Capitolo 16
Juliette scalcia in maniera forsennata, in preda ad un terrore cieco, e fortunatamente riesce a liberare la sottile caviglia dalla fredda morsa della morte.
Artigliandosi al morbido tappeto bordeaux, ignorando le staffilate di dolore che le invia la mano già provata, riesce ad uscire da quel dannato passaggio e si allontana a gattoni dalla botola.
《Quella vecchia strega aveva scoperto tutto e voleva licenziarmi, così ho preso il suo posto.. Le nostri voci erano simili..》La voce dell'assassina è piena di follia e cupidigia.
Juliette guarda alle sue spalle e rimane allibita: la vecchia Signora Madre cammina e si muove con un'agilità degna di una ventenne. Il volto rugoso è trasfigurato dalla pazzia e nella mano destra brandisce minacciosa una sbarra di ferro.
《Stai tranquilla! Non ti lascerò in quel sotterraneo buio.. Ti farò perdere i sensi e poi, tra qualche giorno, ti metterò fuori nel bosco con le guance incavate ed una linea invidiabile!》L'impostore del Castello è accecato dalla follia e dalla voglia di uccidere quando alza il braccio sopra la testa pronta a colpire la povera Juliette.
Dal canto suo, la giovane è talmente impaurita da non riuscire a muoversi; può solamente attendere il colpo di grazia.
Ren..
Juliette chiude gli occhi, rassegnata, ma il colpo non arriva mai. Allora li riapre, un po' titubante, ed assiste ad uno strano spettacolo: la spranga di ferro è a terra, a qualche metro di distanza da lei, l'assassina è sorpresa mentre guarda sulla balaustra, accanto al grande ritratto del primo marito della Signora.
Nemmeno Juliette riesce a credere ai propri occhi: lassù, col volto incrostato di sangue rappreso, i vestiti leggeri laceri e sporchi di fuliggine, le labbra stese in un sorriso soddisfatto c'è Ren, il suo curioso fratello.
《Ren..》mormora in un sospiro stupefatto e felice. Ad un certo punto di quella notte assurda aveva persino creduto di non rivederlo più ed invece..
È vivo! È vivo!
《La mia sorellina non è per niente grassa, strega!》afferma il provato aspirante detective.
《C-come hai fatto a..》balbetta esterrefatta la finta vecchia, le braccia abbandonate lungo i fianchi, sul volto stupore allo stato puro.
《A liberarmi, dici?》la deride Ren, ripercorrendo la sua travagliata fuga con la mente《Devi imparare a stringere meglio i nodi!》le fa un'occhiolino accattivante mentre cammina verso il ritratto del vecchio Padrone del Castello, ossia il motivo di tante morti insensate.
《Maledetto!》impreca l'assassina, scrutando l'ingresso in cerca di una via di fuga.
《Non ti servirà a nulla scappare! Tanto sono la tua vera identità, Annie Laker, la cameriera scomparsa!》la redarguisce Ren, scoprendo le carte e facendo guadagnare a sua sorella Juliette la salvezza. La ragazza, infatti, strisciando all'indietro è riuscita a raggiungere la grande scalinata principale, a qualche metro di distanza dall'assassina.
《Come..?》La domanda della colpevole rimbalza fra le pareti del Castello.
《Quando mi sono liberato ho dato un'occhiata in giro e mi sono imbattuto in un telefono, splendida invenzione, anche se molesta in qualche caso.. Comunque ho chiamato mio padre -che, per la cronaca, è un giudice- e gli ho fatto fare qualche ricerca; non è stato difficile per lui scoprire il nome di una strana persona che si era fatta operare per sembrare più vecchia》Ren racconta tutto con tono saccente, tanto da innervosire Annie.
《Se tu non avessi trovato il cadavere..》ribatte lei, stizzita per essere stata smascherata.
《No, no!》l'interrompe Ren《Anche senza il corpo avevo gia' capito che eri un impostore. Dopotutto una vecchia signora che non esce dal Castello da più di 10 anni non dovrebbe aver avuto alcun fastidio dal cambio di dimensione del passaporto, cosa avvenuta non più di 6 anni fa.. Immagino che per avere quella faccia tu sia andata all'estero diverse volte, no?》La vittoria di Ren è schiacciante, ma Annie ha un asso nella manica.
Lentamente si avvicina ad un'applique, proprio accanto al corrimano della grande scalinata, lo gira verso sinistra e subito si spalanca una porta segreta.
《Complimenti! Mi avete scoperta, ma riuscire a prendere chi come me conosce a menadito questi sotterranei penso sarà più difficile.. Prima dell'arrivo della polizia, io sarò già nel bosco.. Non mi fermeranno più...》afferma Annie, gongolando dalla gioia, dopotutto ha vinto lei.
《Peccato..》commenta il giovane in tono indifferente《E pensare che avevo trovato proprio il passaggio segreto che tu tanto agognavi..》
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