Cap 29
Rafael
Mi destai dal mio sonno, sentendo la vibrazione incessante provenire dal mio comodino.
Sospirai, aprendo gli occhi, richiudendoli infastidito per la luce che filtrava dalle vetrate attraverso le tende leggermente aperte, mentre mi passavo pigramente una mano sul viso, cercando di risvegliarmi completamente.
Allungai il braccio, afferrando il mio dannato cellulare, mentre mi sollevavo, mettendomi seduto, appoggiando la schiena nuda, contro la spalliera del letto, stando attento a non svegliare la mia bellissima regina, addormentata girata da l'altro lato, mentre aprivo gli occhi, rispondendo alla chiamata di Tyron.
-Che succede?-
-E buongiorno anche a te fratello.-
-Buongiorno, un cazzo.-
Sbuffai divertito, sentendolo ridere da l'altro capo del telefono.
"-Coglione!-"
Ghignai divertito a quel pensiero, mentre facevo scorrere le mie dita, lungo la pelle morbida sotto le coperte, della schiena delicata e morbida di mia moglie, sentendola sospirare di piacere, attraverso il sonno.
Sorrisi, guardandola, mentre attendevo che il coglione parlasse.
-Senti quello che ti ho mandato, è la chiamata registrata mia e di Patrick.
Il bastardo mi ha contatto.-
-Finalmente, cazzo!
Lo faccio subito.-
-Ottimo, io mi sto dirigendo al fienile per avvertire i ragazzi della chiamata.-
-Bene, chiudo.
Sono curioso di sentire cosa dice il bastardo.-
Dissi, indurendo il tono, moderandolo a un tono basso, per non svegliare Violetta, mentre riattaccavo la chiamata, pronto ad ascoltare la registrazione.
Andai nell'email, con il file audio irrintracciabile e lo ascoltai.
-Si?-
-Tyron Jhon?-
-Chi cazzo sei?-
-Non riconosci la mia voce?-
Disse, ridendo in modo idiota, ma sapevo che Tyron stava mentendo, per far finta che lo avesse preso in contropiede non riconoscendolo.
Era troppo imbecille Patrick, per capirlo.
-Sta girando una certa voce su di te e alcuni degli uomini di Rafael Martinez, dovevo accertarmi se fosse una cazzata oppure no.-
-Quale voce?-
-Stai attentando al trono del boss.-
-Ah quindi le voci sono arrivate anche a New York?-
-Già, dovresti essere più cauto, strano che Rafael non stia sospettando nulla.-
-Forse perché sono troppo bravo o forse perché ora è troppo impegnato oltre al suo lavoro a presso a sua moglie incinta, prossima al parto.-
-Mmm si ho sentito, quella deliziosa femmina è prossima al parto, non oso immaginare come sia con quelle curve accentuate e ancora più seducenti.-
-Mi hai chiamato per parlarmi della regina oppure, volevi dirmi altro Kelly? Non ho tutto il giorno sai?-
-Volevo unirmi a te.
Affondiamolo.-
-Si e poi?
Tu ambisci al trono di Rafael, non ci tengo a farmelo soffiare da te.
Quindi no grazie.-
-Potremmo contrattare.-
-Cosa vuoi?-
-Potrei prendere la zona North e tu governeresti tutta la zona Sud, che te ne pare?-
-Si può fare.-
-A patto che mi lasci quella deliziosa bimba.
Sai non ho avuto il piacere di affondare il mio grosso cazzo Irlandese dentro quella fighetta Italiana, deve essere deliziosa.-
-No, lei non si tocca Patrick.
Per quanto voglio fottere il trono a Rafael, rimango nel vecchio stampo, donne e bambini sono off-limits!-
-Cazzo, che ti frega se me la scopo.-
-Mi fotte, quindi credo che non possiamo accordarci.
Addio!-
-NO, CAZZO NO, VA BENE, VA BENE ASPETTA!
Non la tocco, parola d'onore.
Quando vuoi fare il colpaccio?-
-Bene, adesso ragioniamo.
Ti faccio sapere, organizzerò una cena, come siamo soliti fare, e lì lo fotteremo.
Crederà che sarà una cena come facciamo di solito e invece poi arriverai tu in grande stile e lo fottiamo, ci stai?-
-Ottimo, attendo tue notizie.-
-Bene, arrivederci Patrick.-
"-Figlio di puttana, quando le mie mani si poseranno sul tuo corpo, pregherai ogni Santo in paradiso di salvarti.
Ma nessuno lo farà, perché la belva che si cela dentro di me, non ti darà modo di chiedere aiuto e di salvati.-"
Cancellai il file audio insieme a e-mail non rintracciabile, mentre l'istinto omicida e voglia di sangue e vendetta stava avvolgendo tutto il mio corpo, mentre la mia anima oscura stava gridando: "uccidilo."
-Amore tutto bene?-
Sentii la voce della mia donna, risvegliarmi dal mio stato, spostando lo sguardo su di lei, che si era sollevata a sedere, stringendo le coperte intorno al suo corpo nudo e sensuale, mentre mi guardava con sguardo preoccupato.
Posai il mio cellulare sul comodino, senza dire una parola, per poi spostarmi su di lei, facendola sdraiare di schiena sul letto, sfilandole quelle dannate coperte dal suo corpo sensuale.
-Ho bisogno di te.-
Dissi, con voce oscura, cercando di liberarmi dall'ira che stava avvolgendo il mio corpo e la mia anima, mentre presi a baciale sensualmente i suoi seni morbidi e pieni, sentendola sospirare di piacere.
-Aspetta, che succede?-
-Shh, niente piccola, ho solo bisogno del tuo calore.-
Dissi, ammorbidendo un po' il tono, mentre presi a succhiarle i suoi capezzoli duri e scuri, alternandomi prima con uno e poi con l'altro, mentre avvertivo le mani delicate di mia moglie accarezzarmi dolcemente il retro del collo, facendomi rilassare man mano, allentando la tensione dell'ira che mi stava avvolgendo la mia anima e il mio corpo, sentendo l'eccitazione indurirmi il cazzo come una pietra, chiedendo disperatamente di affondare in quella dolce passerina dolce e succosa, mentre sentivo le mie palle dolermi, per l'impellente bisogno di eruttare fuori tutta la mia essenza bollente.
Mi spostai da quelle meraviglie, mentre presi ad affondare dentro di lei, iniziando a farla mia con forza, da subito.
Con affondi forti e veloci, mentre i nostri gemiti riempivano la camera da letto, mentre mi inebriavo e calmavo la mia anima oscura e dannata, grazie a l'unione con questa meravigliosa donna.
Continuai ad affondare ancora e ancora dentro di lei, fino a che non raggiungemmo l apice del piacere insieme, sentendola venire intorno a me, mentre continuavo ad affondare dentro di lei con sempre più vigore, riversando tutta la mia essenza bollente dentro di lei, marchiandola come mia.
Mi sfilai dal suo corpo, mentre l'attiravo fra le mie forti braccia stringendola a me, con fare possessivo, mentre mi sentivo molto meglio e meno oscuro e desideroso di sangue di prima.
Non vedevo l ora di mettere fine alla vita di Patrick Kelly.
Violetta
In quel momento ci trovavamo seduti sulla spiaggia, godendoci il profumo del mare frizzantino e del sole invernale, su di noi, di gennaio.
Dopo un pranzo fuori, ci eravamo diretti per fare due passi sulla spiaggia, e ora eccoci qui, nel pomeriggio a goderci il panorama pomeridiano di una delle spiagge di più belle di Miami Beach, seduti sulla sabbia, io fra le gambe del mio boss, mentre mi stringeva a lui con quella passione e dominanza che mi scaldava anima e cuore, mentre accarezzava dolcemente il mio pancione, mentre io ero con la testa appoggiata sotto la sua spalla, sentendo il suo petto duro e scolpito contro la mia schiena, facendomi sentire amata e al sicuro, mentre mi rilassavo, guardando qualche surfista, fare surf.
Ma avevo notano, che da questa mattina Rafael, per quanto tentava di nasconderlo, aveva la testa da tutta altra parte, tranne quando mi aveva resa sua.
C'era qualcosa che lo tormentava, non so quale pensiero, stesse oscurando il suo sguardo, che mi preoccupava.
Sospirai, mentre mi tiravo su, volgendo il mio viso verso il suo, notando il suo sguardo posarsi sul mio, incuriosito, mentre cercavo di trovare le parole giuste per chiedergli cosa gli stava passando per la testa.
-Che succede zuccherino?-
-No, questo lo devo chiedere io a te.
E' da questa mattina che sei strano.-
-Ma no piccola, solo qualche pensiero.-
-No, non è così.
Ti prego Rafael dimmi, se puoi, dimmi cosa ce che non va.-
Lo vidi spostare lo sguardo, mentre notavo l'indecisione sul suo viso.
-Puoi parlare con me, se è qualcosa che ovviamente posso ascoltare..-
Vidi il suo sguardo posarsi di nuovo su di me, addolcirsi, mentre prese ad accarezzarmi dolcemente il mio viso, con le nocche della sua mano tatuata a forte.
-Ho bisogno di risolvere un problema e poi, sarà tutto a posto.-
-E questo problema si risolverà in fretta?-
-Oh..
Credo proprio di si.
Ti posso solo dire, che quel dannato bastardo che quattro mesi fa, ha osato portarti via da me, non esisterà più.-
Disse, con un tono agghiacciante, sentendo il mio corpo rabbrividire.
-Merda, non volevo spaventarti piccola.-
-No, no non mi hai spaventata, mi hai solo colto di sorpresa e ripensando a quell'avvenimento..
Non mi scatena sensazioni piacevoli.
Scusami va avanti..-
-No, ho detto anche troppo, questa testolina deve essere libera dai brutti pensieri.-
Disse attirandomi di nuovo fra le sue forti braccia, mentre mi lasciava un bacio sulla testa, mentre faceva scorrere dolcemente una mano sul mio pancione, in modo rilassante, facendomi rilassare all'istante.
-Sarà pericoloso Rafael?
Non voglio che vi accada niente..-
-Bambina, so che sei ancora nuova in questo mondo ma..
Questa è la vita che abbiamo scelto io e i miei ragazzi ce sempre del pericolo intorno a noi, ma posso prometterti che cercherò di stare attento e di tornare tutto intero da te.-
-Me lo prometti?-
-Te lo posso giurare mi vida.-
Lo sentii dire con un tono solenne e forte, prima di unire le nostre labbra in un bacio di puro desiderio e amore, ricco di promesse non espresse a voce.
Mi strinsi a lui, mentre approfondivamo quel bacio, trasmettendoci tutto quello che non stavamo dicendo a parole, tutto quell'amore, quella passione, quelle promesse, suggellandole in quel bacio unico e passionale.
Sapevo che avrebbe mantenuto la sua promessa, ma ciò non toglie che avevo paura per lui.
Mi spostai dalle sue labbra, mentre alzavo il mio sguardo puntandolo al suo, sussurrandogli:
-So che vuoi fare qualcosa.
Falla, mi faccio riportare a casa da uno dei ragazzi, tu vai.-
Lo vidi sorridermi grato, per poi tirarsi su in piedi, aiutandomi a sollevarmi in piedi, mentre mi circondava i fianchi in modo possessivo con un braccio, mentre con l'altro afferrava il suo cellulare dalla sua tasca dei pantaloni, facendo partire una chiamata.
Rafael
-Tyron dove sei?-
-Sono ancora al fienile perché?-
-Raggiungimi al locale ti devo parlare.-
-Arrivo.-
Chiusi la chiamata riponendo il cellulare nella mia tasca, mentre tenevo il corpo di mia moglie stretto a me, mentre ci dirigevamo fuori dalla spiaggia.
"-La mia donna, aveva capito tutto.
Non avevo bisogno di parole con lei, eravamo anime affini, ci capivamo con uno sguardo.-"
Arrivai verso la macchina dei miei ragazzi, raccomando gli di riportare mia moglie a casa, mentre io mi allungavo per baciare di nuovo la mia splendida regina, per poi andare verso la mia macchina, dirigendomi al movida.
-Facciamolo.-
Dissi, rivolto a Tyron.
Gli avevo detto, di dargli l'appuntamento per il fine settimana, registrando la nostra conversazione come prova che non lo stesse fottendo, così Patrick Kelly, ci avrebbe creduto perfettamente, cadendo letteralmente nella nostra trappola.
-Sei sicuro?-
-Certo che lo sono fratello, mandagli l'esca.
Glielo manderai via e-mail non rintracciabile, facendogli credere che hai registrato la nostra chiamata come prova di ciò che hai in mente di fare.
In quel modo, quel fottuto bastardo se ha delle remore, in questo modo non le avrà, perché a la prova definitiva per abboccare come un asino.-
-Bene, allora facciamolo.-
Disse, afferrando il suo cellulare, facendomi segnale d'iniziare a parlare, mentre premeva il tasto di registrazione.
-Ciao fratello.-
-Ciao coglione, che chiami a quest'ora?
Stavo per andare a scopare mia moglie, che cazzo vuoi alle due di notte passate?-
Ghignai malignamente, facendolo ancora più ha posta, immaginando la faccia del bastardo, che aveva intenzione di scoparsela.
Vidi Tyron sogghignare divertito, proseguendo la chiamata.
-Scusami per l'ora, ma sono appena rientrato in casa e prima di perdermi nei piaceri della carne con la mia donna, mi ero dimenticato di chiederti se questo sabato non andiamo a mangiarci qualcosa solo noi uomini, così da brindare per i nostri profitti.-
-Ottimo, facciamo alle otto al mio ristorante.-
-Ci sto, facciamo serata chiusa, così non ci saranno orecchie indiscrete se dobbiamo parlare di affari.-
-Bene.
Adesso non rompermi il cazzo ho da fare, notte.-
-Notte boss, buon divertimento.-
Ghignai soddisfatto, mentre vedevo il mio fedele braccio destro, mandare il file audio a quel pezzo di merda, che avrei massacrato e ucciso con le mie stesse mani.
Non vedendo l ora che quel giorno arrivasse il più presto possibile, per mettere fine una volta per tutte alla sua esistenza.
Continua
-3
Buonasera cuoricini meravigliosi💛,
manca sempre meno alla fine della storia🥺.
Grazie di cuore 💓 per tutti i bellissimi commenti, le stelline, la messa nell'elenco lettura e le visualizzazioni, grazie infinitamente tanto!🤗💛😘
Ci becchiamo al prossimo aggiornamento!💛
Se riesco a pubblicare in questi giorni pubblico, sennò sarà direttamente la settimana prossima!💛
Non voglio promettere niente se poi non posso, preferisco fare le sorprese, se posso.😘
Alla prossima, buonanotte🌙⭐️
Vi adoro
💛💛💛💛💛
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro