Il mattino dopo Louis si recò nuovamente nella zona della voliera e si aggirò nei dintorni in cerca di qualche indizio.

Per tutta la notte gli era ronzato nella mente il verso della profezia contenuta nel ciondolo mostratogli da Giuliana.

" Pesci, uccelli e insetti ne faranno marcire i frutti..."

Publio era morto nella vasca delle murene, Marco vicino alla gabbia dei suoi uccelli...forse c'era un nesso con il vaticinio, ma Louis non voleva crederci.

Decise quindi di andare a parlare con Caio.

Lo trovò nella sua stanza, insieme alla moglie Giuliana, che sembrava sul punto di scoppiare a piangere.

" Ti prego, senatore, fallo ragionare!" esclamò la donna in lacrime.

Caio guardò Louis con gli occhi iniettati di sangue e gli raccontò, convinto che il suo ospite non sapesse nulla, la storia di Silvano.

" Voglio nominarlo mio erede!" disse convinto.

" Senatore, cerca di farlo rinsavire! Silvano è un bravo ragazzo, ma è il figlio di una schiava!" urlò Giuliana con le mani nei capelli.

" No, sua madre era stata affrancata prima che lo partorisse, quindi davanti alla legge Silvano è nato libero. Intendo dichiararlo mio figlio legittimo e lasciargli tutto quello che ho. Del resto anche l'oracolo ha previsto la morte dei miei due figli più grandi.
Mia moglie Appiana me l'aveva rivelato..."

Louis, capendo che l'uomo si riferiva al vaticinio che anche lui aveva letto, chiese:

" La tua prima moglie ti disse dove aveva preso quella profezia?"

" No, Appiana consultava un indovino al giorno, ma non so di chi si trattasse. Io sono sempre stato scettico su queste cose, ma ora, alla luce di quello che è successo, ritengo che avesse ragione. Publio legato ai pesci e Marco agli uccelli..."

Louis scosse la testa per protestare, ma Caio riprese a parlare rivolto alla moglie.

" Ti prego, Giuliana, aiutami..."

La donna guardò il marito con affetto, poi annuì tristemente.

" E sia, Caio. Hai diritto di destinare a chi vuoi ciò che è tuo, ma promettimi che non lascerai sprovvista di denaro Cornelia e nemmeno mio figlio Fabio: le sue proprietà sono in cattive acque e lui riterrebbe indegno del suo nome abbassarsi a combinare affari. Assegnagli abbastanza perché possa proseguire tranquillo la carriera militare "

" Penserò a lui generosamente e altrettanto farò per mia figlia " assicurò l'uomo " ma il resto andrà tutto a Silvano!"

Giuliana chinò la testa rassegnata e il marito, alla presenza di Louis, redasse un nuovo testamento in cui legittimava Silvano e lo nominava suo erede universale.