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Cap 7

Rafael

Venti minuti dopo, stavo parcheggiando di fronte casa sua, pronto per lasciarla andare.

Anche se tutto il mio essere stava urlando di possederla.

La vidi mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore, era un po' che la vedevo agitarsi e perdersi nei suoi pensieri.

Avevo la sensazione che volesse dirmi qualcosa d'importante ma che non ne aveva il coraggio, oppure non si sentiva pronta.

Per quanto volessi tirarglieli fuori le parole a modo mio, dovevo lasciarla stare, volevo rispettare i suoi tempi, anche se era un a dannata tortura del cazzo, non agire a modo mio.

Ma finché non l'avrei resa completamente mia, non potevo ricorrere a certi mezzi, che avrei avuto piacere di usare su quel corpo meraviglioso e dannatamente sensuale.

La vidi girarsi verso di me, con quello sguardo da cerbiatta che mi faceva perdere la testa, vedendola sfilarsi la cintura di sicurezza, per poi allungarsi verso di me, per lasciarmi un bacio sulle labbra, anche fin troppo casto per i miei gusti.

L'afferrai per i fianchi morbidi e sensuali, attirandola verso di me, affondando la mia lingua nella sua bocca dolce e seducente, approfondendo il bacio, proprio come piaceva a me.

La sentii gemere di piacere, attraverso il nostro bacio, mentre sentivo il mio petto vibrare per il ringhio mal trattenuto per l'eccitazione.

Ci separammo per mancanza di fiato, vedendola dannatamente sexy, con quel rossetto sbavato sulle labbra gonfie, per i miei baci, mentre le stringevo il retro del collo, per tenerla ferma, tuffandomi di nuovo su quelle labbra dolci e sensuali, mangiandola letteralmente di baci.

Sentivo il mio membro duro spingere nella cerniera dei miei pantaloni, mentre cercavo di mantenere il fottuto controllo, che non volevo mantenere.

Cazzo!

"-Se non affondo dentro di lei, rischio di diventare pazzo.-"

Mi allontanai dal suo corpo e dalle sue labbra sensuali tentatrici, mentre le intimavo di scendere, prima di scoparmela sul sedile della macchina.

Non sapevo ancora quanto avrei resistito, prima di piegarla su qualche superficie e cogliere la sua dannata innocenza, che mi aspettava di diritto.

La vidi scendere dalla mia auto, mentre il suo viso, si era colorato deliziosamente di rosso, vedendola allontanarsi con passo incerto verso la sua porta, quando la vidi girarsi verso di me, una volta raggiunta la porta e averla aperta, trovando l'indecisione nel suo sguardo.

"-Ragazzina, se non entri in casa, rischio di prenderti in spalla e portarti in camera tua, e scoparti fino a l'alba.-"

-Rafael?-

La vidi mordersi il labbro inferiore, per poi vedere il suo sguardo cambiare, tramutarsi in qualcosa di coraggioso e sicuro di se, sentendola dirmi subito dopo: -Ti amo.-

Per poi vederla fuggire dentro la porta di casa, facendomi rimanere completamente basito.

Un senso di consapevolezza e felicità si stava facendo spazio in tutto il mio essere, mentre il mio cuore perdeva un battito per quella parola, che si ripeteva in loop nella mia testa, fino a farmi risvegliare e scattare.

"-Ragazzina, non puoi dirmi di amarmi e poi fuggire via.

Hai appena segnato il tuo destino.-"

Ringhiai di desiderio, uscendo dall'auto, sbattendo la portiera, marciando verso la porta di casa sua, iniziando a battere incessantemente il pugno alla sua porta, intimandomi di aprirmi.

-Apri.

Subito.-

Dissi, con un tono autoritario.

Ordinando di aprirmi questa fottutissima porta del cazzo, che mi divideva dall'amore della mia vita.

Col cazzo, che l'avrei lasciata stare.

Doveva sentire ciò che avevo da dirgli, e poi finalmente prendere una volta per tutte quella sua innocenza, che mi era sempre appartenuta, dal nostro primo sguardo.

Lei era fottutamente mia.

La vidi aprire la porta, e senza darle il tempo di aprila completamente, mi feci spazio fra di essa, chiudendola con un calcio, avvicinandomi a lei come un predatore che stava braccando la sua deliziosa preda.

-Non puoi dirmi di amarmi e poi scappare ragazzina, non puoi.-

-Io..-

-Tu, devi prima sentire ciò che ho da dirti e poi, ti trascinerò in quella fottuta camera e ti amerò per tutta la notte.-

"-Cazzo lo avevo appena detto.-"

La vidi spalancare lo sguardo sorpreso e imbarazzato, cogliendo l'ultima parte della mia frase.

Sorrisi sinceramente, mentre l'afferravo per i fianchi, attirando il suo sensuale corpo, contro il mio duro e forte, mentre mi abbassavo verso di lei, puntando il mio sguardo puro di desiderio ma anche sincero su ciò che gli stavo per dire.

Non ero un tipo sdolcinato, ma ciò che gli avrei detto e ciò che gli avevo detto era fottutamente vero.

-Ragazzina, non ho mai provato niente del genere, prima d'incontrare te.

Tu sei l'altra metà che completa tutto il mio essere, la mia anima e ti amo fottutamente tanto, mia ragione di vita.-

Vidi il suo sguardo riempirsi di lacrime, prima di tuffarmi su quelle labbra dolci, baciandola dolcemente, dando un significato puro e importante di ciò che le avevo appena detto, mentre la sollevavo su, facendole circondare le sue cosce intorno hai miei fianchi duri, mentre il suo vestito si sollevava del tutto.

Il bacio man mano, stava diventando sempre più irruente, più passionale e desideroso, mentre mi incamminavo lungo il corridoio fino a raggiungere la sua camera, ancora per poco.

La volevo con me, sempre.

Mi avvicinai al suo letto, sdraiandoci sopra, intrappolando il suo sensuale corpo sotto il mio, e prima di prendere a fare ciò che da mesi desideravo fare dovevo dire un ultima cosa.

-Da stasera è la tua ultima sera qui, tu ti trasferisci da me.

Sposami.-

Vidi il suo sguardo aprirsi per lo stupore.

Sorrisi maliziosamente, avevo per caso detto di non essere un tipo sdolcinato ma diretto?

Eccomi qui.

Io chiedo per forma, ma in realtà prendo tutto ciò che voglio, senza possibilità di scelta.

-Tu mi hai appena chiesto di sposarti.-

-Sto aspettando una risposta ragazzina.-

La vidi sorridermi piena di gioia, mentre mi circondava il collo con le sue delicate braccia, mentre appoggiava le sue dolcissime labbra sulle mie sussurrando "si.."

Ero folle, ma chi non lo era?

Forse ero il più folle di tutti.

Forse eravamo i più folli di tutti, ma non ero mai stato più sicuro di ciò che avevo appena fatto.

Le sfilai il vestito di dosso, lasciandola indosso con quel l'intimo sexy, inebriandomi della sua vista sensuale.

Una Dea.

Dio, era Venere in persona, cazzo!

Presi a spogliarmi a mia volta con fare veloce, rimanendo completamente nudo davanti hai suoi occhi, vedendola arrossire timidamente sulle guance, mentre si mordeva il labbro inferiore con fare nervoso, mentre mi guardava ammirata tutto il mio corpo, fino a scendere alla mia imponente erezione.

"-Si bambina, sono grosso da per tutto.-"

Pensai, ghignando maliziosamente, mentre mi spostai di nuovo su di lei, strappandole letteralmente di dosso l'intimo, facendola rimanere completamente nuda sotto di me.

-Dio bambina..

Sei perfetta, cazzo!-

Mi allungai verso quelle meraviglie dei suoi seni pieni e grossi, afferrandone uno in mano, deliziandomi della consistenza e della pesantezza di quelle meraviglie, mentre mi abbassavo verso l'altro racchiudendo il suo bocciolo fra le mie labbra, iniziandolo a leccare e succhiare sensualmente, mentre massaggiavo e pizzicavo l'altro, sotto i suoi gridolini di puro piacere.

Sentivo le palle dolermi, dal bisogno impellente di esplodere, ma prima dovevo preparare a dovere questa delizia, sotto di me.

Era la sua prima volta e non volevo che ne avesse un brutto ricordo.

Scesi con le labbra lungo il petto, verso il suo ventre, sempre più giù, afferrandole quelle cosce calde e sensuali, fino a spalancargliele completamente, per essere ben esposta e aperta a me.

Alzai lo sguardo puro di desiderio, puntandolo nel suo desideroso e innocente, facendomi sorridere maliziosamente, prima di tuffarmi sul suo monte di venere, trovandolo deliziosamente bagnato per me.

-Cazzo bambina, sei così bagnata..

Mm..-

Le allargai le grandi labbra con entrambi i pollici delle mie mani, facendo scorrere la mia lingua lungo tutta sua fessura calda e bagnata, sentendola sussultare per quel tocco inaspettato, facendomi ghignare maliziosamente.

Continuai a leccarla ancora e ancora, mentre salivo verso il suo clitoride gonfio e pronto per me, succhiandolo forte, fino a farla esplodere nel suo primo orgasmo.

-Oddio amoree!-

-Vieni mi amor.. Vieni per me.-

Dissi, continuando a leccarla ancora e ancora, accompagnando quel suo primo orgasmo, fino a quietarsi.

Mi tirai su, intrappolandola con il mio corpo possente, mentre posavo entrambe le mani hai lati della sua testa, ingabbiandola completamente con il mio corpo, mentre mi tuffavo su quelle deliziose labbra dolci, baciandola con desiderio.

La sentii emettere un gemito sorpreso, avvertendo il suo dolcissimo sapore attraverso il nostro bacio, intensificandolo di più, mentre mi posizionavo verso la sua entrata, continuando a distrarla con i miei baci dominante e sensuali, iniziando a entrare dentro di lei.

Un centimetro alla volta, piano, piano.

Ma Dio, era così fottutamente calda e stretta, e così deliziosamente bagnata che mi mandava fuori controllo.

No, dovevo rimanere lucido, almeno per questa volta.

Mi spostai dalle sue labbra, verso la pelle delicata del suo collo, baciandola e mordicchiandola sensualmente, lasciando i segni dell'amore sulla sua pelle, del mio passaggio, mentre continuavo a entrare lentamente dentro di lei fino a che non incontrai l'ostacolo.

Alzai lo sguardo verso il suo, sentendo il suo respiro agitarsi un po', doveva rimanere morbida e dolce per me, se non voleva che le facessi troppo male.

-Bambina, guardami ne gli occhi, voglio cogliere tutto di te.-

Vidi il suo sguardo inchiodarsi al mio, mentre presi a tirarmi indietro pronto a rompere finalmente quella barriera che mi stava ostacolando il passaggio dal renderla completamente mia.

-Rilassati piccola..-

La vidi accennare un piccolo si con la testa, mentre la vidi ispirare e poi espirare il suo sospiro, proprio mentre entrai dentro di lei completamente, in un solo colpo, cogliendo la sua innocenza.

-Cazzo, come sei stretta mi vida.

Mi stringi fottutissimamente bene.-

La sentii sussultare per il leggero dolore, che mi premurai a distrarla, mentre presi a baciarla dolcemente per tutto il viso, sulla pelle delicata del collo, fino alle labbra, baciandola dolcemente, mentre restavo immobile, facendo in modo che il suo corpo si abituasse al mio.

"-Dio, avevo colto il suo fiore, era completamente mia, cazzo!-"

Ringhiai di puro desiderio e possesso a quel pensiero, mentre sentivo la mia piccola donna rilassarsi, man mano che il dolore andava scemando, dandomi il via di potermi muovere.

-Puoi..

Puoi muoverti amore mio..-

La sentii sussurrare con voce tremante, mentre mi circondava il collo con le sue delicate braccia, e mi circondava i fianchi duri con quelle cosce morbide e calde, mentre presi a muovermi delicatamente dentro di lei.

Mi muovevo lentamente e profondamente, man mano che il suo cuore pulsante di desiderio si apriva a ogni mio affondo, facendomi aumentare l'andamento delle spinte.

Presi ad affondare sempre più forte e veloce, sentendo il rumore erotico che i nostri corpi emettevano per la nostra unione, facendomi impazzire di piacere.

Continuai ad affondare ancora e ancora, andando sempre più affondo nel suo corpo caldo e accogliente, fino a che non sentii la mia piccola donna iniziare a contrarsi contro il mio cazzo duro e grosso dentro di lei.

Presi ad affondare ancora più velocemente e profondamente, fino a che non la sentii tremare e poi urlare di puro piacere, raggiungendo l apice.

-Così piccolina..

Oh si così, vieni.

Inondami del tuo dolce miele, cazzo!-

Sentii il suo miele inondarmi l'uccello, mentre continuavo ad affondare dentro di lei, ancora e ancora, fino a che non raggiunsi a mia volta l apice del piacere, riversando tutto il mio seme bollente dentro di lei, marchiandola finalmente come mia.

Ruggii di puro desiderio e rivendicazione della mia piccola donna sotto di me, mentre la riempivo tutta della mia essenza, mentre urlavo di pura estasi e desiderio un..

-MIA CAZZO!-

Mi accasciai sul suo corpo, cercando di recuperare il respiro, mentre invertivo le posizioni, così da trovarmi io sdraiato di schiena e quella splendida Dea, sdraiata su di me, mentre le circondavo i fianchi, con fare possessivo, mentre mi beavo della sensazione post-coito appena avuta, mentre sentivo il corpo morbido della mia donna, adagiato sul mio duro e forte, rimanendo ancora intimamente uniti.

Spostai lo sguardo sul punto in cui prima di trovava la mia bellissima donna, trovando la prova della sua innocenza appena persa e colta da me.

Dio, sentivo il mio istinto primordiale ruggire di possesso, desiderio e felicità.

Perché lei adesso era completamente e definitivamente mia.

Mi sentivo fottutamente bene, come se un tassello di un puzzle si fosse finalmente incastrato al proprio posto.

Perché si, io e questa deliziosa meraviglia, eravamo due pezzi di un puzzle, che si erano trovati e incastrati alla perfezione, dal nostro primo sguardo, e ora li avevamo uniti creando due essere unici e complementari.

Le nostre anime finalmente si erano uniti come i nostri corpi, creando un unico solo corpo e un'unica sola anima.

Diventando un tutt'uno.

Continua

Wow fuoco 🔥 e fiamme😏!
🤣🤣🤣

Grazie cuoricini per le visualizzazioni, la messa nell' elenco lettura, i commenti meravigliosi che adoro che fate e le stelline.
Grazie immensamente di cuore a tutti voi😍💛😘🤗.

Ci becchiamo nei prossimi giorni con un'altro capitolo.
Alla prossima!

Buonanotte⭐️🌙

Vi adoro
💛💛💛💛💛

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