Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cap 2

Rafael

-Signore, lo abbiamo trovato.-

Spostai lo sguardo verso uno dei miei ragazzi, mentre mi apprestavo a uscire dal mio ufficio, guardandolo con fare soddisfatto.

-Bene, sapete cosa fare.-

-Certamente, Signore.-

Ghignai divertito, mentre richiudevo la porta del mio ufficio alle mie spalle, mentre sapevo già che questa notte mi sarei divertito a rompere tutte le ossa, a un coglione, che aveva tentato di non pagare i soldi che mi doveva ogni mese.

Con me non c'era via di fuga, in nessun luogo, perché li avrei trovati sempre.

Quando chiedi un prestito, io esigo che si vengano rispettate tutte le regole che ti impongo.

Se io ti dico che ogni mese, mi devi un tot di soldi, tu obbedisci senza fiatare, dato che per venirmi a chiedere soldi, il fiato e le palle ce lo hai avuto.

Se poi, non sai come restituirmeli, il problema è tuo, non mio.

Se il giorno del pagamento non ti presenti, sei fottuto, letteralmente.

Mi avviai lungo il corridoio, dove si trovavano le scale per scendere al primo piano, feci un cenno di saluto a uno dei miei ragazzi che stavano di guardia sul mio piano, perché non era consentito a nessuno di salire al terzo piano, era una zona off-limits.

Tranne, se io ti davo il consenso allora potevi, sennò venivi sbattuto fuori e non in modo delicato.

Scesi lentamente le scale, mentre vedevo il via vai, che stava prendendo la serata, mentre notavo dalle scale, alcuni uomini con alcune delle mie ragazze su i divanetti, e altri che si stavano dirigendo al secondo piano, con le camere a loro disposizione.

Fiumi di alcool e droga, giravano nel mio locale, tutto fornito dal sottoscritto, con tanto di puttane, che ogni cosa che chiedevi erano disposte a fare.

Sorrisi divertito, scendendo l'ultimo gradino, mentre mi dirigevo al bar, facendogli segno di versarmi qualcosa da bere.

Spostai lo sguardo attento per tutto il locale, mentre vedevo a ogni punto, i miei uomini, che tenevano d'occhio tutta la sala.

Spostai lo sguardo verso il ragazzo al banco, afferrando il bicchiere, notando che mi aveva versato della vodka con ghiaccio.

Ci voleva qualcosa di forte e freddo, che ghiacciasse e infuocasse allo stesso tempo la mia gola e le mie viscere.

Amavo bere, distendeva i miei nervi, quando non potevo scopare.

Vidi Alan venire verso di me, per farmi rapporto, bevvi l'ultimo sorso per poi posare il bicchiere sul bancone, andandogli incontro.

-Signore.-

Lo vidi abbassare la testa in segno di rispetto mentre aspettavo nuove notizie da uno nei miei migliori uomini sulla piazza.

-Signore, gli uomini di Patrick Kelly, hanno tentato di fotterci di nuovo la droga, ma fortunatamente siamo riusciti a fermarli.-

Sorrisi divertito dalla cosa.

Quella testa di cazzo Irlandese, ancora ci provava a fottermi la mia roba, perché sapeva che la nostra che producevamo era la migliore insieme alle armi.

-Quel coglione, tenta ancora di invadere la mia città.-

Dissi sarcasticamente, mentre mi immaginavo la sua testa su una picca, una volta preso.

Quel fottuto bastardo di cinquant'anni, ancora provava a fottermi il potere, non gli bastava avere quello di New York, no voleva anche il mio, perché la sua avidità del potere era più grande di lui.

Ma non ci sarebbe mai riuscito, perché nessuno fotte la belva.

Mi ero fatto questo nome, più di dieci anni fa e c'era un motivo.

Una volta preso il posto del mio vecchio, avevo reso questa città sotto il mio comando.

Era tutto nelle mie mani, legge e polizia compresa.

Erano tutti sul mio libro paga e lavoravano per me.

Ho facevi questo oppure morivi.

Il grande Fernando Martinez mio padre, il boss cubano di Miami, per anni, così come il padre di suo padre e via dicendo, aveva sempre lottato per mantenere il potere che ci apparteneva di Miami.

Ma circa dieci anni prima dopo un attacco ha sorpresa da parte degli Irlandesi o meglio, di quel fottuto bastardo di Patrick Kelly, era stato abbattuto insieme a mia madre Sara, a una cena, del loro ventesimo anniversario, cogliendoli completamente di sorpresa e senza scorta, perché quella sera, voleva regalarle una serata solamente loro due da soli, erano stati sorpresi e uccisi come cani, e io insieme a gli uomini di mio padre non avevamo potuto fare niente per poterli salvarli.

E' così che avevo ottenuto il trono, certo avrei voluto ottenerlo nel tempo, che me lo avrebbe ceduto lui stesso, ma era andata così.

E come il trono era passato a me, avevo cambiato tutte le regole o quasi, rendendole mie e facendole a modo mio.

Quindi chi osava fottermi, faceva espressamente una brutta fine.

Non avevo pietà per nessuno.

Chi osava sbagliare, avrebbe pagato con la sua cara vita, per mano mia.

Un giovane ragazzo, che aveva perso i suoi genitori, sotto attacco degli Irlandesi, era salito al trono, prendendo il posto del padre, rendendolo dannatamente orgoglioso.

Sapevo che lo fosse, avevo fatto una guerra a New York, dove quel fottuto bastardo era rimasto ferito, purtroppo, e si era ritirato, nascondendosi nella fogna che gli spettava.

Avevo vinto una guerra si, ma non ero riuscito a ucciderlo, ma non importava, prima o poi avrei finito quel lavoro, con le mie stesse mani.

Nel mentre avevo costruito un nuovo regno, dove io ero il fottuto re, con le sue dannate regole.

Patrick, ambiva tutto ciò che ero riuscito a fare, ma era troppo codardo per venirselo a prendere, allora tentava queste cosette da quattro soldi, provando a provocarmi, ma cascava male con me.

Non ero un fottuto idiota come lui, non cadevo in queste trappole da quattro soldi.

Lo lasciavo fare, lo lasciavo provare di tutto, tanto la fine era sempre la stessa cosa.

I suoi uomini venivano sterminati dai miei.

Mi ero perso nella mia testa, vedendo il mio uomo allontanarsi, capendo che era meglio andarsene in quel momento, mentre sentivo il fuoco della vendetta invadere tutta la mia anima.

Ma restavo calmo, perché prima o poi lo avrei sterminato, con le mie stesse mani.

Spostai lo sguardo verso l'entrata notando il mio migliore amico, che stava circondando i fianchi di sua moglie, con fare protettivo, che stava parlando con una ragazza.

Mi avvicinai, completamente abbagliato da quell'angelo, sentendo tutto il mio corpo, ruggire di desiderio per quella bellezza quasi in reale.

Sentivo, come qualcosa di primitivo spingermi nel petto, mentre mi avvicinavo sempre di più, verso quella ragazza da l'aria innocente, scaldando tutto il mio essere di desiderio.

-Piccola non voglio che i tuoi occhi innocenti, guardano oltre la mia spalla.-

Sentii sussurrare Tyron, verso sua moglie, mentre gli posava una mano su gli occhi.

Sorrisi divertito, per il modo protettivo e dominante di quest' uomo che fino a un paio di anni fa, era tutto puttane e alcool.

Ma poi aveva incontrato lei, la sua regina, colei che gli aveva rubato cuore e anima e l'aveva fatta immediatamente sua.

Arrivai alle spalle di quella magnifica Dea e sussurrai con voce calda e suadente..

-Che succede?-

Vidi il suo viso volgersi al mio, rimanendo completamente imbambolata davanti alla mia enorme stazza e dominanza, facendomi sorridere maliziosamente.

Ero sicuro, un metro e sessanta di pure curve, da mordere e baciare.

Dio, se era sexy.

E ora che avevo posato gli occhi su di lei, era mia.

-Che ci fa uno zuccherino del genere, nel mio locale?

Non è un posto per te, bambina.-

Dissi, con voce dominante e calda, mentre vedevo il mio migliore amico, portare fuori sua moglie, dato che il locale era ormai aperto, e stava avvenendo il via vai della serata.

-Io..

Io non sapevo che questo locale fosse..

Insomma..-

La vidi balbettare per l'imbarazzo, facendomi sorridere maliziosamente, mentre il suo viso si stava colorando sempre più di rosso, rendendola dannatamente ancora più bella, se era possibile.

-Un locale, per uomini, dove scopano puttane e bevono e tutto il resto?-

Chiesi, ghignando maliziosamente, vedendo che guardava da per tutto, tranne me.

Mi avvicinai a lei, con fare predatorio, mentre la vedevo indietreggiare sotto il mio dominio, vedendola mordersi nervosamente il labbro inferiore, facendo incendiare i miei lombi.

-Bambina, se continui a farlo credo, che non risponderò di me.-

Dissi con voce suadente, mentre arrivavo a meno di un passo da lei, vedendola completamente in imbarazzo.

-Io..

Mi sono persa, pensavo che fosse un locale normale, sono entrata per chiedere informazioni di dove mi trovassi, ma dovevo immaginarmelo da gli sguardi curiosi, che se mi guardavano in un certo modo, c'era un motivo.-

Sentendo quelle parole, non so cosa diavolo mi prese, ma l'idea di qualche imbecille che la guardasse un po' troppo, sentivo qualcosa dentro incendiarsi di furia.

Tutto il mio essere urlava mia.

E la cosa era più tosto assurda, dato che ero circondato da belle donne, ma mai nessuna mi aveva scatenato quello che mi stava scatenando lei da almeno in un secondo.

-Come ti chiami zuccherino?-

-Violetta..

Violetta Vinci.-

La vidi sorridermi timidamente, mentre allungava la mano per presentarsi, era così composta, una signorina, che mi faceva immaginare cose poco signorili da fare su tutto quel corpo morbido e pieno di curve sensuali.

Racchiusi la sua piccola mano delicata nella mia presentandomi a mia volta.

-Rafael Ramirez, il padrone di questo posto.

Sei Italiana?-

-Si, mi sono trasferita ieri sera, insomma sto alloggiando in albergo finché non decido di prendere casa e non so perché te lo sto dicendo..-

La vidi arrossire ancora di più, facendomi sorridere divertito dalla sua totale ingenuità e timidezza.

-E' un grande salto.-

-Si..-

-Va bene, se mi dici l'albergo posso portarti io.-

-No, non ce bisogno, basta che mi dici dove ci troviamo e chiamo un taxi.-

-Non credo proprio ragazzina, a quest'ora non è un bene che giri da sola, andiamo.-

Dissi, senza darle modo di replicare, uscendo fuori dal locale, dirigendoci verso la mia auto.

Notai il suo sguardo sconvolto, per il mio modo di fare autoritario, facendomi sorridere maliziosamente, immaginando come sarebbe stato, dominarla a letto, sottomettendola al piacere che gli avrei donato e che mi avrebbe donato quel corpo e quelle labbra mozzafiato.

Vidi lo sguardo incerto, mentre gli aprivo la portiera del passeggero, incitandola a entrare.

-Tranquilla, non ti mangio zuccherino.-

Dissi, sorridendo maliziosamente, immaginando che entrare in una macchina di uno sconosciuto non era da fare.

Ma vedevo che il suo sguardo pure se incerto, c'era una nota di fiducia, e questo mi faceva sentire dannatamente bene.

Non so il perché, ma l'idea di spaventarla e dirgli chi ero in realtà, mi infastidiva.

Non volevo che avesse paura di me e mi temesse.

La vidi sorridermi con fare dolce, sentendo il mio cuore perdere un battito.

"-Ma che diavolo mi stava succedendo!?-"

Richiusi la portiera, facendo il giro dell'auto arrivando al lato del conducente, entrandoci subito dopo, accendendo la macchina e partendo in direzione del suo albergo.

Era abbastanza lontano a piedi, ma in quindici minuti con l'auto eravamo arrivati a destinazione.





Ed eccolo qui, non so se fosse un caso fortuito o altro, ma era il mio albergo.

Sorrisi divertito dalla cosa, ma non gli dissi nulla.

La vidi togliersi la cintura, per poi aprire la portiera, prima di voltarsi verso di me –Non so come ringraziarti Rafael.. Ma grazie di cuore.-

-E' stato un piacere zuccherino, fa la brava.-

La vidi arrossire di nuovo a quella semplice parola, facendomi aprire in un sorrisetto strafottente.

-Buonanotte Rafael..-

-Buonanotte dolcezza.-

Dissi, sorridendogli maliziosamente, mentre la vidi chiudere la portiera e dirigersi verso l'entrata dell'hotel, vedendola scomparire dentro di esso.

Feci retromarcia, uscendo dal parcheggio dell' hotel, mentre nella mia testa aleggiava una sola parola.

"-Mia-"

Quella ragazza deve essere mia.

Continua

Cuoricini grazie di cuore per i commenti, le stelline, le visualizzazioni e la messa nell'elenco lettura😍💛😘🤗.

Qui qualcuno a già messo in chiaro chi appartiene a chi!?😏

Ci becchiamo al prossimo aggiornamento cuoricini bellissimi, in settimana prossima!💛

Buonanotte⭐️🌙

Vi adoro
💛💛💛💛💛

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro