42 ~ Come un sogno
Coruscant, centro medico, adesso.
Nel corridoio del centro medico Luke, Leia, Obi-Wan e Padmé aspettavano di avere notizie.
-Speriamo che vada tutto bene - sospirò Leia sedendosi per terra.
Sia lei che il fratello erano visibilmente stanchi e provati, avevano immediato bisogno di riposare.
-Ragazzi dovreste tornare a casa e farvi una dormita - dichiarò Padmé osservandoli preoccupata.
-Non possiamo lasciare papà, ha bisogno di noi - dichiarò Luke.
-Vostro padre sarebbe felice se voi due riposaste un attimo, non vorrebbe vedervi crollare da un momento all'altro - constatò saggiamente Obi-Wan.
Ma i gemelli erano irremovibili, non si sarebbero mossi da lì, erano troppo preoccupati.
Luke si sedette di fianco alla sorella appoggiandosi al muro mentre Leia appoggiava la testa sulla spalla del ragazzo addormentandosi poco dopo, anche lo Jedi non resse molto e si addormentò a sua volta, sotto lo sguardo vigile di Padmé e Obi-Wan.
-Hanno bisogno solo di riposare - dichiarò Obi-Wan guardandoli attentamente.
Padmé sorrise quando un dolore atroce al basso ventre la piegò in due.
-Padmé! - Obi-Wan si avvicinò preoccupato.
-I bambini! - fu l'unica cosa che riuscì a dire la senatrice.
Lo Jedi si guardò intorno preoccupato, non sapeva cosa fare, almeno finché un'infermiera non si avvicinò.
-Sta entrando in travaglio, di solito ci vuole del tempo, ma è meglio muoversi. - dichiarò l'infermiera mentre faceva sdraiare Padmé su una barella sparendo lungo il corridoio.
-Nella Forza credere dobbiamo - affermò Yoda battendo per terra il bastone.
-Avete ragione, maestro - sospirò Obi-Wan senza staccare lo sguardo dal punto dove era scomparsa Padmé.
***
Un urlo uscì dalle labbra di Padmé mentre i dolori del parto si facevano sempre più forti.
Sapeva che non sarebbe stata una passeggiata, lo aveva già visto con sua sorella Sola, quando aveva partorito Pooja e Ryoo anche se loro non erano gemelle.
-State calma, senatrice, dovete risparmiare le energie - la voce di una delle dottoresse che erano accorse al suo capezzale.
Padmé annuì cercando di calmare il respiro mentre una nuova contrazione le faceva sfuggire un gemito di dolore.
-Ci siamo, senatrice, vedo la testa. Coraggio, non potete arrendervi ora - dichiarò la donna con un sorriso incoraggiante.
Padmé mise quasi tutte le forze che le erano rimaste per spingere.
Un pianto annunciò al mondo la nascita di una nuova vita.
-È un maschietto, e sta bene - sorrise la dottoressa mentre passava il piccolo ad una delle infermiere.
-Luke - fu l'unica parola che uscì dalle labbra di Padmé.
Il bambino si muoveva tra le braccia dell'infermiera, il visetto era viola, forse dovuto allo sforzo e non piangeva, guardava fisso l'infermiera e voltò la testa verso Padmé solo quando sentí la sua voce.
-Oh Luke - sorrise la senatrice allungando la mano verso il bambino che la osserva.
Una nuova contrazione riportò Padmé alla realtà, Luke era nato, ma Leia no.
Si trattenne dall'urlare quando le contrazioni divennero talmente forti che chiunque non sarebbe riuscito a sopportarle, ma Padmé resistette e usò le sue ultime forze per far nascere la sua secondogenita.
Uno strillo spaccatimpani annunciò alla galassia intera che la principessa Leia era venuta al mondo e questo strappò un sorriso sul viso stanco di Padmé.
-È una femmina - sorrise la dottoressa.
-Leia -
-Congratulazioni, senatrice Amidala. Siete stata bravissima - affermò la dottoressa avvicinandosi.
Padmé si limitò a sorridere mentre le depositano i gemelli tra le braccia.
La senatrice baciò le fronti dei suoi piccoli felice di poterli tenere tra le braccia.
Erano così piccoli e indifesi in quel momento, ma Padmé sapeva che sarebbero diventati un uomo e una donna incredibilmente forti.
-Senatrice Amidala, se posso permettermi di chiedere, ma chi è il padre? - la dottoressa la guardò seria.
-Anakin Skywalker - rispose lei.
Non le importava più di nascondersi, avrebbe urlato alla galassia il suo amore incondizionato per Anakin, coronato dalla nascita delle creature che teneva tra le braccia.
Le donne lì presenti sembrarono essere leggermente indignate, ma la dottoressa no, le sorrideva serena, come se avesse capito fin da subito.
-Congratulazioni ad entrambi, sono bellissimi - sorrise la dottoressa mentre Leia, afferrava il braccio di Luke cercando di allontanarlo, evidentemente la piccola non gradiva la presenza del fratello.
-Qualcuno vuole dimostrare chi è che comanda eh? - rise una delle infermiere mentre Luke apriva gli occhi cerulei, ma senza reagire alla mossa della sorella.
-Leia, sei nata da pochi minuti e già bullizzi Luke? - sorrise Padmé lasciando un tenero bacio sulla fronte della sua minuscola principessa.
Leia alzò un pugno al cielo come se stesse annunciando una vittoria.
Dal canto suo, Luke era la calma fatta a persona, molto simile al ragazzo che Padmé aveva conosciuto.
Il piccolo si limitò ad alzare la testa verso la madre che sorrise.
-Dottoressa, ci sono il maestro Kenobi e il maestro Yoda che chiedono di vedere la senatrice Amidala - affermò una delle infermiere entrando nella stanza.
-Non so, senatrice ve la sentite?
Padmé annuì.
-Andiamo voi due, un bel bagno ci vuole - rise la dottoressa mentre le infermiere prendevano i gemelli dalle braccia di Padmé.
Ovviamente Leia ebbe da ridire e si mise a scalciare, quasi a piangere.
-Oh tesoro tranquilla, la mamma non si muove da qui - sorrise la senatrice.
Se Leia alla fine si calmò non si poté dire la stessa cosa di Luke, il quale si mise a piangere disperato.
-Cecily uno alla volta. Prendi la bambina e lascia il bambino qui. Sono venuti al mondo da poco, quindi facciamo a turno. - affermò la dottoressa mentre l'infermiera che aveva preso Leia si allontanava con la piccola in braccio.
Nel frattempo Luke non aveva smesso di piangere.
Padmé lo strinse a sé cullandolo con dolcezza.
-Sssh, calma piccolino -
Come in risposta alla voce della sua mamma il bambino si calmò.
-Senatrice Amidala, felicitazioni per questo evento devo farti - la voce profonda del maestro Yoda fece sobbalzare Padmé.
-Maestro, dove sono Luke e Leia? - domandò la senatrice preoccupata dall'assenza dei ragazzi.
-Sono scomparsi, probabilmente con la loro nascita in questo tempo, e la riuscita della missione dell'altro Anakin, le due linee del tempo si sono sovrapposte. - spiegò Obi-Wan.
Padmé si sentí mancare mentre il suo sguardo si posava sul piccolo Luke.
Ci erano riusciti.
*
Anakin era certo che quello che stava vivendo fosse un sogno.
Anche perché non era più al centro medico, ma a Varykino, sul balcone che dava sul lago, davanti a lui il suo alterego, con al fianco i figli e Padmé.
Ma non la Padmé che il giovane Anakin conosceva, era un'altra Padmé, probabilmente quella della linea del tempo originale.
-Anakin - sorrise il più grande.
-Ciao, cosa sta succedendo? È un sogno, vero? - domandò il ragazzo.
Luke sorrise.
-Più o meno, ammesso che faccia differenza.
-Diciamo che è un punto di incontro tra le nostre linee temporali - sorrise Padmé.
-La nostra missione è terminata. Palpatine è stato sconfitto, l'ordine è stato salvato, Padmé è viva e anche i piccoli. Posso dire di aver esaurito il mio compito - dichiarò il più grande avvicinandosi.
Il più giovane sentiva le lacrime scorrergli lungo il viso.
Quello era un addio in tutto e per tutto e lui non era pronto.
-Sei stato il fratello che non ho mai avuto. Ti devo talmente tante cose. Cosa ne sarà delle tue conoscenze e di tutto il resto? - domandò il giovane.
Il più grande sorrise e, per una volta, il più giovane vide che quel sorriso era sereno e luminoso come non ne aveva visti finché erano a Coruscant.
La malinconia che attanagliava il suo alterego pareva scomparsa.
-Passeranno a te, come ti ho detto io non sparirò, diverrò una parte di te, della tua anima. I miei ricordi, tu li avrai ma saranno sfumati come se fossero sogni, non li hai mai vissuti e questo è un bene. Ci sarò sempre per te, se avrai bisogno - dichiarò l'ex Sith, mentre Anakin si gettava tra le braccia dell'uomo piangendo.
-Promettimi che crescerai i ragazzi al meglio delle tue possibilità e che lascerai l'ordine -
Anakin si allontanò leggermente dal più grande e annuì.
Non sarebbe rimasto nell'ordine, ormai non gli importava più.
-Lo farò contaci - dichiarò il ragazzo sorridendo.
-Salutaci la mamma - sorrise Luke.
-Sarà fatto - annuì Anakin mentre tutto intorno a lui si faceva evanescente.
Quando si riprese si ritrovò appoggiato alla parete del corridoio.
Ora ricordava, Padmé stava per partorire quando lui si era accorto che James era scomparso, doveva essere svenuto mentre correva verso la stanza di sua moglie.
-Congratulazioni, messer Skywalker, siete appena diventato padre - affermò il dottore che gli aveva fatto la trasfusione dandogli una pacca sulla spalla.
Anakin sorrise al settimo cielo.
Angolo Autrice : Nuovo capitolo 😄😄😄😄 ecco a voi la nascita dei gemelli, spero di essere riuscita a renderla bene perché non ho mai scritto parti di questo tipo :) cosa ne pensate? 😉 😉 Il nostro cammino è quasi finito :) manca poco, spero di ritrovarvi anche nel prossimo :)
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