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capitolo 7 - Università, nuovi corsi e scoperte


Imparare a gestire i soldi ha inevitabilmente comportato una certa libertà, importante soprattutto se si vuole seguire un percorso di studio un po' fuori rotta.

Naturalmente – come ricordato – da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e a diciott'anni non avevo la più pallida idea di che cosa studiare. Me ne andai in Australia, con uno zaino sulle spalle e molti sogni: ho imparato che molte volte un viaggio del nostro corpo in uno spazio crea un viaggio del nostro io all'interno di noi stessi.

Frase molto spirituale e profonda, ma penso sia dovuto allo stare fuori da quella famosa "zona di comfort" che creiamo intorno a noi... quello spazio in cui conosciamo già tutto e qualsiasi cosa è normalità perché l'abbiamo vissuta così nel profondo. Nulla ci è nuovo, nulla ci spinge ad imparare e migliorare. La zona di comfort è un qualcosa che tutti formano intorno a loro, ma che bisogna costantemente allargare e oltrepassare, non sentendoci mai limitati da essa, continuando così a crescere e ad ampliare gli orizzonti fino a comprendere e decidere che cosa vogliamo fare della nostra vita, perché farlo ci pone domande, ci spinge ad imparare e a scoprire.

Naturalmente anche questo è un percorso che non si ferma mai, ma continua a svilupparsi, cambiando noi stessi e le nostre abilità. Com'è ovvio, questo avviene solo se si continua ad uscire da quella zona di comfort, per questo in ogni momento della vita in cui ti senti troppo statico, ti senti di conoscere già tutto, esplora! Fai una strada diversa per andare a scuola, leggi nuovi libri, scopri una nuova cultura.

Espandere la propria zona di comfort non si fa solo viaggiando, ma si fa spingendo i propri limiti, intraprendendo nuove esperienze, come nel mio caso, proprio ora, scrivendoti questa storia.

Ho ampliato e compreso le mie vere passioni in Australia, il mio sogno per il volo si era sviluppato, ho capito come non volevo solo guadagnare e mettermi da parte i soldi per pagarmi il brevetto, ma volevo dare la possibilità anche ad altri ragazzi con la mia stessa passione di fare lo stesso, aprendo delle scuole di volo che diano la possibilità agli studenti di lavorare all'interno di un'organizzazione che gli permetta di pagarsi il loro brevetto di volo. Di una cosa ero certo a questo punto: per trasformare il mio sogno in realtà avrei dovuto imparare non solo a gestire i soldi, ma anche a guadagnarne di più!

In Australia ormai mi ero adattato troppo, ero statico, il mio istinto mi diceva di tornare in patria per inseguire la possibilità di entrare in Accademia Militare Aeronautica, un posto molto ambito ed interessante che mi permetteva di raggiungere il mio sogno di diventare pilota immediatamente, quasi come imbrogliando. Certo avrei dovuto superare le difficili selezioni, e i primi anni all'interno dell'istituto sono duri, ma ce l'avrei fatta subito senza dover guadagnare tutti quei soldi per il brevetto.

Prima della grande decisione, però, ho preso tempo. In realtà all'inizio scacciavo quella scelta, cercavo di mandarla via, dopo il fallimento avvenuto due anni prima nel processo di selezione. Ma con il tempo divenne un chiodo fisso: dovevo farlo, la sofferenza più grande nella vita è il rimorso, non potevo permettermi di non seguire quell'istinto e rimanere con il dubbio.

Così tornai in patria e dopo due anni lontano da casa non avevo proprio voglia di tornare a vivere sotto lo stesso tetto di mia mamma, nonostante tutto il bene che le volessi.

Così mi trasferii a Roma, la prima parte dei concorsi era tutta lì, in più avevo un lavoro all'interno dell'organizzazione con cui lavoravo in Australia. Quindi fare su è giù tra Venezia-Roma o Venezia-Napoli non sarebbe stato molto conveniente.

Purtroppo il mio concorso quell'anno venne stroncato sul nascere: si accorsero di un lievissimo prolasso della valvola mitrale del cuore, una cosa che ho dalla nascita e che mi permette di vivere una vita normalissima, ma che non mi permette di sopportare le alte forze G su aerei supersonici.

Fu un brutto colpo, avevo incentrato tutta la mia vita su questo concorso, tuttavia non mi diedi per vinto. Mi ricordai come non è importante quante volte si cade, perché non possiamo controllare quello che ci circonda, ma è importante come ed in quanto tempo ci si rialza.

Inoltre il mio sogno a lungo termine non cambiava, toglieva solo un gradino verso l'apertura delle mie scuole di volo e presupponeva un bel balzo, che doveva essere fatto.

Non furono momenti facili, soprattutto all'inizio, quando ero tutto solo nel tentativo di iniziare un mio percorso che andava di nuovo fuori dagli schemi, non lo nego, essendomi comunque fatto riconoscere per il lavoro in Australia e per la mia personalità. Ricevevo molte offerte di lavoro, aspetto che mi fece realizzare che se c'erano così tante persone che volevano che lavorassi per loro, questo significava che esse credevano in un potenziale guadagno. Quindi come avrei potuto escludere la possibilità che il mio sogno avesse proprio me come dipendente a tempo pieno?

Dovevo iniziare la mia attività e dovevo farlo subito.

Ma non ho pensato in modo analitico, per arrivare alla conclusione che volevo lavorare sui miei obiettivi aprendo il mio business: ho iniziato guardandomi intorno, vagliando le varie strade. E mi domandavo che cosa avrei potuto fare nella mia vita. Ho pensato ad una via e ho atteso di ricevere una reazione emotiva, se mi sentivo triste o mi sentivo felice. Università, lavoro come dipendente, e via dicendo. Niente, aprire la mia azienda era l'unica cosa che mi rendeva felice, e mi rendeva veramente felice! Dovevo inseguire quel desiderio! Ricevetti una bomba di energia!

Così iniziai ed andai contro tutti coloro che mi sconsigliavano quella strada.

Il mio obiettivo era molto distante ma non guardavo tutta la scala, solo i goal che mi facevano crescere nell'immediato.

Per molti mesi non guadagnai: mia mamma mi consigliava di tornare a casa, d'altronde stavo usando i suoi soldi per pagare il mio affitto in un'altra città... tutto era contro di me.

Ero sul punto di mollare, il nostro primo libro non aveva fatto il successo desiderato, ero stanco, demotivato, incerto sul futuro.

Qui imparai un'altra grande lezione: non importa quanto bravo tu sia, non importa quanta esperienza e motivazione tu abbia, trova sempre qualcuno che sia disposto a darti consigli e suggerirti come migliorare.

Contattai una persona di grandissimo successo, un mentore che avevo conosciuto durante un viaggio di lavoro in Nuova Zelanda, una persona dal cuore d'oro, determinata a distruggere qualsiasi problema, come nessun altro.

Mi misi in contatto con lui non per chiedere soldi o condoglianze per il mio misero fallimento, ma cercando aiuto, cercando di migliorare questa mia infelice situazione.

Avviene dell'incredibile quando stai facendo la cosa giusta perché sai che quella è la cosa giusta: tutto gioca a tuo favore anche se non sembra e scoprii così che il mentore che stavo cercando in Nuova Zelanda in realtà viveva da qualche mese qui a Roma.

La scoperta fu sconvolgente, gli spiegai la mia situazione e ci sedemmo al tavolo per risolverla, per tre ore. Tre ore possono cambiare una vita.

Risolsi i miei errori e le limitazioni che stavo creando e mi concentrai al cento per cento, me ne andai dal posto in cui vivevo e affittai un ufficio, dormivo sul divano ma lavoravo tutto il giorno senza distrazioni.

Era un piccolo ufficio: due scrivanie, un divano(il mio letto), due piccole finestre e un bagno. Per me era un paradiso, maavevo una foto di un ufficio molto, molto più grande in cui volevo trasferirmi,il cui affitto però costava otto volte quanto guadagnavo! Questo mi motivavasempre di più a continuare a testa bassa a lavorare: la mia organizzazione ebbeun primo dipendente... e molti altri problemi che quasi fecero crollare tutto.Come sai non si può controllare quello che ci succede intorno, solo comereagiamo, e la reazione migliore in questi casi è persistere, quando tuttosembra crollare continuare a spingere, promuovere e migliorare.


//spazio autore//

Ciao a tutti, vi sta piacendo la storia?

Spero di sì e scrivetemi nei commenti che ne pensate, per me è molto importante!

Thanks :)

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