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1. Primo incontro.

Keith tiene tra le mani il medaglione che ha al collo mentre, insieme al resto dei paladini, risponde ad una richiesta di soccorso.

"Keith." Lo chiama Shiro e il ragazzo si affretta a nascondere nuovamente l'oggetto sotto la maglietta.

"Dimmi."

"Non ho potuto fare a meno di notare che spesso, quando pensi che non ci sia nessuno che ti guarda, passi il tempo ad osservare quel medaglione." Gli spiega il moro avvicinandosi a lui. "Sono certo che non ce l'avevi l'ultima volta che ci siamo visti."

"Me l'ha regalato Michelle dopo che te ne sei andato." Gli spiega Keith.

"Michelle... Sì, me la ricordo. Sei innamorato di lei da quando sei entrato alla Galaxy Garrison."

"Non è vero." Replica Keith arrossendo visibilmente.

"Ma se non riuscivi più a staccarle gli occhi di dosso, me lo ricordo molto bene."

Keith è appena arrivato alla Galaxy Garrison e Shiro gli sta mostrando il luogo.

L'attenzione del ragazzo, però, viene subito attirata da una ragazza dai lunghi capelli biondi che gli passa accanto.

Il moro smette di ascoltare Shiro e segue la ragazza che gira l'angolo.

Il giovane si appoggia al muro mentre osserva la bionda parlare con John.

"La prova di oggi è stata molto difficile, ma per due come noi è un gioco da ragazzi." Afferma il moro soddisfatto.

"Tutto merito di Ray che è un gran leader." Replica Michelle facendo un gran sorriso che Keith si sofferma ad osservare.

"E' bella vero?"

"Molto." Afferma Kogane prima di realizzare a chi appartiene quella voce e girarsi di scatto. "S-Shiro, io..." Balbetta il moro imbarazzato e completamente rosso in viso.

"Spero che non farai così per ogni ragazza." Dice Shiro prima di sospirare. "Dai, dobbiamo finire il giro." Aggiunge afferrando Keith per il braccio e allontanandolo da lì.

Keith esce di nascosto dalla sua stanza e si aggira silenziosamente per i corridoi della Galaxy Garrison.

Il ragazzo riesce facilmente ad eludere la sorveglianza e raggiungere il tetto dell'edificio.

Una volta arrivato a destinazione nota la presenza di un'altra persona, si avvicina lentamente e riesce a riconoscere la ragazza che ha visto quel pomeriggio.

"Non è carino arrivare alle spalle delle persone, sai?" Gli chiede Michelle senza girarsi, continuando ad osservare la luna.

"Io... Credevo che non ci sarebbe stato nessuno."

"Non importa." Lo rassicura la ragazza. "Vieni, siediti." Gli dice facendo cenno al moro di sedersi accanto a lei. "Sei nuovo, vero?"

"Sono arrivato oggi."

"Immaginavo, sei molto giovane. Quanti anni hai?" Domanda Michelle curiosa, ma il ragazzo sembra restio a rispondere. "Tranquillo, non ti voglio prendere in giro."

"Quindici..."

"Io ne ho diciassette, non è molto che sono qui."

"Che hai fatto?" Domanda Keith curioso quando nota una fasciatura sulla mano sinistra della ragazza.

"Mi sono fatta male durante una prova. Sono caduta e ho appoggiato male la mano, ma non è nulla di grave. In pochi giorni guarirò."

"Michelle."

La bionda si gira ritrovandosi davanti a John, Gary, Ray e Zari, anche loro usciti di nascosto dalle loro camere.

I cinque si sono infatti messi d'accordo per scappare e andare ad una festa che si sta svolgendo lì vicino.

"Ciao ragazzi." Li saluta Venus avvicinandosi ai quattro sotto gli occhi di Keith.

"Perché quel bambino è qui?" Domanda John alzando un sopracciglio confuso.

"Non sono un bambino." Replica il moro affiancando la bionda. "Ho quindici anni."

"Oh, sei proprio grande allora." Commenta Turner infastidendo parecchio il ragazzo.

"Però è così adorabile." Dice Zari.

"Per te sono tutti adorabili." Le fa notare Gary.

"Sai che non può venire con noi, vero?" Domanda Ray a Michelle ignorando gli altri tre. "La festa sarà piena di alcool."

"Sì, lo so." Gli assicura la bionda.

"Allora che qualcuno lo riporti in camera e poi andiamo." Dice John infastidito.

"Posso tornare in camera da solo, non ho bisogno della babysitter." Replica Keith, quel ragazzo lo sta facendo impazzire.

"Se è arrivato fin qui da solo, può tornare in camera da solo." Taglia corto il maggiore dei presenti. "Adesso andiamo."

"Sembravi un cucciolo smarrito, la cercavi sempre con lo sguardo e spesso la seguivi per starle vicino." Ricorda Shiro.

"Davvero? Io... Io non ci ho mai fatto caso." Afferma Keith con sincerità, faceva quei gesti in modo così naturale che non si è mai accorto di farli.

"Le hai mai confessato ciò che provi?"

"Più o meno."

"Più o meno?"

"L'ho baciata." Ammette Kogane prima di distogliere lo sguardo dal suo amico.

"Davvero?" Domanda Shiro sorpreso.

"Sì, ma non ha alcuna importa adesso..." Mormora il più giovane abbassando lo sguardo.

"Che vuoi dire?"

"Michelle è morta, si è sacrificata affinché la sua squadra si salvasse."

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