8) Mizu 水
Con quelle ultime parole, il ragazzo si sentiva un grande peso addosso, che prima era nascosto dalla voglia di intraprendere le prove, come se gli fosse data una grande responsabilità ora che il maestro gli ha aperto gli occhi sul suo conto, non poteva deludere Amane.
"Bene... direi... di là!"
Questa volta la strada non era dritta, era piena di salite e svolte, le pareti erano in sabbia bianca e il pavimento sembrava di ghiaccio, sul muro ogni tanto stavano delle piccole crepe da cui usciva dell'acqua che si muoveva tutta verso la stessa direzione, in salita, discesa, ma andava tutta dove doveva andare il ragazzo.
"La montagna non è molto per il mistero... però quando le cose vanno troppo bene, qualcosa dovrà andare storto..."
Nonostante il ragazzo si aspettasse chissà cosa, camminò tranquillamente per qualche altro minuto, finché la strada non iniziò a farsi più buia e l'aria più fredda.
"Aaaaahh...PLUFFF".
Tutto d'un tratto la terra scomparve sotto i piedi del ragazzo e cadde nel vuoto, fino ad un lago, o almeno così poté capire; era tutto buio ed era impossibile distinguere dove finisse il tunnel e dove si aprisse la stanza.
"Acqua...
La prova dell'acqua"... i pensieri del ragazzo erano tutti su quella, come se l'acqua lo spaventasse, anche se gli era sempre piaciuta, in quel momento la vedeva come una grande e temibile avversaria.
"Ebbene, eccoti alla tua seconda prova, un potere ti limita ad un altro, e nessuno va d'accordo con gli altri di per se"
La voce della montagna è tornata a farsi sentire, accompagnandolo di prova in prova, seguendolo passo per passo...
Quel "lago" dove si trovava era stranamente illuminato, ma non c'era una sola fonte di luce, ne da sopra, ne da sotto, fatto sta che lui sott'acqua di vedeva e percepiva il freddo e il caldo delle correnti.
"Queste correnti sono strane, si muovono in ogni direzione e cambiano strada in modo irrazionale... ma... AUGH...AH!"
Una di queste, arrivò con tale forza da spingere il ragazzo molto in profondità, fino a una caverna subacquea, dove era rimasta una bolla d'aria. Il ragazzo aveva preso una botta molto forte ed era rimasto stordito e rimase a galleggiare sullo specchio d'acqua della caverna per qualche minuto, ormai, senza molte forze, poteva fare ben poco, ma si tirò fuori dall'acqua e strisciando a fatica si avvicinò alla parete della caverna trovandola molto calda e confortante...
"Ah... va un po meglio... grazie"
"Di nulla figliolo"
"Cos... ma tu chi sei? Pensavi di essere solo qui!"
"Io sono una sirena, proteggo queste acque da migliaia di anni e ogni volta che un giovane intraprendente arriva qui senza forze io lo aiuto a ristabilirsi per fargli affrontare la prova che ha davanti..."
"Quindi..."
"Và, ragazzo, devi affrontare una dura prova!"
Con quelle parole, la sirena si congedò in un inchino, svanendo in una nube di vapore, lasciando il ragazzo solo, in quel silenzio rotto da qualche goccia che cadeva dal soffitto.
Il ragazzo tornò alla pozza d'acqua che collegava la caverna a quell'ambiente marino e vi si buttò dentro.
Ciò che non aveva notato fino a ora era che non aveva bisogno di prendere aria, anzi, non era necessario che respirasse!
Appena uscito dalla galleria subacquea trovò una scia luminosa, che procedeva verso il basso e decise di seguirla; quando arrivò alla fine della scia, si trovava molto vicino al fondo del lago, e trovò di fronte a se una stele con incisa questa scrittura:
"L'acqua è simbolo di vita e speranza, questo potere può essere la salvezza di un popolo o il motivo della distruzione di un altro.
Chi lo possegga, fedele a Benten, dea dell'acqua e delle arti, dimostri di essere cosciente del potete che ne deriva e responsabile della sua salvaguardia, come Ebisu, protettore della salute del mare"
A fine lettura, il ragazzo vide la stele aprirsi e rivelare un passaggio illuminato da quella scia che lo aveva portato là, quindi, prendendo la strada, iniziò ad incamminarsi verso: "La corrente? Sarà la prova?".
Per qualche minuto, che parvero ore al ragazzo, nuotò nel tunnel fino ad un vicolo cieco.
"La tua prova comincia ora, apri le orecchie e libera la mente, se il potere è in te, le eluderai."
La voce della montagna lo stava ancora aiutando, sempre presente e vigile.
"La corrente... apri le orecchie e libera la mente..."
Il ragazzo si chiuse in posizione fetale, con lo sguardo fisso verso il passaggio, che si allargava poco a poco, mentre decine di altre strade si aprivano e dentro queste se ne aprivano altre e altre ancora... era diventato un labirinto impossibile per una persona normale. Tenendo le orecchie pronte a captare ogni movimento, e la mente praticamente assente, sentiva tutto: il movimento dei pesci, le alghe che si spostano, le correnti per i cunicoli, ogni cosa.
"Ma... questo che sto sentendo è il rumore di acqua... che scorre... ecco è più forte, si avvicina."
Diversamente dalle sue aspettative, non c'era una corrente marina, ma erano centinaia. Forti, deboli, fredde, calde, costanti o meno, ma era impossibile capire quale fosse quella giusta.
"La montagna ha detto "Le eluderai", devo riuscire a inibire le correnti false."
Con uno sguardo da falco e un repentino cambiamento dallo stato di meditazione a quello di azione, iniziò ad alzare le braccia al cielo e concentrare tutta la sua forza in esse e in un attimo le sue mani si scaldarono e al loro interno si formò una specie di vortice che si ingrandiva sempre più. Alzando lo sguardo notò che stava attraendo una corrente!
"Ah ah ah, wow!!! Bene... a destra, vaii!", lanciò la corrente che aveva intrappolato contro un altra, facendole esplodere e fermandone altre; continuò così ancora fino ad eliminarne qualche decina.
"Ecco, ne sento un'altra... è forte, ma posso fermarla... aaaaaahhhh..." il ragazzo stava accumulando tantissima acqua e questa girava vorticosamente attorno alle sue braccia, aveva creato un mulinello con le sue sole forze! "... sorprendente! Fantastico!! Avanti!"
Lanciò il mulinello contro la corrente, che però ingigantì la corrente, che lo prese in pieno e lo portò via...
"D...dove... sono..?"
"Tutto bene ragazzo, sono Amane... su, alzati"
"Maestro?"
"Sì ragazzo, la sirena di Ebisu ti ha soccorso quando la corrente ti ha investito, era la corrente che dovevi trovare, ti ha portato alla capanna dei guerrieri Mizu, proprio come pensavo, tu hai più poteri! Non sei arrivato in fondo alla prova per via del tuo elemento dominante..."
"Non ricordo... sono svenuto?"
"Sì, ma c'era la sirena con te, non preoccuparti, anzi, preparati, devi affrontare la prossima prova"
"...s...si..."
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro