Prologo
Nella punta dell'estremo sud-ovest dell'isola britannica si trova la Cornovaglia.
Una regione disseminata di bianche scogliere a picco sul mare e folti boschi, ricchi di fauna.
Ed è lì che sorge il Castello.
Un'imponente struttura in pietra, ingrigita dal tempo, dotata di torri merlate ed un'atmosfera d'altri tempi. Circondato da un vasto parco, con un delizioso laghetto, dimora di un gruppo di germani reali, il Castello sovrasta la centenaria foresta in cui è immerso.
L'immenso parco è curato da un giardiniere molto scontroso, ma molto bravo a curare piante ed animali. È un uomo di notevole stazza, ma con una delicatezza impareggiabile. Riesce a rendere anche il più piccolo arbusto un albero alto ed imponente, capace di ospitare scoiattoli in cerca di una casa.
Il giardiniere, di nome Robert, è stato assunto appena un anno fa, ma ha già preso a cuore il parco con tutte le sue famiglie, sia floreali che faunistiche. L'unica cosa che non capisce è come mai debba tagliare l'erba in quella strana maniera; il suo predecessore, un giovane testardo, aveva provato a fare di testa propria ed era stato licenziato, quindi Robert non fa domande. Esegue gli ordini del Padrone senza discutere.
Però quel bislacco spiazzo erboso che deve curare in modo così particolare lo rende nervoso; il Padrone ha detto che deve preservare tutto il grande giardino nelle condizioni in cui l'ha ereditato.
Il fazzoletto di terra in questione è un vasto quadrato diviso in 64 caselle, l'erba va tagliata in modo diverso così da far risaltare alcune caselle su altre. Su alcune di esse sono posizionati alfieri, cavalli, pedoni, torri e regine di colore bianco oppure nero: vista dall'alto probabilmente assomiglia ad un'enorme scacchiera. Sempre se Robert fa bene il suo lavoro.
Ogni volta che il suo sguardo si posa su quella vastità verde e tranquilla non può fare a meno di riflettere sulla strana famiglia che abita il Castello.
Il Padrone è un uomo alto e con capelli brizzolati dal carettere enigmatico e taciturno. Certe volte si reca in giardino solo per dare un'occhiata alla "scacchiera" per poi rinchiudersi nel suo studio. Robert non ha mai capito i suoi strani atteggiamenti, ma, anche se non fa domande, la sua mente partorisce di continuo nuove ed inquietanti spiegazioni.
Il figliastro del Padrone non è tanto diverso da lui; più loquace del patrigno, di quando in quando fa volentieri due chiacchiere con Robert, il quale è ben felice di avere un po' di compagnia, ma per il resto del tempo rimane in camera a dipingere quadri ad olio. Dopotutto il giovanotto dai capelli neri è un rinomato pittore, conosciuto persino in America.
I momenti in compagnia del ragazzo sono quelli che Robert apprezza di più dato che il personale del maniero è ridotto all'osso. Non per questioni economiche, la famiglia è estremamente ricca ed agiata, bensì per una scelta della Signora Madre.
La terza ed ultima abitante del Castello; una signora anziana, dai lunghi capelli argentati, la cui mente è offuscata dal peso della vecchiaia e della vita, è rimasta inchiodata ad una sedia a rotelle dopo il Grande Incendio.
Un evento devastante che ha distrutto molte vite; ormai sono passati 4 anni, ma è come se fosse successo ieri, tanto più che la torre andata a fuoco è ancora in piedi, come se farla demolire o ristrutturare fosse un atto proibito, una bestemmia alla memoria della giovane Signora.
Quella bella e gentile Signora di cui Robert ha solo sentito parlare; bionda con occhi azzurri come il cielo in primavera, la Signora aveva molti pretendenti, ma scelse l'attuale Padrone, contro il parere del padre. Nonostante tutti i suoi difetti, quell'uomo taciturno fu davvero un ottimo marito ed un bravo padre.
Quando il figlio compì 4 anni, l'Incendio, non si sa ancora causato da cosa, divampo' in tutto il suo fulgore portandosi via la vita della Signora e quella di diversi camerieri che lavoravano per il padre di lei da molto tempo, oltre ad una giovane ragazza assunta da poco più di un paio di mesi come cameriera personale della Signora.
Quello che Robert non sa è che finalmente sarebbe giunto un ragazzo che avrebbe portato un po' di luce su quella macabra vicenda.
Se qualcuno non lo ferma quel giovanotto troverà il Tesoro del Castello di cui tutti sanno l'esistenza, ma che nessuno ha mai trovato.
Tutto ha inizio nel modo più innocuo, più innocente, possibile.
Tutto inizia per colpa di un pettirosso.
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