Harry e Louis si ritrovarono sotto il sole di Cuma e si guardarono in viso perplessi, finché lo schiavo non sorrise e sussurrò:

" Come sei bello, padrone!"

Louis provò un improvviso  moto di affetto verso il ragazzo e lo strinse fra le braccia.

" Tu sei molto più bello di me, molto, molto più bello " ribattè baciandogli i capelli.

Le gote di Harry divennero rosse per l'emozione e lo divennero ancora di più quando il suo stomaco cominciò a brontolare.

Louis ridacchiò divertito e lo prese per mano.

" Vieni, piccolo, cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa "

Si fermarono alla taverna " Al giardino di Astarte" e si accomodarono ad un tavolo posto sotto un pergolato di viti.

L'ostessa, una donna non più giovanissima, ma ancora piacente, si avvicinò loro e snocciolò meccanicamente ciò che poteva offrire.

Louis ordinò formaggio, vino, olive e pane e pochi minuti dopo i due erano già impegnati a mangiare.

" È tutto buono!" disse Harry con il suo solito entusiasmo.

Il senatore annuì e bevve un sorso di vino, trattenendo a fatica una smorfia schifata.

Quello non era vino, era acqua leggermente sporcata con il vino!

Cercò di non farci caso e si ficcò in bocca un'oliva, cercando di togliersi dalla bocca il sapore di prima.

All'improvviso dall'interno del locale uscì un uomo con in braccio un cagnolino che guaiva.

Subito dietro spuntò la padrona che disse:

" Portalo al canale e annegalo, non ho certo tempo di badare ad un altro cane "

Harry spalancò gli occhi terrorizzato e guardò Louis in una muta supplica.

Il senatore, che da sempre odiava chi maltrattava gli animali e lui stesso non li sacrificava mai agli dei, si alzò e fermò l'uomo.

" Prendiamo noi il cucciolo"

L'uomo e anche la donna strabuzzarono gli occhi e furono ben contenti di disfarsi del cane, che finì fra le braccia di Harry, che iniziò subito a coccolarlo.

L'ostessa, quindi, in un improvviso gesto di generosità, offrì al senatore un bicchiere di un liquore di sua produzione e così lui, la donna e quello che scoprì fosse suo marito si misero a chiacchierare.

La donna raccontò ad un certo punto che prima possedeva una taverna a Neapolis e il discorso si spostò sui clienti che non pagavano mai.

" Ti ricordi di Nevio?" chiese ad un certo punto il marito alla moglie.

Louis drizzò subito le orecchie: Nevio era il nome del primo marito di Ennia, da cui aveva divorziato anni prima.

" Certo!" rispose la donna " Non aveva mai un soldo in tasca, poi, però, nell'ultimo periodo era sempre ben imbottito di sesterzi e diceva che aveva trovato una vacca che dava molto latte!"

Louis guardò Harry e gli occhi verdi del suo schiavo gli fecero capire che anche lui riteneva questa improvvisa ricchezza sospetta.