Violetta

Erano passati quattro mesi da quell'orribile esperienza, che avevo accantonato in un angolo remoto della mia testa, mentre avevo deciso di andare avanti con la mia vita serenamente, godendomi la gravidanza e accettando ciò chi era realmente mio marito.

No che lo avrei mai lasciato, ero stata chiara dal primo momento, volevo solo che non avesse "omesso" una parte così importante della sua vita.

Ma lo avevo capito, lo avevo compreso e perdonato.

Non potevo crederci che eravamo già gennaio, e io prossima al parto.

Ero di nove mesi, e i miei cuccioli, li sentivo muoversi costantemente, come se sapessero, che quel mese, sarebbe stato il mese, che sarebbero venuti al mondo, e avrebbero incontrato la sua mamma e il suo papà.

Ero così felice, così emozionata, non vedevamo l ora che nascessero.

In quel momento mi trovavo al centro commerciale, per comprare le ultime cose per i gemelli, insieme alla mia migliore amica, e ovviamente scortata a un metro di distanza da sei uomini di mio marito.

Dopo quello che era successo, aveva voluto aumentare la nostra sicurezza, quando decidevamo di uscire un po'.

Non potevo richiudere la mia vita dentro casa, non mi avrebbe fatto bene.

Dovevo ringraziare Dio, che mi era andata abbastanza bene e alla prontezza di mio marito.

Ero stata molto fortunata e il piangersi addosso, non avrebbe cambiato la realtà dei fatti.

Avevo deciso di accantonare tutto nel dimenticatoio nella mia testa e andare avanti.

Sophia era entrata nel quinto mese e aspettava una splendida bambina, che avrebbero chiamato Alysa.

Eravamo così felici ed emozionate.

Entrambe non vedevamo l ora di incontrare i nostri piccoli angeli, e stringerli fra le nostre braccia amorevoli.

-Che ne dici se entriamo qui tesoro?-

-Direi che un'ottima idea!-

Dissi, entusiasta, mentre ci dirigevamo colme di buste, nell'ennesimo negozio di neonati.

Ci perdemmo in tutti quei colori e vestitini graziosi, mentre giravamo intorno, scegliendo qualche tutina e qualche peluche.

-Uh guarda questo!-

Mi girai, trovandola che stava sollevando una piccola gonnellina di tulle rosa, inversione mignon.

-Oddio, è un amore!-

Mentre sorridevo entusiasta, guardando quella delizia.

Notai un paio degli uomini di Rafael entrare insieme a noi, comunque rimanendo a un minimo di distanza, per lasciarci un po' di privacy, mentre prendevano tutte quelle buste in mano, consegnandole hai ragazzi fuori, da portare in macchina, per poi tornare dentro, e tenerci d'occhio.

Se prima la cosa mi risultava strana, adesso la trovavo rassicurante.

Gli sorrisi grata, mentre mi avvicinavo verso gli altri capi, curiosando, mentre immaginavo come stessero, a stare tutto il pomeriggio a presso a due donne, che giravano per negozi per neonati, senza sosta, immaginando di trovarsi in tutt'altro posto.

Ridacchiai internamente, cercando di spostare lo sguardo, verso gli altri capi per neonati, mentre decidevo cosa acquistare.

Rafael

Due mesi prima..

-CHE CAZZO, QUEL PEZZO Dì MERDA, SI E' NASCOSTO BENE NELLA SUA FOGNA!

VOGLIO LA SUA MERDOSA TESTA SU UNA PICCA!-

Dissi, completamente infuriato.

Erano passati un paio di mesi, su ciò che aveva tentato di fare il pezzo di merda a mia moglie, per poi fuggire impunito.

Quel bastardo era riuscito a fuggire giusto in tempo, e tornare a New York, nascondendosi in qualche merdoso posto, da codardo qual'era.

Dovevamo assolutamente trovare un modo, per adescarlo e catturarlo, lo volevo morto dannazione!

Presi a camminare lungo i tavoli del mio locale, chiuso a quell'ora del pomeriggio, mentre i miei uomini e il mio fedele braccio destro sedevano intorno hai tavoli del locale.

-Ho un idea, potremmo tentare una cosa fratello.-

Mi voltai verso Tyron, notando una strana luce ne suoi occhi, sintomo che gli stava ronzando qualche assurdo piano nella sua testa.

Mi fidavo di lui e delle sue idee.

-Che hai in mente?-

-Potremmo attirarlo con una scusa a Miami e poi sarebbe fatta.

Sentite qui:

Potremmo spargere una voce, molto lentamente, piano, sennò sembra fatta ha posta, potremmo far credere che io e alcuni di voi, stiamo escogitando un piano per fottere il nostro boss.

Coinvolgeremo anche Matt Wolf il boss di Boston, ci aiuterà a spargere la voce, facendola allargare come una macchia d'olio.

E' un nostro fedele alleato, ci aiuterà.

Manderemo delle prove, all'inizio saranno solo delle voci di corridoio, poi inizieremo ad allagare quelle voci, manderemo delle foto, in modo che lui arrivi veramente a credere che stiamo per rubare il trono a Rafael.

Lui sarà tentato, avido e codardo qual è,  mi chiamerà, chiedendomi di far parte del piano.

Per poi farci fare il lavoro sporco, gli faremo credere che ci alleeremo  con lui, per abbattere Rafael a una cena, dove lui entrerà in scena, convinto di cogliere di sorpresa Rafael e lì bam!

Lo cattureremo!-

Sorrisi sadicamente, vedendo prendere forma il piano di Tyron, mentre i miei ragazzi sorridevano soddisfatti dell'idea.

Sarebbe stato un ottimo piano per noi, e la fine per lui.

Alzai il bicchiere colmo di vodka in alto mentre gridavo: -CHE IL PIANO DÌ TYRON ABBIA INIZIO!-

-SIIIIIII!!!!!!!-

Sentii i miei uomini esultare e alzare il bicchiere in alto, brindando a ciò che avremmo fatto a Patrick Kelly.

Fotterlo.

Ora.

Stavo camminando lungo i tavoli da lavoro dei miei ragazzi, intenti a preparare la droga e sistemare le nuove armi da consegnare in fine settimana al boss di Boston.

Era un ottimo cliente e alleato.

Si perché un paio di mesi fa, avevamo deciso come far uscire allo scoperto il pezzo di merda, portandolo direttamente qui a Miami Beach.

Io e Tyron, avevamo accordato che facevamo spargere una voce fasulla, su di me e su di lui.

Facendogli credere che il mio fidato braccio destro, stava orchestrando un grande colpo, in cui lui mi avrebbe fottuto e preso il potere.

Ma avevamo deciso di fare le cose come si deve, in modo che fossero credibili.

Infatti da un mese, Tyron aveva coinvolto il boss di Boston, solo per aiutarlo a spargere false tracce e false testimonianze, dove lui stava decidendo come affondarmi.

Ovviamente, stavamo seminando briciole, perché doveva crederci, doveva avere delle prove tangibili, in cui Tyron, stava decidendo quando fare il colpo, radunando i suoi uomini.

I miei uomini che erano disposti a "tradirmi" per unirsi a lui.

Stavamo facendo con calma, perché la cosa doveva essere credibile, perché se avremmo fatto tutto di getto, il bastardo non ci avrebbe mai creduto.

Stavamo aspettando che lo stronzo di Patrick Kelly, avesse prove a sufficienza da credere che Tyron Jhon, avesse deciso di affossarmi.

Uscii fuori, per fumarmi una sigaretta, mentre ero soddisfatto, per il lavoro dei miei ragazzi che era sempre così eccellente e impeccabile.

Mai un ritardo di consegna, mai una mancanza di fornitura della nostra droga da vendere, erano sempre attivi e laboriosi, come dei bravi soldati.

Uscii fuori, accendendomi una sigaretta, mentre ispiravo il fumo, per poi buttarlo fuori, osservando alcuni dei nostri uomini, che facevano la guardia fuori dal vecchio fienile che anni fa avevo acquistato, sistemato fino a farlo diventare ciò che è ora.

Vidi Tyron arrivare con un sorrisetto soddisfatto, mentre posava il cellulare nella tasca dei suoi pantaloni, accendendosi subito dopo una sigaretta.

-Dimmi.-

Dissi solamente, mentre prendevo un'altra boccata di sigaretta, sentendo il mio corpo, rilassarsi alla sensazione di nicotina e fumo.

-Ho mandato delle foto a Boston, in modo che Matt Wolf, le faccia arrivare a Patrick Kelly, dove sono stato fintamente fotografato come d'accordo in una stanza, con alcuni dei tuoi uomini, che stiamo decidendo come affondarti.-

Ora speriamo che abbocchi a questo atto finale, che chiami, così da organizzarci fratello.

Così che la sua fine arriverà molto presto.-

Disse, ghignando  soddisfatto, sotto il mio sorrisetto sadico, mentre non vedevo l ora di mettere le mani su quel bastardo una volta per tutte ed eliminarlo dalla faccia della Terra.

-Una volta che lo avremo ucciso fratello, diventerai il nuovo boss di New York.-

Dissi, battendo il pugno contro il suo, sorridendo soddisfatti, finendo la nostra amata sigaretta, contro l'aria fredda invernale pomeridiana che ci stava avvolgendo, non vedendo l ora di mettere fine alla storia di Patrick Kelly.

Sentii entrambi i nostri cellulare emettere il suono di una notifica di un messaggio, lo afferrai dalla tasca dei miei pantaloni, leggendo il messaggio di uno dei miei ragazzi.

"Signore, le ragazze le abbiamo appena riaccompagnate a casa.

Tutto a posto."

"Ottimo."

Risposi breve e conciso, mentre vedevo Tyron rispondere anche lui, evidentemente al mio stesso messaggio.

Gettai la sigaretta ormai finita per terra, schiacciandola sotto il piede, mentre raggiungendo la mia auto, pronto a tornare a casa dalla mia splendida moglie e miei figli.

Continua

-5 Alla fine della storia!

Cuoricini meno cinque capitoli alla fine di questa avventura, già ne sento la mancanza🥺.

Ci becchiamo nei prossimi giorni con un'altro capitolo!

Buona serata cuoricini meravigliosi🤗

Vi adoro
💛💛💛💛💛