Cosa faccio? Dove posso scappare?

Juliette è bloccata lì, su quel gradino sporco del sangue di suo fratello; non sa che fare, dovrebbe affrontare la nera figura che sta scendendo verso di lei oppure dovrebbe fuggire.

Un lieve bagliore argentato la fa smuovere: quel tizio è armato!
Subito le gambe della giovane entrano in azione, facendole scendere i gradini due alla volta.
Dopo qualche minuto, Juliette si gira per controllare se il probabile assassino la stia ancora inseguendo e, purtroppo, inciampa su una pietra sconnessa, perdendo l'equilibrio. Ora il suo inseguitore perde d'importanza di fronte ad una caduta di svariati metri; Juliette, in un disperato tentativo di evitare la rovinosa caduta, si aggrappa al muro, rompendosi alcune unghie della mano destra.
Appena tocca la superficie della parete rocciosa, avverte un lieve movimento sotto le due dita: ha trovato un congegno nascosto!

Avviene tutto nel giro di pochi istanti: un secondo prima la ragazza stava per cadere mentre ora si ritrova sdraiata su morbida moquette chiara, all'interno di uno studio.
Un leggero clic le segnala la chiusura di quel passaggio segreto, lei si rialza immediatamente, corre verso la scrivania in mogano e cerca di spingerla di fronte alla parete. Non vuole di certo che il suo inseguitore la trovi.
Ci vuole parecchia forza per smuovere quell'elegante scivania, ma alla fine Juliette riesce nel suo intento.

Oddio.. Credevo di morire..

Si appoggia esausta al bordo della scrivania e le sue mani sfiorano qualcosa; Juliette si volta e, curiosa, dà un'occhiata ai vari fogli sparsi là sopra.

Ma questi..
Sono articoli di giornale..

Aiutandosi col fedele cellulare, che, grazie a Dio, non ha perso nella sua folle fuga, la ragazza riesce a leggerne alcuni.

Nell'incendio sono morte quindici persone..
Il fuoco è stato così violento da ridurre in cenere anche le ossa..
L'identità delle vittime è stata accertata dagli effetti personali..
Una sola persona non è stata trovata..

Juliette smette di leggere, non crede di riuscir a sopportare così tanto terrore in una sola notte. Ora deve uscire da quello strano studio pieno di tele non ancora ultimate e tornare alla sua ricerca.

Dev'essere lo studio di Patrick..
Dopotutto è lui l'artista di quest'inquietante famigliola..
Però..
Perché conserva articoli di giornale riguardanti quella notte?

Juliette decide di accantonare le domande per il momento e si avvicina alla porta. Appoggia un orecchio sul legno massiccio, ma non sente alcun rumore: la porta è troppo spessa.
Col cuore in gola, decide di rischiare: apre di poco l'uscio e spia fuori. Pare che non ci sia nessuno quindi la giovane esce in punta di piedi dallo studio e si avvia nel corridoio. Non conosce questa parte del Castello quindi dovrà procedere un po' a caso.

Nemmeno il tempo di fare due passi che percepisce uno spostamento d'aria alle sua spalle che la fa voltare in fretta.
Sul tappeto rosso che ricopre il pavimento del corridoio nota una piccola torcia nera.

Ren ne possiede una..

Juliette sa che è una trappola: gli oggetti non si materializzano da soli!
Quindi punta la luce fioca del suo cellulare su quell'oggetto dall'aria innocua e nota che è sporco di sangue rappreso.

È davvero sua!

La giovane non ci pensa due volte, gira i tacchi e corre a perdifiato nella direzione opposta.

Dopo parecchie svolte sia a destra che a sinistra, si trova di fronte ad una porta di metallo arrugginito, i muri accanto ad essa sono anneriti da fuoco e fumo.

Questa..
Dev'essere la porta che conduce alla torre..

La porta in questione è socchiusa, praticamente un invito ad entrare.

Inghiottendo saliva mescolata a paura, Juliette allunga una mano tremante verso la maniglia, annerita dalle fiamme di un incendio mai dimenticato, e varca la soglia oscura.