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Capitolo speciale.

Ethan's Pov

Ricordo bene il giorno in cui Mia e Jason si sono lasciati, era novembre di un anno fa e stavamo ad una festa a casa di Helena. Era il suo compleanno e aveva esteso l'invito a tutta la scuola, per questo la casa e il giardino erano pieni di persone. Molti di esse erano già ubriachi a inizio serata, altri gruppetti facevano quei stupidi giochi che finivi per baciare uno sconosciuto, i miei amici ed io ci stavamo divertendo al centro della pista, con la speranza di conquistare qualche bella ragazza. Avevo perso di vista mia sorella appena siamo arrivati qui ma potevo stare tranquillo perché stava con il mio amico Jason.

Verso mezzanotte avevo bevuto un paio di drink ma non ero ubriaco, ero brillo, quel poco che basta per divertirsi e non pensare a nulla.
Dovevo andare al bagno, quindi decisi di cercarlo al piano di sopra, con la speranza di non trovare sorprese. Aprii una porta e trovai, su un letto, una coppia alle prese con un bacio appassionato, appena mi sentirono mi rivolsero un'occhiataccia. Chiusi immediatamente la porta e me ne andai, senza neanche chiedere scusa. Ma io dico, chiudetevi a chiave!
Mi trovai di fronte ad un'altra porta, sperai con tutto me stesso che fosse stato il bagno. Avvicinai un'orecchio per origliare e assicurarmi che fosse vuota. Sentii dei singhiozzi e un pianto. Non avevo idea di chi potesse essere ma forse aveva bisogno di aiuto, quindi dopo un lungo sospiro decisi di aprire.

Entrai e trovai rannicchiata per terra in un'angolino, immersa nelle sue lacrime amare, mia sorella. Da quanto tempo era qui? Non avevo idea di cosa fosse successo e perché non fosse con Jason a divertirsi. Pensavo si trattasse di qualche presa in giro di qualche ragazza.

«Cos'è successo?» le chiesi avvicinandomi.

Alzò lo sguardo per vedere chi fossi ma lo riabbassò subito. «Jason..» disse con voce tremante.

Cosa ha fatto quello stronzo?
«Cerca di calmarti e prova a parlarne con me» mi sedetti al suo fianco e le misi un braccio dietro la schiena per coccolarla. Le ho sempre detto che a me avrebbe potuto dire qualsiasi cosa e l'avrei difesa anche rischiando la mia stessa vita.

Annuì e mi guardo. Aveva uno sguardo disperato, gli occhi rossi e i capelli attaccati al volto, fece un sospiro e piano piano iniziò a raccontarmi: «Ci siamo lasciati. Ho capito che è uno stronzo e non mi ha mai amata. È stato con me solo per divertirsi e io come una cretina mi sono innamorata»

«Come vi siete lasciati?» chiesi.

«L'ho lasciato io» le lacrime iniziarono di nuovo a rigarle il volto «sono entrata per sbaglio nella camera qui di fronte e..» non riuscì a terminare la frase, capii che lei ci teneva davvero tanto e ora stava soffrendo.

«E? Cos'hai visto?» chiesi cercando di farla continuare a parlare.

«Lo stava facendo..con un'altra» disse.

A queste parole non ci vidi più dalla rabbia. Non ci potevo credere che Jason avesse fatto una cosa del genere. La voglia di sbattere qualcosa per terra era alta ma per il bene di Mia dovevo restare calmo.

L'abbracciai forte perché sinceramente non sapevo cosa rispondere.
«Lui non ti merita, è uno stronzo» le sussurrai «Non dovresti stare qui a piangere. Dovresti reagire e fargli vedere che sei forte, nonostante quello che ha fatto.»

«Ethan..grazie» le sue braccia minute mi strinsero più forte. Si asciugò le lacrime e dopo un sospiro iniziò a liberare la sua rabbia: «Quando le mie amiche mi misero in guardia su Jason, mi dissero che lui è il classico ragazzo che se la spassa con tutte e che non vuole relazioni, ma io non le ascoltai. E ora eccomi qui a piangere per quello stronzo»

«Dai non ci pensare più. Se ti va vai a divertirti con qualche tua amica» le dissi.

«No vorrei tornare a casa»

«Allora aspettami qui, devo fare una cosa, poi torniamo a casa» volevo andare a parlare con Jason, volevo sapere cosa gli passa per la festa. Mi fidavo di lui!

Bussai sulla porta dove si trovava Jason, dicendo: «Jason sono Ethan, devo parlarti, esci immediatamente!»

Dopo pochi minuti uscì, probabilmente aveva finito di divertisi. «Cosa ti passa per la testa? Che razza di ragazzo sei, ti diverti a spassartela con le altre ragazze, mentre Mia si è rovinata la serata per colpa tua»

«Io faccio quello che cazzo mi pare» rispose ridendo.

«Certo puoi fare quello che ti pare ma non hai il diritto di far soffrire mia sorella. Mi fidavo di te» gli dissi urlando.

«Dai, lo sai anche tu che Mia si è divertita con me. Mi sono stufato e volevo cambiare» ridacchiò.

Queste parole alimentarono tutta la rabbia che c'era dentro di me e diedi una spinta a Jason facendolo barcollare. Mi stupii della mia forza probabilmente era dovuta all'alcool che era in circolo dentro di me «Non ti azzardare a parlare così di mia sorella»

«Dico quello che mi pare» mi rispose lasciandomi un pugno sulla faccia.

Iniziammo a prenderci a botte, risposi con un gancio facendogli sputare del sangue. Se non fosse intervenuta la ragazza che stava nella stanza con Jason, non so come sarebbe andata a finire.

Da quel giorno non ci parlammo più, capii che persona falsa era. Lui ed io siamo stati migliori amici fin dai primi anni della middle age. Passavamo moltissimo tempo insieme, mi convinse a entrare nella sua stessa squadra di calcio e quando mi disse che era interessato a Mia, ne ero felice tanto che lo aiutai a conquistarla. Ero convinto di potermi fidare e sarebbe stato perfetto per mia sorella. Sapevo che aveva avuto molte ragazze in passato ma ero convinto che con lei sarebbe stato diverso. Non avrei mai pensato che arrivasse fino a quel punto.

Mia ci ha sofferto per un paio di mesi ma per fortuna sono riuscita a consolarla standole a fianco ogni giorno. Spero di non vederla mai più in quel modo e le auguro il meglio.

Quando l'altro giorno ho conosciuto Flaminia, ho capito subito che è una ragazza per bene e ha molti tratti in comune con mia sorella. Col passare dei giorni abbiamo continuato a parlare e per me è diventata da subito un'amica, sta simpatica sia a me che a Brian. Il giorno in cui l'ho vista al parco con Jason, non potevo crederci. Ho avuto paura che sarebbe successo anche a lei quello che è accaduto a Mia e non ce l'avrei fatta a sopportarlo di nuovo. Ci tengo a Flaminia e non voglio che si illuda con quel ragazzo, per questo ho deciso di metterla in guardia. Forse ha pensato che sono uno stronzo perché le ho detto che per il suo bene non poteva fidarsi e non le ho dato altre spiegazioni. Spero che rifletta sulle mie parole ora che sa la verità, probabilmente non sa i dettagli della storia tra Jason e Mia ma la cosa più importante la conosce.

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