.Toc.toc.

(Nonna):chi è?

(Mattew):nonna sono io mattew!!!

La porta si aprì lentamente e vidi un anziana signora che venne ad abbracciarmi.

Io ricambiai il suo abbraccio poi le chiesi un po di cose e sopratutto scusa per la mia assenza in questi anni...

Dopo un po lei disse

(Nonna):ho visto in tv che un ragazzo di qui è stato ucciso credo si chiamassee... ah si Andrea ricordo che era il tuo migliore amico vero??!!

(Mattew): hai una buona memoria nonna... comunque si era lui

(Nonna):non ti preoccupare ora sarà in un posto migliore... ma tua mamma dov'è? Non si fa viva da un bel po di tempo

(Mattew): beh mamma lavora molto lo sai... e ora è in viaggio e ci starà per un bel po

(Tra me e me=non posso dire la verità alla nonna starebbe male ma ha il diritto di sapere è sua figlia.)

(Mattew): beh vedi... nonna... in raltà lei in questo viaggio ... è stata ass...assassinata..

Si portò le mani al petto e iniziò a piangere...

(Nonna): io ho sempre detto a tua madre che non dovevano trasferirsi in quella casa.. avrebbe portato solo guai...

(Mattew): nonna spiegati bene che significa avrebbe portato solo guai? Perchè?...

(Nonna): vedi mattew tua mamma e tuo padre si sono trasferiti qui per farmi compagnia visto che ero da poco vedova... quando io e il nonno ci sposammo non c'era quella casa ma un boschetto... poi c'era solo questa casa e un'altra che è stata demolita per costruire nuovi edifici in quell'altra casa abitava la mia migliore amica... parlo di quando eravamo piccole tipo 7 anni visto che abito in questa casa dalla nascita... io e renè sofy' così si chiamava, ci raccontavamo tutto proprio tutto... lei diceva che il padre la picchiava di nascosto da sua madre. ma un giorno la madre si suicidó e lei rimase sola in custodia di suo padre... suo padre continuava a picchiarla ma non come prima, ma in modo piú violento certe volte quando uscivamo a giocare nel boschetto non riusciva nemmeno a camminare bene... passarono anni e renè sofy' veniva ancora picchiata da suo padre.. un giorno peró decise di uccidere suo padre, per mettere fine alla sua sofferenza e vivere una vita migliore... ma non ci riuscí aveva 17 anni quando morì uccisa da suo padre che dopo averla sotterrata nel boschetto scrisse un fogliettino con su scritto «ho ucciso io mia figlia meritava la morte e la sofferenza la odiavo è nel bosco ora quel posto è maledetto per sempre»  poi si suicidó in quella casa, cosí sofy come la chiamavo io morí eravamo molto legate noi due e la sua morte mi fece cadere in una lunga depressione, certe volte la vedevo era un fantasma ma tutto rosso come se fosse arrabbiata con qualcuno, di sicuro con suo padre ma ormai era morto e non poteva ucciderlo di mano sua. Quando la vedevo qui in casa mia mi distruggeva cose come se non mi volesse  piú bene, io peró la capisco. Poi è scomparsa appena hanno iniziato i lavori per la casa sul boschetto dove ora vivi tu...

(Mattew):......nonna non ho parole è proprio una storia trise, il fatto che ti veda i fantasmi è una cosa molto strana ma ti credo... peró... ti posso fare uan domanda?

(Nonna);certo dimmi!!

(Mattew): tu credi che il posto in cui si trova la mia casa è maledetto? per questo stanno morendo tutte le persone che amo?

(Nonna) vedi c'è un altra cosa che non ti ho detto quando ormai sofy era un fantasma nei suoi momenti di calma mi parlava e mi diceva cbe chiunque anche le persone piú importanti del mondo andassero ad abitare in quella casa sarebbero morte tutte..

.............momento di silenzio e terrore.........

(mattew):nonna sono in serio pericolo ho paura non voglio morire anche io... vado a pensarci un po su, domani torno qui e ne parliamo okay?

(Nonna):va bene 😔 a domani!

Uscii di casa lentamente ma terrorizzato, non avevo la minima voglia di andare a casa solo l'idea mi terrorizzava... decisi quindi  di fare un giro per il parco che si trovava vicino alla mia scuola, misi le cuffiette, una canzone e iniziai a camminare senza meta. si fecero le 20:00 e decisi di tornare a casa, arrivai presi le chiavi dalla tasca dei miei jeans e aprii la serratura, appena entrai vidi il caos piú totale, tutto sotto sopra , camminai per la casa notando che era tutto rotto ma non trovai sofy, mi preoccupai per lei pensando che fossero entrati dei ladri. Mi sedetti per terra mettendo il viso tra le mani disperato, sentivo freddo molto freddo in parte la mia testa mi proponeva di mettere fine a tutto questo e l'altra parte diceva di lottare fino alla fine.