eri disposta a sposarlo qualche giorno fa-
- Era la paura della gravidanza-
- Menti- mi avvicino a lei - Guardami- sposta il suo sguardo sul mio - Cosa ti fa paura?-
- Tutto e niente. Vuole 300 invitati, si vuole sposare con il vestito bianco. L'hai mai visto lo sposo in bianco? Assurdo. Non vuole damigelle perché spenderemmo troppi soldi per i loro abiti, ma 300 invitati invece no. E non vuole andare in crociera. Ti bastano come motivazioni?- quasi urlava.
- Siete così... così bambini- scoppiai a ridere.
- I 300 invitati potranno anche diminuire tesoro. Non verranno mai tutti, soprattutto se si tratta di amici. Il vestito dello sposo potrai contrattarlo a letto, cederà tranquillamente. Per le damigelle, ci compriamo noi il vestito e le scarpe. E per la crociera... ve la regaliamo noi. Un regalo non si rifiuta mai-
Pam mi guarda e mi abbraccia buttandomi a pera secca sul divano.
- Comunque per questa sera rimango qui lo stesso. Non ti libererai di me-
- Dovrai subirti la mia presenza e quella di Chris allora-
- Mio dio, mio dio, chiamalo subito- sbatteva le mani come una quindicenne.
Ordino dal cinese e busso alla porta del mio vicino figo.
- Sushi da me. Ti aspetto-
Dopo 10 minuti era arrivato il ragazzo delle consegne e anche Chris.
- Oh guarda chi c'è. Pam giusto?-
- Giusto- e no tesoro, la voce sensuale no.
Tiro un calcio sotto al tavolo.
- Ahia- si massaggia la gamba.
- Questo sushi è buono non è vero?-
- Oh si buonissimo- mi ritorna il calcio.
- Ragazze rilassatevi- ci guardava con il suo solito ghigno.
- Mentre sistemo scegliete un film- mi alzo per sparecchiare e loro si siedono con i mille cd sul tavolino.
- Allora?-
- La finisci di farmi prendere infarti?-
- In realtà mi diverte-
- A me no tesoro- passo accanto a lui sfiorandolo.
Si appoggia accanto al lavandino con le braccia conserte. Lavo i bicchieri e poi lo guardo.
- Me lo dai un bacino?- lo guardo con occhi da cucciolo e dopo avermi preso il viso mi bacia sulla guancia.
Mi asciugo le mani e mi avvicino ancora a lui.
- E un abbraccio? Me lo daresti?- spalanca le braccia ed io mi precipito nel calore del suo corpo perfetto.
Mi struscio leggermente a lui e alla sua erezione.
- Cloe?- mi sussurra - a che gioco stai giocando?-
Beccata.
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