Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

13) La virtù del destino

Non aveva fatto molto caso a Ryu durante quelle due settimane, non fu mai nominato da Amane, né lui si interessò ad aprirsi molto con il resto della comunità, non essendoci mai entrato in contatto prima.
Ryu era un ragazzo poco più grande di lui, massimo quindici anni, aveva un fisico asciutto, un aria un po' presuntuosa e uno sguardo tagliente, i capelli neri come la pece, unti, contrastavano con gli occhi grigi, quasi argentei, con i quali rivolse al ragazzo ormai in procinto di ricevere la propria virtù uno sguardo per studiarlo a sua volta, come se trovasse qualcosa che non andasse in lui.
Non si potevano parlare ancora, la cerimonia prevedeva la massima rettitudine... potevano solo aspettare di essere fuori da lì.

Amane chiamò prima Ryu, che era all'Accademia da poco più del ragazzo, lui prese il cuore e questo, dopo essere rispleso di un rosso cremisi, lo indirizzò verso il tavolo dei giusti.
Subito dopo che Ryu si sedette, gli sguardi di tutti si concentrarono sul ragazzo, tanto spaventato quanto estasiato; Amane non fece in tempo a chiamarlo che subito si alzò, prese posto e fissò il cuore, all'apparenza ancora vivo, sembrava respirasse, quindi lo prese in mano e questo si iniziò ad alzare in volo:

"Guardate! Il cuore... sta volando"

"Cosa succede?"

Ai tavoli la situazione si stava smuovendo: gli allievi erano spaventati, ma attratti, i maestri miti e Amane e il Sommo Maestro terrorizzati, certi di ciò che volesse dire...

"Amane" disse l'anziano, con un filo di voce e con un tono incerto.
"Si, vado maestro"
"No... portami con te, dobbiamo fare in fretta"
Così Amane prese in braccio il maestro e il più in fretta possibile si diresse verso il tempio, nella biblioteca segreta del Sommo Maestro.

Nel frattempo il cuore si era illuminato di rosso, un rosso intenso e molto luminoso e poi, quando avrebbe dovuto prendere la via del ragazzo, si mise a girare in tondo tra i tavoli, finché non tornò al centro e lì...

"Amane, lo hai trovato?"
"Maestro... sono centinaia di pergamene, è un'impresa ardua"
"No, va trovata subito, dobbiamo indirizzarlo verso questa via, il fatto che si è alzato in volo vuol dire che qualcun'altro lo sta controllando, noi soli sappiamo Chi."
"Jigo... eccolo! Maestro l'ho trovato, adesso?"
"Adesso tiriamo un sospiro di sollievo e torniamo indietro, questo lo tengo io"

Una volta fermatosi il cuore furono di ritorno anche Amane ed il Sommo Maestro, che assistettero al cammino del cuore verso la giustizia.
Il sesto discendente Korunoshima avrebbe fatto giustizia sul mondo.
Il ragazzo trovò posto accanto a Ryu, che in quella situazione era anche l'unico che ancora non lo temesse; lui gli rivolse un sorriso, che il nuovo arrivato volentieri ricambiò, mentre gli altri lo evitavano spaventati.

"Ehm... bene, con questo si chiude la serata, buonanotte a tutti, ragazzi appena smistati: questa notte dormirete al tempio, domani porterete tutto nelle vostre nuove case."

Amane mandò via tutti il più in fretta possibile e tornò subito al tempio, nella biblioteca, a studiare quella pergamena con il Sommo Maestro evitando il ragazzo.

La notte era calata ormai, una notte silenziosa e fresca, una leggera brezza soffiava per il campo, una notte senza stelle, con un'atmosfera tesa come un filo pronto a spezzarsi, la posta in gioco era incalcolabile, ma ancora tutto era possibile, niente era detto.
Amane e l'anziano Maestro non dormirono quella notte, pensarono solo a quella pergamena, cercando di decifrarne il messaggio.

"Amane, aiutami, non ho più la vista di un tempo... puoi ricopiare più grandi questi segni?"

"Certo Meestro, subito... ma... Maestro?"

"Amane?"

"Non vorrei allarmare, ma forse avremmo dovuto aspettarcelo... questa è la lingua dell'inferno"

"Fa' vedere... si, si, si... Amane ci sarà da divertirsi... *cowf,cowf,cowf*, andiamo, stanotte abbiamo fatto un passo avanti, ora dobbiamo riposare, domani cominceremo gli allenamenti del nostro guerriero"

"Buonanotte Maestro"

Il mattino dopo Ryu ed il ragazzo andarono via dal tempio e si diressero verso la casa della giustizia, una casa di tre piani, molto grande, di mattoni e travi di legno, adatta ad ospitare molte persone.
I due si diressero verso la stanza loro indicata, una camera per quattro ancora vuota, ma perfettamente tenuta: vi era una finestra molto grande con delle tende di seta color porpora e i letti erano su dei piccoli soppalchi per lasciare dello spazio dal pavimento, alle pareti vi erano dei nomi incisi: erano coloro che erano passati da lì prima di loro, Ryu fu attratto da quelli e si mise a leggere, dando segno di aver riconosciuto qualche persona.

"Masa..." sussurrò Ryu.

"Masa?"

"Mio padre, mio padre è passato da qui... beh lui non è mai stato presente nella mia vita, purtroppo se ne andò quando avevo un anno per amore della verità, una verità grandissima, legata alla tua famiglia, voleva scoprire cosa ha portato tanta leggenda a voi, i vostri misteri, la vostra vera storia... ha ammirato molto la tua dinastia, che per molti anni è stata servita dalla mia, noi siamo gli Yakatoma... scusa, forse non è il modo giusto di presentarsi, io sono Ryu Yakatoma, quarto discendente della mia dinastia, tu... come ti chiami?"

"Io...?" Nessuno gli fece mai quella domanda, non se ne era mai preoccupato davvero, non aveva un nome, o, se lo aveva, non lo sapeva, gli è stato impedito di saperlo "Io... non lo so. Non ho mai saputo come mi chiamo, non sono mai stato chiamato... tutti mi chiamano solo Sesto Korunoshima e basta.
Il mio nome è racchiuso nella mia pergamena"

"Un caso singolare, bene, allora per me ora sei Sesto!"

Con queste ultime parole Ryu tese la mano al ragazzo e lui la strinse, felice di essersi fatto un amico in quel nuovo mondo.

Per pranzo tutti si riunirono nella sala comune della casa e, consumato il pasto, andarono tutti nel cortile centrale dove Amane e i maestri li aspettavano. C'erano altri dieci uomini oltre ad Amane e almeno duecento allievi, Amane prese parola:
"Oggi comincia la stagione dell'inverno, verrete smistati secondo i gradi da voi raggiunti in questa stagione appena terminata"

Amane iniziò a chiamare tutti i nomi, all'arrivo del ragazzo, Amane lo chiamò per se, tra l'invidia dei molti, il ragazzo si diresse dagli altri cinque ragazzi che seguivano i suoi insegnamenti e quando toccò a Ryu fu messo con Katsumi, un maestro astuto, padrone dell'acqua.
Da quel momento i due giovani non si videro più fino a cena, presero due direzioni opposte e andarono a seguire i loro allenamenti.
Amane portò i suoi ragazzi sulla montagna ad ovest del campo, un rilievo molto ripido e difficile da affrontare, appena arrivati ai piedi Amane iniziò a parlare:

"Bene, quest' anno siamo tanti a quanto pare... erano anni che non allenavo più di due o tre persone... allora, presentatevi intanto, conoscerci è il primo passo e anche uno di quelli più grandi"

Quindi i ragazzi iniziarono a presentarsi: Makoto, Daisuke, Kin, Fumio, Takao e il Sesto Erede.

"Ottimo, da oggi cominceremo gli allenamenti, non aspettatevi che si cominci con nulla: oggi scalerete questa montagna, a mani nude e senza usare i vostri poteri. Ovviamente non avete tutto il giorno, vi dico solo che domani vi voglio all' entrata della foresta che dà al campo, se vorrete mangiare o dormire questa notte... fate voi, in bocca al lupo ragazzi!"

Appena finito di parlare Amane si sdraiò su un'amaca che si era portato dietro e gli allievi cominciarono la scalata. L'unico svantaggiato era il ragazzo che, appena entrato all'Accademia, non aveva le loro stesse capacità.

"Non so quando ci arriverò, ma non li lascerò andare lontano"

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro