" Ti aspettavo, senatore....da quando sai?"

Louis trasse un respiro profondo, sforzandosi di atteggiare un'espressione composta per mascherare il disagio che lo colpiva.

" Ora so che il vaticinio era opera tua, Appiana non c'entrava niente. So anche che tutte e tre le morti sono opera tua. Avevo un vago sospetto già da un po', ma, poi, quando ti sei detta d'accordo con le ultime volontà di Caio, mettendoti contro il tuo stesso figlio, ho creduto di aver commesso un errore.
Adesso, però, so perché hai agito così...."

Giuliana sostenne lo sguardo del senatore e disse:

" Non fa differenza, Louis, sono malata e tutti i medici che ho consultato hanno detto che il morbo è incurabile. Cercherò di accelerare le cose..."

" Senza rimorsi?"

" Ho fatto ciò che dovevo "

" Hai ucciso tre persone, ma, del resto, anche le belve uccidono per difendere i loro cuccioli..."

Giuliana si irrigidì, mordendosi il labbro.

" Non capisco cosa vuoi dire. Se mi fossi macchiata le mani di sangue per il mio Fabio, ti avrei forse aiutato a trovare il vero testamento di Caio?"

" Pensavo all'altro tuo figlio " la corresse Louis " ....Silvano. Mi sono accorto troppo tardi a chi assomigliavano i suoi occhi scuri e l'espressione della sua bocca..."

" Allora lo sai " esclamò la matrona, impallidendo " ma non gliel'hai detto, vero?"

Louis scosse la testa.

" Ti ringrazio, Silvano deve credere di essere figlio di Caio e agire di conseguenza.
Ora ti racconterò tutto...
Io non ho mai amato Caio, io amavo il mio primo marito, Mario, il generale, il padre di Fabio, ma come sai ho dovuto divorziare da lui, per volere di Tiberio.
Diciotto anni fa, mentre Caio non era qui, è venuto a trovarmi e siamo stati insieme.
Prima di andarsene, mi promise che al suo ritorno avrebbe costretto Caio a divorziare, aveva bisogno di una grande vittoria in Germania per sfidare l'imperatore.
Un mese dopo fui informata della sua morte in battaglia e mi accorsi di aspettare un bambino.
Non potevo dire la verità a Caio, perché, di sicuro, avrebbe ripudiato il piccolo.
Prima pensai di fuggire, ma non ne ebbi il tempo perché mio marito tornò con quella barbara già incinta.
Rimase pochi giorni e non si accorse delle mie condizioni.
Partorii da sola, in silenzio, senza un grido e poi misi in atto il mio piano.
Presi in casa la donna barbara e la uccisi con le mie mani, dicendo poi che era morta nel dare alla luce Silvano.
Nessuno si insospettì, perché gli schiavi non vedono e sentono nulla e gli altri figli di Caio si interessavano poco a me.
Quando tornò mio marito, rimase commosso dal mio comportamento verso il suo figlio bastardo e tutto procedette nel migliore dei modi "

" Hai scritto di tuo pugno il vaticinio per giustificare gli omicidi..." intervenne Louis.

" Uccisi Publio, attirandolo in giardino con un biglietto che gli rivelava l'infedeltà della moglie, del cui tradimento ero a conoscenza da tempo. Era un allocco e per me fu facile colpirlo in testa con un sasso, spingerlo nella vasca delle murene e lasciarlo annegare. Non me ne pento, mi ha sempre trattato male.
Con Marco è stato ancora più facile, è bastato un colpo solo mentre era girato verso i suoi amati uccelli.
Caio dormiva così profondamente che quella sera non si è nemmeno accorto che mi sono alzata dal letto"

" E tuo marito?"

" L'ho colpito con lo scarabeo, ma ho commesso l'errore di non far cadere la colomba di vetro "

Louis scosse il capo e disse:

" Ma perché adesso dopo tanto tempo? Hai atteso quasi vent'anni per compiere la tua vendetta!"

" Mi rimangono pochi mesi di vita, dovevo far presto. Senza contare il fatto che tu eri qui e avresti difeso il testamento, di te mi potevo fidare "

" Fabio non dovrebbe sapere di avere un fratello?"

" No, lui ha il patrimonio del mio primo marito e una florida carriera nell'esercito. Silvano aveva bisogno del mio aiuto e io gliel'ho dato, volevo solo aiutare mio figlio "

Louis guardò l'assassina...

Avrebbe dovuto essere punita per i suoi crimini, ma la morte la stava già aspettando per farla salire sulla barca di Caronte.

" Credo che, in fondo, il vero responsabile dei crimini sia il Fato e lo strano vaticinio trovato nella collana "

" Grazie, senatore " disse la donna " ti giungerà presto notizia che ho scelto di abbreviare la mia malattia con una fine rapida e dignitosa "

" Va bene, addio Giuliana e che gli dei ti siano accanto, sempre e comunque " disse Louis.

" Anche a te e...mi raccomando, segui il tuo cuore, non la società. Lui è perfetto per te e tu lo sei per lui "

Louis sorrise, annuì e si congedò dalla donna che, nonostante fosse un'assassina, gli suscitava comunque un profondo senso di pietà.

Tornò nella propria stanza e trovò Harry seduto sul letto ad aspettarlo.

Lo guardò negli occhi, piegò la testa da un lato e sussurrò:

" Ti amo, mio piccolo tesoro..."

Domani pubblicherò l'ultimo capitolo❤️