Con un fardello aggrovigliato di sentimenti
mi ritrovo ferma, rigida,
seduta a fissare il vuoto.
Li congelo;
bloccati lì nelle membra
nell'immobilitá del mio corpo.
E penso...

Sarebbe bello afferrare quel cubo compatto
e scioglierlo fra le dita di chi ti guarda;
così, di impatto.
Prenderlo con uno strattone
e scaraventarlo nelle pupille di chi ti osserva...

Il colore, l'inchiostro ed il profumo colati
nell'essere di qualcuno.
In un solo istante
investirebbero la sua anima
come un suono ridondante.
- E poi? -

E poi avviene la magia;
occhi che assorbono,
braccia che stringono,
labbra che sussurrano la stessa melodia.
Sarebbe un atto di liberazione
che genera un' intesa assoluta.
Nessun pudore, un'unica vibrazione.

Nuda, davanti agli occhi di chi sa guardare,
a tremare, muta.