Inizia la ricerca
Fortunatamente siamo riusciti a scortare il giovane al suo villaggio ma io non facevo altro che domandarmi il perché. Nella mia testa avevano iniziato a vorticare varie domande, ed ogni minuto che passava iniziavo a pensare di essere sempre meno normale. Come potevo conoscere questa marea di jutsu? Non solo conoscevo le arti mediche, ma potevo usare persino il Byakugan nota tecnica del clan Hyuga e la modalità Eremitica. Come era possibile che io riuscissi ad usare le tecniche del villaggio di Konoha? Questa modalità poteva essere appresa o con l'aiuto di un cercoterio o sul monte Myoboku, oppure c'era la Caverna dei Draghi, nel regno dei serpenti che non erano molto amichevoli. « Shina, ci sei? »
Esclamò Matsuri mentre io mi fermai.
«Gaara, sai quale animale io evoco? »
Esclamai mentre nella mia testa alcuni dei tasselli iniziarono ad entrare lentamente al loro posto ed avevo una certezza ora. Io ero originaria del villaggio della Foglia, ero stata apprendista del Maestro Jiraiya solo lui usava la tecnica del richiamo dei rospi. Era molto famoso a Siena poiché lui e il suo allievo riuscivano ad evocare il re dei rospi: Gamabunta. Ad un tratto i flash iniziarono a tornare prepotentemente nella mia testa ed io caddi aggrappandomi al mio amico di infanzia. « Shina forse è stato troppo presto per tornare in missione. » sentii dire da Matsuri ma io non la stavo ascoltando. Ricordo solo un sussurro e la vista che mi si annebbiò all'improvviso. « Alla fine hai ricordato ciò che è accaduto quella notte. Mi dispiace. »
Non so per quanto tempo restai incosciente ma mi ripresi all'ombra di un albero enorme, accanto a me notai soltanto Matsuri che mi guardava preoccupata. « Devo tornare a Konoha. » Esclamai guardando il terreno e Matsuri sospirò.
« Gaara mi ha detto che tu eri originaria di Konoha, ma non ha voluto dirmi altro. Adesso è andato a fare rifornimento e ci metteremo in marcia per Konoha.» Esclamò Matsuri mentre io la guardai sospirando. « Siediti, ti racconterò la mia storia.» Esclamai iniziando a narrare dal principio mentre Matsuri ascoltò tutto in silenzio.
Il viaggio fu lungo, varie volte ci fermammo lungo il cammino per fare rifornimento e per informare il consiglio degli anziani di una piccola deviazione.
Alla sera del settimo giorno ci ritrovammo vicino alle porte di Konoha ove trovammo un ninja dal mantello nero e le nuvolette rosse e lo afferai per le spalle voltandolo. Era Itachi Uchiha, sulla fronte indossava il simbolo della foglia rigato in due.
« Dove lo hai preso?! Era lo stesso che indossava l'Uchiha mascherato » Esclamai mentre Itachi mi abbracciò stupendo i miei compagni che erano stati messi sulla difensiva. « Shi-chan»
« Itachi, è bello rivederti. Ne è passato di tempo.»
Esclamai mentre guardai le mura di Konoha.
« Volevi vedere Sasuke?» chiesi mentre lo guardai e lui annuii soltanto. «Trasformati in me » Esclamai prendendo le sembianze di Temari ed entrando nel villaggio di Konoha da uno squarcio che il Terzo Hokage aveva lasciato appositamente per me. La luce nell'ufficio dell'Hokage era accesa e perciò la mia insegnante poteva essere ancora lì. Corsi li aspettandomi di trovare Lady Shizune ma non la trovai per questo bussai alla donna e chiesi a Itachi di chiamare "Tsunade- sensei" cosa che egli fece. Io ero la sua unica allieva a quel tempo e l'unica a cui permise di chiamarla per nome, per via del nostro legame di sangue. La porta si spalancò rivelando la sagoma di una donna dai capelli neri e gli occhi castani, io mi fiondai nella stanza abbracciando la donna dai biondi capelli legati in una coda. « Non sei cambiata affatto zietta.» Affermai riprendendo le mie sembianze, cosa che fece anche Itachi. « Sa dove abita mio fratello?» Chiesi semplicemente mentre lei mi guardò confusa e sospirò. «Shizune fa preparare delle stanze, tu riprendi le sembianze di prima e tu mi spiegherà tutto. Attualmente Naruto non è lqui, domattina vi recherete all'Isola del Vortice, Naruto è diretto lì. È partito stamattina, faranno sosta poi al villaggio del Cedro per chiedere informazioni, quell'isola non è più segnata sulle mappe. » Esclamò sorprendendo tutti i miei compagni, in realtà non era proprio così..
« Da quando è stata distrutta, la sua ubicazione è riportata approssimativamente sulle mappe. Tuttavia spero che lei gli abbia detto che solo un ninja del clan Uzumaki può superare la barriera dei vortici tuttavia solo lo Sharingan potrà vedere fra le nubi che la coprono, in quanto rifugio del clan Uchiha abbiamo dovuto proteggerla al meglio.» Spiegai precisamente facendo sobbalzare Lady Tsunade che non poteva immaginare una simile situazione.
«Sasuke è un Uchiha, quindi potrebbero farcela.»
Spiegai tutto nuovamente e mentre gli altri andarono a coricarsi io e Tsunade restammo a parlare.
Il mattino successivo ero passata a salutare Kakashi che non vedevo da un pezzo, ormai era veramente cresciuto ed era diventato un jonin. È stato stupendo vedere sul suo viso bendato una faccia meravigliata, non si aspettava che fossi viva. Al terzo avevo chiesto di disperdere le mie tracce, nessuno doveva farsi domande su di me. Era mezzogiorno inoltrato quando iniziammo il cammino verso l'isola del villaggio del Vortice. « Com' è l'isola? » Chiese Gaara mentre correva dinanzi a noi. Io lo raggiunsi velocemente e gli dissi che non ricordavo molto se non che il fratello di mia madre aveva raccolto i superstiti del clan.
Viaggiamo a lungo senza mai fermarci attraversando i piccoli villaggi situati lungo il cammino e quando si fece notte iniziammo a preparare l'accampamento.
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