Giochi d'infanzia. Sono proprio loro ad accompagnarci per tutto il percorso di crescita. I primi ricordi di ognuno di noi penso siano caratterizzati da uno o più giochi, da soli, con cugini o amici. Sei d'accordo, vero?

Per quanto riguarda i miei, in quasi tutti, almeno in quelli della prima infanzia, c'è la presenza incontrastata di mio cugino Siro. Per me come un fratello, è nato solo due anni e mezzo dopo di me. I primi ricordi che ho lo vedono coprotagonista di storie inventate, gare di corsa, salti da muretti o arrampicate su alberi, arrotolate lungo la collina... Insomma così tanti giochi e divertimento che ci vorrebbe un libro a parte per descriverli tutti nel dettaglio. Per me lui era tutto, faceva parte del mio mondo. Era un fratello oltre che un semplice cugino, un amico, un confidente, un compagno di avventure e di giochi, una persona di cui potermi fidare davvero. Sapevo che eravamo molto uniti, che lo saremmo stati per sempre.

Poi sono arrivati i suoi fratelli: Martina nata sei anni dopo di me e Lorenzo nato ben 12 anni dopo di me. Da figlia unica quale sono e come ero li vedevo come la mia seconda famiglia. Ho vissuto ogni pomeriggio con loro a giocare per molti e molti anni, e non solo. Per alcune estati siamo anche partiti per le vacanze al mare tutti assieme. Abbiamo fatto una gita a Gardaland per festeggiare il mio nono compleanno tutti insieme (Lorenzo ancora non c'era in quella occasione). Insomma da bambina non vedevo la differenza o la separazione delle nostre due famiglie: per me eravamo un'unica, complicata, numerosa e divertente famiglia. Composta da: me, mia madre, mio padre, mia zia (la sorella di mia madre), mio zio, i miei cugini Siro, Martina e Lorenzo.

Certo l'affetto che mi univa a Siro e i giochi che continuavamo a fare noi due anche dopo l'arrivo dei suoi fratelli erano impareggiabili. Ricordo il lancio dei cuscini con uno di noi due come bersaglio che correva e cercava di schivarli in salotto. Le cornici colpite che cadevano dal mobile o il lampadario che oscillava dopo il lancio di un cuscino...le urla di mio zio... Ops! Quanto eravamo energici e quanto ci divertivamo. Mi ricordo che vincevo spesso alle nostre gare di corsa dal parcheggio, dove mia zia lasciava l'auto, al cancello di casa; oppure, anche se non sempre, al gioco della playstation Crash Bandicoot Team Racing.

Insomma cosa posso dire della mia infanzia? Beh, è stato uno spasso avere un cugino fratellone come lui per giocare insieme, così come è stato divertente con gli altri due arrivati dopo. Anche se da grandi abbiamo poi scelto stili di vita diversi e le nostre strade si sono un po' divise di certo non dimenticherò mai i bellissimi momenti passati insieme. Saremo sempre un'unica famiglia perché il tempo o le scelte da adulti non contano nulla quando si vivono certe forti emozioni da bambini. E io veglierò sempre su di loro da buona cugina maggiore quale sono.

(Ops, ho divagato di nuovo! Riprendiamo subito con il tema del capitolo!)

Quello che di certo ho imparato grazie ai giochi e alle avventure con i miei cugini è di vivere il momento appieno. Di godersi il tempo presente senza paure o dubbi. Di giocare e di divertirsi nonostante tutto. Di essere una vera amica, una compagna di giochi divertente ed energica. Cosa che cerco di essere ancora oggi nonostante ormai sono adulta e cosa che ho cercato di essere anche, nonostante le varie difficoltà, in un ambiente così importante per la crescita di ognuno di noi come...

//spazio dell'autrice//

Ciao ti è piaciuto questo capitolo?

Quali giochi facevi da bambina? Quali ti hanno segnato di più e con chi li giocavi?

Dai raccontami tutto scrivendo nei commenti!! 

Al prossimo capitolo... :)