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CAPITOLO 9 - Neonati

La mattina seguente prima di uscire dalla stanza si assicurarono tutti di essere un minimo in ordine.

Quando scesero al piano di sotto la colazione era già in tavola e non c'era traccia di Anne.

" Secondo voi che di che prova parlava Anne?" chiese Piper mentre si prendeva delle brioche.

" Non lo so, ma mi sa nulla di bello!"

" Ragazzi qualcuno sa perché dei tizi con enormi scatoloni sono appena saliti nelle nostre stanze?" chiese Percy entrando.

" No, scatoloni?"

" Si, lunghi scatoloni. Ne avevano nove" disse Percy mentre si sedeva accanto ad Annabeth.

" Magnus tu che conosci Anne sai che cosa può aver in mente?"

Lo stregone scosse la testa. " Sono uno stregone, non un chiaroveggente, o col cavolo che sarei qui in questo momento!"

Una volta finita la colazione andarono tutti in salotto dove Anne, questa volta con un tubino leopardato, li aspettava: tablet in mano e sorriso sensuale.

" Certo che potrebbe coprirsi di più!" borbottò Annabeth mentre si sedeva.

Anne continuò a sorridere fino a quando non si furono seduti tutti.

" Buongiorno. Oggi inizia la prima prova. Sia chiaro, non le ho scelte io..." si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro. " I produttori ultimamente si sono fissati con questo programma: 16 anni e incinta e Teen Mom. Ieri mi sono ritrovata a subirmi tutta la seconda stagione prima di discutere! Tranquilli, non abbiamo intenzione di farvi rimanere incinta. Passeremo direttamente al passo successivo: i neonati"

Tutti i ragazzi sgranarono gli occhi. " A ogni coppia sarà dato un bambino, gentilmente offerti da una scuola per il corso di educazione sessuale, e voi dovrete tenerlo per tutta la settimana. Il neonato dovrà mangiare, dormire, essere cambiato e non finire bruciato, annegato o che so io. In poche parole deve arrivare alla fine della settimana esattamente come ve lo consegniamo"

" E perché dovremmo badare a un bambolotto!" si lamentò Jace.

" Noi siamo due uomini, nessuno dei due può avere figli!" si difese Alec.

Anne li guardò. " Allora avete avuto o l'adozione o la madre surrogata. Questa prova devono affrontarla tutte le coppie!"

" Ma nessuno di noi diventerà genitore!" si lamentò Simon

Anne sospirò mentre avanzava verso degli scatoloni.

" Nelle vostre stanze è stato montato una carrozzina ed è stata messa una valigia con dentro pannolini, biberon e vestitini!"

" Continuo a pensare che sia un assurdità!"

Anne lasciò giù il tablet e si chinò verso lo scatolone per prendere un bambolotto.

Ne tirò fuori uno vestito con un completino bianco. " Sceglierete voi il nome per il vostro momentaneo figlio"

Iniziò a distribuire i bambolotti che presero tutti come se fossero alieni e che dopo neanche qualche secondo iniziarono tutti a piangere.

Anne sorrise sensualmente. " Ci vediamo questa sera!"

" Giuro che questa me la pagano chiunque abbia ideato questa cazzata! Veramente? Un bambolotto?" sbottò Alec guardandolo.

*

" Io non chiamerò quel bambolotto Minerva!" esclamò Percy quando salirono in camera per cercare in ciuccio da ficcare in bocca al bambino per farlo smettere di piangere.

" Ma perché no? Mi sembra carino. È poi è il nome Romano di mia madre!" replicò Annabeth

" Non me ne frega nulla. Non chiamerò Minerva quel bambolotto"

Annabeth si alzò a fatica, con le gambe leggermente doloranti, e si sporse verso Percy per bisbigliargli qualcosa all'orecchio.

Poco dopo il ragazzo sgranò gli occhi. " Si, in effetti il nome Minerva non è poi così male!"

Annabeth tornò sul letto e guardò il bambolotto che ora dormiva. " Però non è tanto male questa prova" commento aggiustando il cappellino a Minerva.

*

" Certo che questo bambolotto è veramente brutto, non ha preso proprio nulla dal padre!" esclamò Jace mentre Clary cambiava il pannolino ( a quanto pare erano riusciti a farlo anche puzzare!) al bambolotto.

" Spiritoso. Ma non possiamo chiamarlo bambolotto per tutta la settimana. Quindi scegliamo un nome!"

Jace si buttò sul letto guardando il soffitto. " Detto sinceramente non ho mai pensato ad avere figli e nemmeno il nome. Chiamiamolo Jonathan, è uno dei nomi più usati!"

" E se è una femmina?" replicò Clary

" E tu che ne sai?"

Clary sospirò mentre il bambolotto tornava a piangere. " Vada per Jonathan"

Jace sorrise mentre guardava Clary cullare il bambolotto per farlo calmare.

" Per me lo agiti troppo"

Clary lo guardò in cagnesco. " Va bene sapientone, cullalo tu! Io vado a preparargli il latte!"

Clary gli passò il bambolotto e dopo aver preso il biberon e il latte in polvere che gli avevano dato scese al piano di sotto sbattendo la porta, e facendo piangere Jonathan più forte.

*
" Certo che se le inventano tutte per far ascolti!" borbottò Ron in camera mentre Hermione dava il biberon di latte appena fatto a Fred, come avevano deciso di chiamarlo.

Hermione lo guardò storto. " Non ho intenzione di fare la mamma a tempo pieno, anche se si tratta di un bambolotto. Quindi tu mi darai una mano!"

Ron annuì " Certo, ma io non mi alzo la notte per fare un bel nulla!"

" Tu invece lo farai. E ora passami un bavaglino che deve fare il ruttino!"

Ron iniziò a cercare tra le cose che c'erano nella borsa e alla fine tirò fuori il bavaglino e lo passò ad Hermione.

" Pensa, non vuoi fare sesso eppure ci siamo ritrovati con un bambino!"

" Ron non è divertente!"

*

Isabelle era seduta sul letto mentre guardava impressionata Simon dare il cibo al piccolo Max, così avevano deciso di chiamarlo.

Aveva molto più istinto paterno di quello che immaginava.

Simon fece fare il ruttino al bambolotto e poi lo posò nella carrozzina, infondo ai piedi del letto.

Aspettò qualche secondo fino a che non chiuse gli occhi e poi si buttò nel letto accanto a Isabelle.

" Simon, devo dirti una cosa" iniziò lei, prendendogli le mani e guardandolo negli occhi.

Simon però non si scompose. " Ok, dimmi tutto"

Izzy fece per parlare ma Max iniziò a piangere e Simon andò da lui.

" Allora, di cosa si tratta?"

Isabelle scosse la testa. " Nulla, è solo che sei bravo con i bambini"

*

" Non conosci qualche incantesimo per farlo stare zitto?" chiese Alec allo stregone dopo che il bambolotto, chiamato Lux per volere dello stregone, riprese a piangere.

Magnus si passò le mani tra i capelli. " No, e credo che non funzionerebbe. Prova a vedere se ha fame, o che so io!"

" Ma in tutti questi secoli non ti è mai capitato di dover badare a un bambino?"

" Sono uno stregone, non una balia!"

Alec sospirò e prese Lux in braccio. Le avevano già cambiato il pannolino e dato da mangiare, ma non voleva smettere di piangere.

Provò a cullarla un po' e finalmente fece il ruttino, insieme al rigurgitino che sporcò tutta la maglietta di Alec.

" Che schifo!"

Magnus sorrise, per non scoppiare a ridere, e prese Lux da Alec mentre lui andava a cambiarsi.

" Questa è la prima e l'ultima settimana che passo con un neonato. Siete fortunati voi stregoni a non poter avere figli!"

*

Quella sera a cena erano tutti puzzolenti, stanchi, irascibili, con macchie di latte e rigurgitino sui vestiti.

I neonati erano nelle carrozzine, ammassati alla parete mentre gli altri mangiavano.

" Io sono uno Shadowhunters non un papà!" si lamentò Jace mentre addentava con violenza la fiorentina che avevano servito quella sera.

" Allora preparati a passare la notte in bianco Shadowhunters!" replicò Hermione " I neonati si svegliano ogni due tre ore!"

" Io odio questo programma!"



Ciao a tutti!

Cosa ve ne pare di questo capitolo? Vi piace la prima prova?

Cosa voleva dire Isabelle a Simon?

Votate e commentate! Continuate a dirci chi secondo voi deve essere eliminato e chi vincere!

Alla prossima!

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