Mia salvezza
Raggi di luce
contro la pelle candida
abbagliano i miei occhi
ormai così stanchi.
Nessun pensiero che faccia rumore.
Solo io e
me stessa.
Non sento, non vedo,
eppure a tentoni
mi aggrappo a cio che è
plasmabile ma certo.
Una roccia sicura
che sta dentro al vuoto del mio petto.
Astratta ma concreta
è abituata ad adagiarsi elegantemente
nel bianco della coperta
che l'avvolge completamente.
Non pronuncia il suo nome
poiché è troppo vasto per la semplice ragione.
Lei è Signora,
Lei è Scrittura.
Lei non pone domande,
non vuole sapere più di cio che contiene.
Delicatamente si scioglie
e non emette alcun frastuono,
è un elemento che galoppa
nel mio sangue senza briglie.
Senza chiedere il consenso
contiene l'immenso.
Ed io,
piccola e curiosa,
la trattengo e la conservo
perché è l'ancora di salvataggio
che la vita mi ha concesso.
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