CAPITOLO 4.
La mattina seguente stranamente mi sveglio presto e senza bisogno di cuscinate, solletico, bicchiere d'acqua fredda, e per fredda intendo GHIACCIATA, o tentativi di buttarmi giù dal letto.
Sì sono una dormigliona, non mi sazio mai di sonno e guai a chi mi costringe a svegliarmi presto, non risponderei delle mie azioni.
Lo so è un'esagerazione ma per noi dormiglioni il risveglio è un trauma, un colpo al cuore, ma credo che questo valga per chiunque o almeno la maggior parte.
Adesso arriva la prova più difficile per me, alzarmi dal letto rinunciando a quel calore avvolgente del piumone per entrare a contatto con una sala freezer improvvisata.
Alla fine mi rassegno quando torna Vicky dal bagno e mi toglie di colpo le coperte
-Non capisci niente, stavo cercando di adattarmi all'ambiente un po' alla volta- le dico lamentandomi
-Buongiorno anche a te e poi muoviti, manchi solo tu, si sono alzati tutti!-
-Mhhh- mugolo mentre mi giro verso il letto singolo dove dorme Cecilia, alzo leggermente la testa mentre abbraccio il morbido cuscino e noto che è ancora lì a dormire tranquilla
-Mi prendi in giro vero?! Perché rompi solo a me, anche lei sta ancora dormendo- le dico guardandola e sbuffando
-Ok scusa volevo farti uno scherzo..ma mi sono dimenticata che sei così suscettibile al mattino- dice ironica poi continua
-comunque non sai cosa è appena successo- quasi mi urla.
Salta sul letto e poi si mette seduta di fianco a me incrociando le gambe.
Sempre restando sdraiata mi giro verso di lei mettendomi su un fianco e poggiando la testa sulla mano piegata.
-Su racconta, non stai più nella pelle si vede. Anzi aspetta fammi indovinare- porto un dito sul mento -hai visto Leonardo nudo- dico indicandola di scatto per prenderla in giro.
Lei però diventa tutta rossa e prende a mordersi le unghie, a quel punto mi tiro su e mi metto seduta di fronte a lei guardandola con occhi sbarrati.
-Ok no io stavo scherzando, non intendevo sul serio- le dico sorpresa
-E se anche fosse?- mi chiede sempre con la stessa espressione
-Ma tu c'hai un culo tesoro mio, aspè che hai sbirciato dalla serratura?- le domando ridendo
-Mah no! Cosa vai a pensare, mica faccio queste cose io- dice e la guardo alzando un sopracciglio
-Ok lo avrei fatto, ma non ce n'è stato bisogno- la guardo con occhi sbarrati
-ora ti dico che è successo, praticamente dopo essermi alzata dal letto sono andata al bagno, stavo per bussare dato che la porta era chiusa ma non ho fatto in tempo che un Leonardo con solo gli slip addosso ha spalancato la porta per uscire e si è trovato di fronte la mia faccia sconvolta, il tempo di dare una sbirciatina al suo fisico scolpito e muscoloso e poi mi sono voltata di spalle rendendomi conto della situazione imbarazzante, ti dico solo che sentivo di andare a fuoco, sono diventata rossa e lui nel frattempo mi ha chiesto scusa ed è corso via-
Io la guardo stupita e poi scoppio a ridere
-Beh non potevi ricevere buongiorno migliore stamattina- le dico ancora ridendo e facendole l'occhiolino
-Stupida! Non hai idea di quanto ero imbarazzata in quel momento, avrei voluto sparire, volevo vedere se capitava a te che te la ridi tanto ora- mi risponde indispettita
-Ok scusa ma ahahah è impossibile non ridere dopo che mi racconti una cosa simile, comunque solo a raccontarlo sei diventata dello stesso colore delle mie ciabatte rosse a pois-
-Ah ah ah, non sei d'aiuto così sai?!- mi risponde ironica e leggermente innervosita
-Hai ragione scusa, dai guarda il lato positivo no? Avrai tante belle cose da raccontare di Milano quando torneremo a casa e potrai vantarti di essere stata così vicina ad un Dio greco come lui- le rispondo ovvia facendo spallucce
-Sì su questo non c'è dubbio, ma ora ogni volta che lo rivedrò me lo immaginerò in slip e mi sentirò in completo imbarazzo-
-Ehi tranquilla..non farti tanti problemi, sono cose che capitano e in fondo quello in slip era lui mica tu? Perché dovresti sentirti in imbarazzo al posto suo?-
-Massì hai ragione, chissene frega infondo mica è colpa mia-
-Esatto!- le dico annuendo
-Ehm...Sai credo sia meglio svegliare la Ceci sennò di questo passo Milano non la visitiamo più- le dico
-Eh sì, hai proprio ragione.. stamattina hai detto tante cose giuste sai?- mi dice seria sorridendo
-Stamattina mi sento saggia. Uhm, dove lo preferisci l'autografo tesoro, sul braccio, sul pigiama o sulle tette?- le domando con l'espressione di una che se la tira.
Vicky non resiste e scoppia a ridere ed io la seguo.
A quel punto Cecilia si sveglia
-Oh ma cosa vi ridete voi due?-
-A posto abbiamo risolto un problema, si è svegliata da sola, non c'è bisogno del nostro intervento- dico rivolgendomi a Vicky che ancora se la ride.
•••••••••••
Qualche ora dopo siamo nel centro di Milano, Leo ha insistito per accompagnarci personalmente e ci ha chiesto di chiamarlo quando vogliamo tornare a casa, che ragazzo premuroso.
Poi aveva ragione a dirci di coprirci bene, qui fa un freddo.
Infatti ho optato per un maglione bordeaux, un jeans chiaro, i miei amatissimi anfibi neri e poi un giacchetto felpato verde col cappuccio pelliccioso e uno sciarpone grigio.
In poche parole sembro un pupazzo di neve.
Infine ho messo un po' di mascara, una crema colorata e il burrocacao, mentre i capelli li ho lasciati sciolti.
Le mie amiche hanno optato più o meno per lo stesso abbigliamento "abbondante", quindi in sintesi sembriamo tre Olaf in giro per Milano.
Iniziamo a fare un giro per i vari negozi, provando vestiti, scarpe col tacco e facendo qualche selfie di tanto in tanto.
Dopo un po' decidiamo di andare a pranzo, intravediamo il McDonald's lì vicino e corriamo subito al suo interno.
Ordiniamo, paghiamo e con i vassoi pieni di cibo fumante andiamo a sederci ad un tavolo libero.
Stiamo per iniziare a mangiare quando Vicky si fa venire in mente una delle sue brillanti idee.
Dovete sapere che lei è fissata con le challenge e con le scommesse perché poi si diverte ad inventare le penitenze.
-Allora ragazze per rendere questo pranzo divertente e veloce facciamo una scommessa, l' ultima che finirà di mangiare dovrà pagare pegno, che verrà deciso dopo ovviamente-
Io la guardo storto e le rispondo
-Sei seria?! Lo sai che io sono una lumaca a mangiare, finisco sempre per ultima, perché devi fare proprio questa scommessa?-
-Dai che ti frega Mary, ci divertiamo un po' su, poi non è detto che sarai tu l'ultima a finire no?- dice Cecilia sorridendo
-E va bene, cercherò di mangiare il più veloce possibile, non voglio perdere questa scommessa- dico convinta di voler vincere.
Iniziamo a mangiare, non così veloci ed affamate da sembrare quelli dell'isola dei famosi quando vincono del cibo per ricompensa, ma comunque agguerrite perché nessuna di noi vuole perdere.
Vicky è la prima a finire di mangiare, io la seguo a ruota e l'ultima è Cecilia.
Inizio ad esultare per la vittoria quando Vicky mi interrompe
-Mi dispiace Mary ma credo che abbia perso tu-
-Cosa?! Ma se ho finito di mangiare tutto!- le dico indicando il mio vassoio
-Quasi tutto..il tè alla pesca non l'hai finito, anche quello fa parte del "mangiare"-
-Non ci voglio credere, quindi alla fine ho perso io?! No allora lasciamo perdere, non era chiara la scommessa ne faremo un'altra-
-Seh come no, l'unica che non ha finito anche di bere sei tu, quindi penitenza!- dice Vicky
-Non è giusto- dico mettendo il broncio
-Allora già ci avevo pensato a cosa farti fare, senti qua che mi sono inventata. Quando usciamo da qui dovrai ascoltare una canzone, presa a caso dal tuo telefono, con le cuffiette, insieme al primo ragazzo che ti passa davanti e ti guarda negli occhi- propone Vicky.
-No no no... questa idea è folle, ti pare che io posso fare una cosa simile?! Mi prenderanno per una stupida, io non lo faccio, mi oppongo- le rispondo seriamente
-Dai ti aiuteremo noi tanto, gli spiegheremo che è una scommessa e poi non devi fare niente di male si tratta di pochi minuti, cosa vuoi che succeda?!- mi chiede Cecilia provando ad incoraggiarmi.
-Voi non state bene, lasciatevelo dire da l'unica sana di mente tra noi tre-
-Su intanto andiamo fuori, dobbiamo continuare il giro- dice Vicky.
Non appena uscite, Vicky e Cecilia si lanciano uno sguardo di intesa.
-Ragazze non lo farò... è inutile che insistete, non potete dire sul serio-
-Mary una scommessa è una scommessa- dice Vicky.
-Ecco lui è perfetto!- dice Cecilia indicando qualcuno oltre le mie spalle.
-Chi? Ma poi non doveva guardarmi negli occhi?- gli domando voltandomi verso il punto in cui stava indicando.
In quello stesso istante il ragazzo che prima era girato di spalle a parlare con un suo amico, che si era accorto che li stavamo indicando, si gira nella nostra direzione.
I nostri sguardi si incontrano e ci guardiamo per un secondo.
-Riki- dico in un sussurro.
-Beh ora ti ha guardata- dice Vicky.
Spazio autrice.
Ciao Readers❤️
Innanzitutto scusatemi per questo capitolo luuunghissimo, ma dovevo farlo ci stava troppo bene quella scena tra Leo e Vicky...Cosa ne pensate di questi due personaggi? Ma soprattutto... vi è piaciuta questa "entrata" in scena di Riki? Accetterà la scommessa secondo voi?
Se preferite capitoli più corti o lunghi come questo fatemelo sapere nei commenti e non dimenticatevi di cliccare sulla stellina😉
Al prossimo capitolo😘
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